I contenuti delle ipotesi progettuali presentate dagli architetti Leon Krier e Pier Carlo Bontempial consiglio comunale
"Gli architetti Léon Krier e Pier Carlo Bontempi hanno illustrato al consiglo comunale alcune ipotesi di riqualificazione su piazza Matteotti. Ecco una sintesi del loro intervento: "Con gli incontri di oggi consegniamo alla città alcuni studi di massima per la riqualificazione urbana di Piazza Matteotti. Non sono progetti finiti e dettagliati, ma indicazioni sulle quali la città, nelle sue diverse componenti, dovrà avviare una riflessione importante e significativa. E' nostra convinzione che la scelta finale, quella che diverrà il progetto esecutivo per Piazza Matteotti, sarà la manifestazione della sensibilità che la città complessivamente saprà esprimere sul piano della cultura urbana e delle esigenze di riqualificazione di un centro storico ben preservato come quello di Modena, di grande pregio e con alcuni aspetti problematici da migliorare. Riguardo Piazza Matteotti siamo partiti da alcune considerazioni. La prima è che questo luogo sarebbe più appropriato definirlo come uno slargo, creatosi con l'infelice demolizione di edifici preesistenti avvenuta negli anni '30, e cresciuto in rottura con il carattere della città storica. Questo spazio è oggi caratterizzato, su due lati, dalla presenza di costruzioni ambigue, che non si connotano né come edifici monumentali, né come edifici di abitazione. Altra premessa era quella di ricreare, partendo dall'analisi storica del luogo, dei percorsi di collegamento tra Via Emilia e Via Taglio, con modesti interventi su alcuni edifici esistenti. Nel nostro lavoro abbiamo tenuto conto anche di alcuni riferimenti e studi, che l'architetto Cervellati aveva sviluppato in passato sul centro storico di Modena. Tutte e tre le ipotesi che illustriamo oggi sono caratterizzate da un intervento sugli edifici esistenti per aprire un doppio passaggio verso Via Taglio, da un lato liberando alcuni spazi privati su Via Caselline e, dall'altro, intervenendo sull'angolo nord-est della piazza, eliminando una parte del porticato e ricavando così un'ulteriore piccola piazzetta verso Via Taglio. Sulla base di questa premessa comune ecco le caratteristiche delle tre ipotesi progettuali che abbiamo definito: 1° SCENARIO: "Potremmo definirla come un'ipotesi di superficie. Oltre all'apertura dei varchi su Via Taglio, tale intervento avrebbe il suo elemento distintivo nella creazione di un'ampia area verde al centro della piazza, senza la realizzazione di alcun edificio significativo. In questo caso si potrebbero prevedere, sul lato verso la Via Emilia, alcune piccole strutture per formare una quinta architettonica. Sia in questa ipotesi sia nelle altre due successive, è prevista la realizzazione di un'ampia fontana, all'angolo sud-ovest della piazza, vicino alla chiesa del Voto." 2° SCENARIO: Questa ipotesi si caratterizza per la realizzazione di semplici edifici, arretrati rispetto alla Via Emilia, che lasciano libera la visione contrapposta dei fianchi delle due Chiese. L'eventuale definizione di questi nuovi volumi sarà legata alle caratteristiche architettoniche del centro storico di Modena che, per esempio, non ha di norma edifici superiori ai tre piani. Ferme restando le aperture verso Via Taglio e la fontana d'angolo sulla Via Emilia, abbiamo ipotizzato un edificio su arcate aperte. Si tratta di una struttura che, al primo piano, potrebbe ospitare le attività rivolte ai giovani, oggi provvisoriamente svolte nella tenda." 3° SCENARIO: Qui la porzione di nuove realizzazioni è più ampia. Infatti, assieme a quelli previsti nella seconda ipotesi, si aggiungerebbe la realizzazione di un edificio importante, sulla Via Emilia, collocato a fianco della Chiesa di San Giovanni Battista. Tale edificio andrebbe a rioccupare parte dello spazio dell'antico isolato, preesistente agli abbattimenti, che originarono la piazza. E' inoltre interessante sottolineare come le ultime due ipotesi delineate permetterebbero anche la realizzazione di un parcheggio interrato a un piano, in grado di ospitare indicativamente 100 vetture. Ovviamente tale aspetto è subordinato a specifici approfondimenti e verifiche sia progettuali, sia di fattibilità economica." "
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