Passa solo una variazione tecnica della Giunta Respinte due proposte di Modena a Colori e Forza Italia
" E' un preventivo poco "emendato" quello approvato giovedì scorso dal Consiglio comunale. Su tre proposte di emendamento avanzate rispettivamente dalla Giunta, e dai gruppi di Forza Italia e Modena a Colori, solo una - e più esattamente quella istruita dall'assessorato al bilancio - ha avuto il via libera dall'aula. Una variazione alla parte corrente resasi necessaria per la conferma, solo a bilancio già istruito, di finanziamenti europei e regionali per un importo di 778 milioni a sostegno di progetti presentati nei mesi scorsi dal Comune. La nuova entrata è stata destinata ai capitoli "Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alle persone" e più precisamente per prestazioni di servizi a persone anziane socialmente deboli. A favore dell'emendamento si sono pronunciati tutti i gruppi di maggioranza con l'astensione di Rifondazione comunista e il voto contrario di Ccd, Fi, An e Modena a Colori. Pollice verso, invece, per gli emendamenti di Modena a Colori e Forza Italia. Ad entrambi, ugualmente finalizzati a diminuire le entrate del titolo primo dei tributi Ici, Tosap e Tarsu e delle rette scuole e servizi sociali per un totale di 15,9 miliardi a fronte di un analogo importo depennato dal capitolo 1 delle spese, non sono bastati i voti favorevoli di Fi, An, Ccd e Modena a Colori. Ventitre i voti contrari, quelli della maggioranza e di Rifondazione comunista. Illustrato in aula dal capogruppo, Davide Torrini, l'emendamento di Modena a Colori prevedeva in particolare un taglio alle entrate da tributi come Ici, Tarsu e Tosap per 7,2 miliardi con una diminuzione di pari importi delle spese spalmato su più capitoli, tra cui 3,1 miliardi in meno al capitolo spese personale, 0,5 miliardi al capitolo servizi generali, 0,8 miliardi al capitolo servizi istruzione elementare e 0,6 miliardi area ambiente e verde. Forti tagli alle spese erano previsti anche nell'emendamento Fi illustrato dal consigliere Adolfo Morandi. L'ammontare complessivo raggiungeva quota 8,7 miliardi con una distribuzione su vari capitoli come - per citare i principali - sperse per affitti ( - 1,6 miliardi), spese di personale (- 0,6 miliardi), spese per incarichi professionali e consulenze (-3,5 miliardi), spese per servizi generali (- 1,9 miliardi). Minori spese compensate da un minor prelievo sul fronte delle entrate Ici, Tosap e Tarsu ma anche delle rette per servizi sociali e scolastici. Siamo di fronte a proposte di emendamento - ha detto il sindaco Giuliano Barbolini motivando il parare negativo della Giunta - che finirebbero per penalizzare settori importanti come quelli dell'ambiente e del verde, ma anche servizi come la scuola, le case albergo e i musei dove tagliando drasticamente le spese previste per incarichi professionali e consulenze diventa impossibile garantire la continuità delle prestazioni. Molte delle direzioni e dei coordinamenti ormai da anni sono affidati a professionalità a contratto. Si tratta di una scelta precisa, per rendere più efficiente e flessibile la struttura della macchina comunale. "
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