Nota del Consigliere Beatrice Cocchi (Ds)
" Sulla recente nevicata di Santa Lucia, così come sulle numerose polemiche ad essa legate, si trasmette di seguito una nota del consigliere Beatrice Cocchi del gruppo dei Democratici di Sinistra. "Adesso che l'emergenza determinata dalla nevicata di S.Lucia è terminata, vorrei fare alcune pacate considerazioni, senza pretesa di trattare tutti gli aspetti. Chi si trovava fuori casa ha avuto la sua parte di disagi: io stessa, tra i più fortunati, ho impiegato un'ora e un quarto per un percorso che, di solito, non richiede più di un quarto d'ora. Ben peggio se la sono passata le persone che hanno passato ore ed ore in macchina, con gravi difficoltà a comunicare con chi li stava aspettando a casa e non avendo modo di capire cosa stesse succedendo. Ancora peggio chi, con molte difficoltà, ha lavorato per evitare conseguenze ancora peggiori: i vigili urbani e le forze dell'ordine, il personale dei mezzi di soccorso, degli spartineve e spargisale bloccati nel traffico. C'erano le condizioni per incidenti gravi che, per fortuna e forse anche per il loro lavoro, non si sono verificati. Io li ringrazio. Leggendo attentamente i giornali ho avuto l'impressione che l'esasperazione espressa da tanti cittadini avesse una causa prevalente: si sono sentite abbandonati ed impotenti, senza informazioni precise ed è stato sicuramente utile e confortante il servizio offerto da qualche radio locale. Le mie considerazioni sono le seguenti: 1. Non è forse il caso che anche le radio locali siano inserite a pieno titolo nel dispositivo provinciale della protezione civile, in rapporto diretto con la sala operativa presso la Prefettura, come servizio informativo offerto a tutti i cittadini, a fianco delle reti informative delle forze dell'ordine e del sistema dei soccorsi' Anche la situazione che abbiamo sperimentato dimostra che l'essere informati, e sapere cosa sta succedendo, è una importante forma di assistenza per i cittadini coinvolti in situazioni di emergenza, oltre che un aiuto a non farsi prendere dal panico. Quando succede qualcosa i cittadini saprebbero dove cercare le informazioni necessarie. 2. Guardandomi intorno durante l'ingorgo (il mio era quello del cavalcavia Cialdini) ho notato che quasi nessuno era dotato di catene, a partire dal mezzo dei Vigili del Fuoco che, proprio lui!, ostruiva il passaggio. C'erano alcune auto in panne in mezzo alla carreggiata e l'intervento di un paio di persone dotate di senso civico ha consentito al conducente di accostarle al guard-rail e liberare la strada. Allora mi chiedo se, di fronte ad una emergenza annunciata, ognuno di noi non debba mettersi in grado di contare anche su se stesso: avere le catene in macchina e saperle montare, per esempio; disporre di un paio di guanti da lavoro; essere disponibili ad offrire aiuto agli altri. Viene da chiedersi se l'esame per la patente non debba comprendere anche la verifica di queste abilità". Beatrice Cocchi Gruppo DS "
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