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30/03/2001

VIA AL PROGETTO DI RESTAURO DELLA CHIESA DI SAN BARNABA

La delibera di convenzione approvata all'unanimità dal Consiglio comunale.
Entro il 2004 la Chiesa di San Barnaba, chiusa dopo le gravi lesioni strutturali prodotte dal terremoto dell'ottobre 96, sarà riconsegnata al culto e alla città riconsolidata nelle sue strutture portanti e completamente restaurata. Grazie ad una convenzione tra il Comune proprietario e la Fondazione della Cassa di Risparmio, votata ieri all'unanimità dal Consiglio comunale, nei prossimi giorni inizieranno i primi studi progettuali da sottoporre poi all'approvazione della Sopraintendenza. I primi accantieramenti - ha detto l'assessore al patrimonio Stefano Bonaccini illustrando in aula la convenzione - sono previsti entro il 2002. Ad assumersi l'onere finanziario e di gestione dell'intero intervento sarà la Fondazione. Oltre 1,5 miliardi la spesa prevista per il consolidamento, restauro e adeguamento degli impianti presenti nella Chiesa e nella annessa sagrestia,. Il Comune interverrà con 260 milioni garantiti dalla Regione Emilia Romagna corrispondenti alle previsioni di spesa per i consolidamenti strutturali. Per realizzare l'intervento - si legge nella convenzione - il Comune si impegna a consegnare l'intero complesso all Fondazione per tutto il periodo dei lavori di restauro. Con la stessa convenzione, poi, vengono fissati anche le soluzioni gestionali successive. La Chiesa, che resterà di proprietà comunale, verrà riconsegnata alla parrocchia di Sant'Agostino. Visto il notevole interesse delle opere presenti - basti pensare allo splendore della volta dipinta da Jacopo Antonio Manini o ai sei medaglioni firmati da Sigismondo Caula - tra Comune e Parrocchia si concorderà un orario minimo di apertura della chiesa stessa di tre ore giornaliere per consentire a turisti e non di godere di tanta bellezza artistica e architettonica.

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