Sabato 3 marzo sarà presentato il recupero del prezioso manufatto in velluto del '600
"Torna al Museo civico d'arte, dopo un accurato lavoro di restauro promosso dall'associazione Amici dei Musei e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la grande portiera seicentesca di velluto con lo stemma del cardinale Pietro Campori. Il manufatto sarà presentato al Museo sabato 3 marzo alle 18 - in occasione della Settimana della Cultura che si celebra in tutta Italia dal 26 febbraio al 4 marzo - da Iolanda Silvestri, responsabile del settore restauri dell'Istituto beni culturali della Regione Emilia-Romagna, e dalla restauratrice Ivana Micheletti, che in passato ha recuperato anche gli arazzi del Quirinale e quelli del Duomo di Modena. La portiera, che misura due metri per due metri e mezzo (per la precisione 209 centimetri per 258) e che è stata donata al Museo civico tre anni fa da Graziolina Campori Rotunno, Bona Marchesi e Giancarlo Traina, eredi di Matteo Campori, faceva un tempo mostra di sé su una parete del pianerottolo d'accesso allo scalone dell'appartamento del marchese, nel palazzo di via Ganaceto, tra dipinti del Correggio, del Caula e di Salvator Rosa. La portiera, come genere di arredo tessile, nasce e si diffonde nel corso del Seicento, in rispondenza a quel programma di rinnovo della decorazione degli interni che muterà radicalmente la soluzione estetica e funzionale delle dimore aristocratiche dell'epoca. Sabato 10 marzo alle 18, sempre al Museo civico d'arte, sarà presentato il restauro del Piatto da parata istoriato con "La contesa tra le Muse e le Pieridi" (1550 circa), eseguito con il finanziamento del Club di Modena del Soroptimist International. Interverranno Lidia Righi Guerzoni e la restauratrice Nadia Pedrielli. "
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