"Approvato a larga maggioranza un OdG dei gruppi "I Democratici e Udeur	In Consiglio anche due documenti sul significato e il valore del 2 giugno"
                
            
            
        
                             
                             
            "	L'Accademia militare merita un riconoscimento ufficiale del Comune a nome dell'intera città. Ne è convinto il Consiglio comunale che nel tardo pomeriggio di oggio ha approvato a larghissima maggioranza - tre soli astenuti - un ordine del giorno con il quale si invita la Giunta "ad esperire le procedure necessarie, con l'Accademia militare, per verificare la possibilità di conferire alla Accademia stessa un riconoscimento ufficiale entro il corrente anno". Il documento, inoltrato al Consiglio dai gruppi "I Democratici" e Udeur ed illustrato in aula dal capogruppo dei "I Democratici", Giandomenico Glorioso, ricorda che "l'Accademia militare dal 1859 ad oggi sono stati istituiti 142 corsi ai quali hanno partecipato  oltre 113 mila allievi in un quadro da sempre di positivi rapporti con la città di Modena. Proprio in virtù di questo - prosegue l'Ordine del Giorno - l'Accademia stessa è considerata dai modenesi parte integrante della città, grazie anche alla possibilità di visite guidate di scolaresche e gruppi organizzati, alla convenzione sottoscritta con l'Amministrazione comunale, al protocollo d'intesa con l'Università di Modena, alla collaborazione per la realizzazione di importanti eventi aperti alla città come, ade sempio, il festival delle bande militari.	Generale poi, è il riconoscimento che la presenza dell'Accademia contribuisca a conferire prestigio alla città, sia a livello nazionale che internazionale, anche in virtù dei proficui scambi culturali con altri Istituti di formazione italiani e stranieri.	Unanime è stata l'adesione allo spirito della proposta. Ampio il pronunciamento favorevole con solo tre voti di astensione - Danilo Bassoli, Greta Barbolini e Pietro Roversi dei Ds - motivato con "ragioni unicamente di percorsi procedurali necessariamente da compiere, più che mai indispensabili in presenza di rapporti tra soggetti istituzionali".		Il Civico consesso in precedenza era stato impegnato in un lungo dibattito sul significato della festa del 2 giugno, anniversario della nascita della Repubblica. Chiamato a pronunciarsi su due ordini del giorno rispettivamente, il primo, dei consiglieri Paolo Ballestrazzi (Modena a Colori), Giorgio Pighi (Ds), Stefano Bellentani (I Democratici) e Francesco Frieri (Prc), e il secondo, dei consiglieri Giorgio Barbolini, Adriano Dallari, Achille Caropreso e Francesco Signorile di Fi, Andrea Galli e Poalo Casolari di An, non ha saputo andare oltre un generale condiviso riconoscimento del ruolo della festa per una scelta - quella compiuta dal popolo italiano per la Repubblica - tra le più importanti della recente storia del nostro Paese. Un riconoscimento che non è bastato a superare le diversità sulle analisi storiche, prima fra tutte le responsabilità della monarchia nella tragedia nazifascita italiana ed europea. Proprio sulla scelta repubblicana, che per Ds, Democratici, Prc e per il consigliere Ballestrazzi, "rappresentò la definitiva condanna della monarchia, complice del fascismo", si sono registrate le analisi e le differenze più significative. Ciò che cercate sono le divisioni, è stata l'accusa generale mossa dalle forze del Polo. "Questa è una mozione che divide, che strumentalizza il 2 giugno, ha sottolineato Paolo Casolari capogruppo di An - quando invece si doveva e si poteva trovare un punto di sintesi sull'importanza della festa ma soprattutto sul riconoscimento della repubblica e della necessaria unitarietà del Paese.	Poste in votazione l'ordine del giorno "Balestrazzi-Pighi-Bellentani-Frieri" è stato approvato con i voti favorevoli di Ds, Democratici, Prc e del consigliere Balestrazzi. Contrari, Fi e An.	Pollice verso, invece, per l'Ordine del giorno "Barbolini-Dallari-Caropreso-Signorile-Casolari-Galli" che ricordava, tra l'altro, il 2 giugno come "data che segna una svolta importante nella storia d'Italia: il 2 giugno nacque la prima repubblica democratica estesa a tutto il territorio nazionale". Favorevoli i gruppi di Fi e An, Contrari tutti gli altri gruppi con una sola eccezione nel gruppo Ds dove il consigliere Giuseppe Campana si è astenuto.	"
        
        
		
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