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27/04/2001

IL CIBO DI FRANKENSTEIN E LA PAURA NEL PIATTO

" Mercoledì 2 maggio al Teatro Storchi "Modena per la scienza" propone un incontro sull'alimentazione tecnologica tra angoscia e progresso con Pace, Sala e Terragni"
"Troppi killer siedono alla nostra tavola. Si chiamano bistecca ai prioni, pollo agli ormoni, pesce alla diossina, polenta transgenica. I più indiziati sono gli organismi geneticamente modificati, un "cibo di Frankenstein" che allarma, procura fobie e sposta sempre più l'asse dei consumi verso gli alimenti naturali e biologici. Se ne occuperà l'appuntamento di "Modena per la scienza" in programma mercoledì 2 maggio alle 21 al Teatro Storchi, dedicato appunto al tema "Cosa mangiamo' L'alimentazione tecnologica tra angoscia e progresso" (ingresso gratuito, informazioni ai numeri 059/206940-206818). Il giornalista Giovanni Maria Pace intervisterà due esperti. Il primo, Francesco Sala, è docente di botanica e biotecnologie vegetali all'Università di Milano e direttore dei tre orti botanici dell'ateneo. Negli ultimi vent'anni ha indirizzato la sua ricerca sulle metodologie di base per il trasferimento di geni e oggi studia l'integrazione dei geni sulla stabilità del genoma delle piante. Ha prodotto e analizzato piante di pioppo e di canna da zucchero geneticamente modificate, in collaborazione con università e istituzioni cinesi, cubane e americane. Il secondo esperto della serata è Fabio Terragni, biologo e giornalista scientifico che è stato membro del Comitato nazionale per la bioetica. Si è occupato dei temi legati alle implicazioni sociali, etiche e ambientali delle biotecnologie, in particolare agroalimentari, collaborando col Parlamento europeo e la Fao e fondando il Centro per l'educazione pubblica delle biotecnologie in Europa. "

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