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29/12/2001

CAPODANNO, UN POMERIGGIO TRA MOSTRE E MUSEI

Il primo gennaio si possono visitare a Modena le esposizioni aperte ai Musei civici, al Palazzo santa Margherita e alla Palazzina dei giardini. Ecco orari e biglietti (in euro)
"Oggetti di età romana rinvenuti nel corso di scavi recenti, le vicende di una fornace del Settecento che per prima osò sfidare il monopolio di Sassuolo e cinque appuntamenti con grandi maestri della fotografia. Sono queste le principali mostre aperte a Modena il giorno di capodanno. Due sono allestite ai Musei civici, aperti il primo gennaio dalle 16 alle 19 (ingresso 3,10 euro, gratuito per chi ha meno di 18 e più di 60 anni). L'Archeologico mette in mostra i materiali ritrovati in una necropoli romana a Cittanova e presenta al pubblico il nuovo allestimento delle vetrine dedicate a Mutina, realizzato con il contributo dell'Associazione amici dei musei e dei monumenti modenesi e la collaborazione della Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia-Romagna. Lo straordinario letto rinvenuto negli anni '60 nella domus di via Università viene valorizzato attraverso una pannellatura che ripropone la sua originaria ambientazione. Sono inoltre esposti definitivamente alcuni reperti di eccezionale fattura - tra cui una statuetta a forma di lepre e una lucerna con manico a testa di felino - e si può ammirare il piccolo ma significativo nucleo di materiali provenienti da una necropoli romana recentemente scavata dalla Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia-Romagna a Cittanova, composto da lucerne, balsamari in vetro, uno specchio in bronzo e spilloni in osso. Al Museo civico d'arte si può invece visitare la mostra "La manifattura ceramica di Achille Tàcoli", dedicata alla fornace che il marchese di San Possidonio impiantò nel proprio palazzo tra il 1765 e il 1770. Una ventina di oggetti tra vasi, brocche, vassoi, piatti, zuppiere, statuette, ritratti ricostruiscono le vicende della prima manifattura ceramica che osò sfidare l'assoluto predominio della sassolese Dallari, gelosa detentrice di un'esclusiva di produzione che per tutta la seconda metà del Settecento le assicurò il monopolio nel ducato estense. La breve e coraggiosa vicenda della fornace, che funzionò solo dal 1765 al 1770 e si chiuse con la considerevole perdita di 45 mila lire, mette in luce la figura poliedrica di Achille Tacoli, che ricoprì prestigiose cariche con il governo estense e con quello napoleonico, fu saggio amministratore dei propri possedimenti terrieri e amante delle "arti meccaniche" al punto da inventare una speciale pompa antincendio. Nel pomeriggio del giorno di capodanno dalle 15 alle 18 restano aperte anche le mostre di "Modena per la fotografia". Palazzo santa Margherita propone "Suburbia", una personale del californiano Bill Owens che offre un grande affresco sull'America, ricco di ironia e invenzioni linguistiche, e una retrospettiva di William Gedney, considerato tra i maggiori interpreti della fotografia statunitense degli anni Settanta. Quindici giovani autori, selezionati attraverso un concorso nazionale, tracciano in "Portfolio" le linee di tendenza della ricerca fotografica nel nostro paese. Alla Palazzina dei giardini si può visitare "Long live me", centoventi immagini, in anteprima italiana, di Ed van der Elsken, uno dei grandi protagonisti della fotografia sociale del dopoguerra, e "Gli anni settanta di Mimmo Jodice", settanta immagini di uno dei maestri delle fotografia italiana, tutte scattate tra il 1970 e il 1980 e dedicate a una Napoli in bilico tra innovazione e tradizione. Il biglietto cumulativo per tutte le esposizioni di "Modena per la fotografia" costa 5 euro. "

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