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31/05/2001

LAVORO NERO IN CONDIZIONI DISUMANE PER UNA VENTINA DI CINESI

Intervento della Polizia municipale in alcune aziende artigiane. Le persone, tra cui bambini e minorenni, costrette per più giorni di fila senza uscire dai laboratori. Individuati anche 6 clandestini e denunciati due titolari
"Un gruppo di una ventina di cinesi impiegati illegalmente in attività lavorative è stato individuato dalla Polizia Municipale di Modena nel corso di una operazione di controllo di alcune attività artigianali situate nella zone Nord della città di Modena. Il gruppo, composto da persone provenienti tutte dalla stessa città della Cina Popolare (Zhejiang), si è stabilito in città da alcuni anni, ed aveva rilevato, attraverso ditte individuali, due attività artigianali operanti nel settore della maglieria e dell'abbigliamento. La Polizia Municipale da tempo stava sorvegliando il gruppo. Ma nonostante ciò notevole è stata la sorpresa, nel momento in cui, fatta irruzione in uno dei due laboratori sottoposti a sequestro, vi hanno trovato dentro, stipati all'inverosimile, dieci persone, tra cui una giovane coppia di clandestini che svolgevano la propria attività lavorativa con affianco il figlioletto di neanche tre mesi, all'interno di un ambiente angusto e fatiscente, al limite della vivibilità. All'atto dei controlli, avvenuti contemporaneamente nei due laboratori, sono state rinvenute in totale 25 persone, tra cui 4 minorenni. Di queste, ben 18 lavoravano in "nero" in quanto non risultavano iscritti nel libro matricola delle ditte interessate. Sei persone risultavano, inoltre, clandestine, in quanto non in possesso di permesso di soggiorno e di documenti identificativi. Per questo, sono state accompagnate presso gli uffici del comando di Polizia Municipale di Modena per essere sottoposte ai rilievi di legge. Il gruppo, come consuetudine in ambienti dell'estremo oriente, effettuava orari di lavoro imprevedibili e massacranti, da quanto è stato possibile accertare, nel corso dell'ultimo week-end i lavoratori sono rimasti all'interno dei laboratori ininterrottamente dalle ore 18.00 del venerdì pomeriggio fino alle 10.00 del lunedì mattina. Nonostante lo spazio ristretto, all'interno degli stessi era in funzione, nelle condizioni igieniche prima evidenziate, una rudimentale cucina corredata di tutto quanto occorrente per il confezionamento e la consumazione dei pasti. Come già rilevato in altre occasioni simili, al fine di impedire gli accertamenti, tutte le finestre risultavano coperte da teloni di colore nero e, durante l'orario notturno, anche la saracinesca posta davanti alla porta principale veniva completamente chiusa con grave pericolo per l'incolumità dei lavoranti che in caso di necessità non avrebbero avuto alcuna via di fuga. Al termine delle operazioni, due cittadini di nazionalità cinese sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e per omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, mentre è attualmente al vaglio degli inquirenti la posizione dei proprietari del locali sede dei laboratori e dove gli extracomunitari dimoravano e delle ditte modenesi che appaltavano il lavoro alle due ditte. Nello stesso tempo, proseguono i controlli con l'Ispettorato del Lavoro e il Servizio di Prevenzione della Medicina del Lavoro per accertare altre violazioni commesse dagli intestatari delle attività artigianali. "

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