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21/03/2001

""I PROTOTIPI MAI ENTRATI IN PRODUZIONE" A MODENA TERRA DI MOTORI"

SAranno in mostra a Piazza Matteotti sabato 7/4 domenica 8/4
"Altra importante tappa della 'caccia al tesoro' che porterà gli appassionati di motorismo in giro per il Centro Storico modenese nel secondo fine settimana di Modena Terra di Motori è l'esposizione, in Piazza Matteotti, di una tre interessanti curiosità: i prototipi mai entrati in produzione. I prototipi esposti sono tutti disegnati da Marcello Gandini. Iso Grifo 90 1991- Modena - Conversano (Bari). Frutto della passione di Piero Rivolta, figlio del fondatore dell'azienda milansese nata nel '62 e chiusa improvvisamente nel '74, la "Grifo 90" avrebbe dovuto segnare il rilancio della vera Gt italiana. Disegnata da Marcello Gandini e meccanizzata dall'ingegner Gianpaolo Dallara la Grifo aveva uno schema tradizionale: motore anteriore (doveva essere un V8 chevrolet da 5,7 litri con 470 cv che le avrebbe permesso di raggiungere i 100 km in meno di 4 secondi e mezzo) e trazione posteriore. Telaio tubolare d'acciaio e sospensioni a quadrilateri deformabili. Il progetto prevedeva uno stabilimento a Conversano dove un primo lotto di 200 vetture avrebbe dovuto vedere la luce alla fine del '94 ma niente del progetto Iso a parte il prototipo esposto vide la luce. Bugatti EB 110 1991 - Campogalliano (Mo) Presentata nel 1991 la EB 110 era un'auto assolutamente nuova, con un telaio raffinato prodotto dalla francese aerospatiale, motore a 12 cilindri da 3.5 litri con quattro turbo compressori e 5 valvole per cilindro, cambio a 6 rapporti e freni in carbonio all'avantreno. Una seconda fase dello sviluppo prevedeva, per le sospensioni, un sistema elastico-idraulico che ottimizzava il comportamento delle sospensioni: il guidatore avrebbe potuto variare il grado di rigidità e quindi di sportività della vettura semplicemente ruotando una manopola sul cruscotto. Secondo l'ingegner Materazzi, la potenza disponibile era di 550 cv a 8500 giri/min. La EB era compatta, grazie anche alla linea disegnata da Marcello Gandini. Il prezzo si sarebbe aggirato sui 600 milioni di lire. Maserati Chubasco 1991- Modena La casa del tridente aveva scelto ancora il nome di un vento per identificare questo prototipo nato nel 1991. Il Chubasco infatti è una corrente del Golfo della California. Disegnata da Marcello Gandini, sarebbe dovuta entrare in produzione nel '92 ma il passaggio della Maserati, dalla gestione De Tomaso a quella Fiat, decretò il fallimento di questo futuristico progetto. La Chubasco, nell'idea di De Tomaso, avrebbe dovuto disporre di due posti (trasformandosi in spider facendo scorrere il tetto verso la parte posteriore) e ampie superfici vetrate. La carrozzeria era fissata tramite elementi elastici a un telaio monotrave centrale portante, abbinato al gruppo motore-cambio. Le sospensioni anteriori erano state progettate secondo lo schema "push road" mentre quelle posteriori, erano ancorate direttamente al cambio, con schema"pull road". Per il motore si era pensato a un nuovo V8 di 3.2 litri con distribuzione a quattro alberi a camme in testa e 32 valvole da 430 cv. "

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