I CONTI, TRA TRASFERIMENTI IN CALO ED AUMENTO DEI COSTI
Sull'impostazione della manovra del Comune per il 2003 pesano in maniera determinante e negativa i contenuti della nuova Finanziaria : Sul piano dei trasferimenti erariali, rispetto al 2002, Modena registrerà una riduzione di 506.000 euro, cui è da aggiungere il mancato adeguamento dell'inflazione La riduzione al fondo erariale investimenti prevede un taglio di risorse di 2 milioni e 10 mila euro A queste voci sono poi da aggiungere altri aspetti relativi ai mancati contributi o rimborsi da parte dello Stato stesso per prestazioni erogate dal Comune. Tale voce assomma a oltre 5 milioni di euro e comprende le spese sostenute dal Comune per il funzionamento degli uffici giudiziari (3 milioni di euro) o i mancati rimborsi Iva sui servizi esternalizzati (1 milione e 436 mila euro). A queste cifre è da aggiungere il mancato rimborso dell'Iva 2001 sul trasporto pubblico (per un importo di 487 mila euro). E' poi da ribadire che, per un meccanismo con cui si sono definiti i trasferimenti nell'ultimo decennio, il Comune di Modena, come riconosciuto dal Ministero delle finanze stesso, si vede riconosciuti trasferimenti erariali al di sotto della media delle città delle stesse dimensioni per circa 2 milioni di euro all'anno. Sull'andamento dei conti e della spesa corrente pesano poi in maniera predominante due voci. In primo luogo c'è il costo degli aumenti derivanti dal nuovo contratto di lavoro dei dipendenti che inciderà per 2,3 milioni di euro, con un aumento percentuale del 3.4 % L'altra voce (che è poi stata determinante nel definire le scelte sulla tassa per i rifiuti solidi urbani) è il venir meno del contributo previsto per la produzione di energia elettrica attraverso l'inceneritore. (il cosiddetto Cip 6). Tale beneficio, di cui Modena ha usufruito per anni, ma che ora non è più previsto dalla Legge, era pari a 2,5 milioni di euro. Tale circostanza impone di aumentare la spesa per questo servizio gestito da Meta. E' soprattutto in funzione di queste due ultime voci che la spesa corrente prevista per il 2003 segna un aumento del 4,1%, cioè al di sopra del tasso di inflazione Quanto al capitolo delle entrate da Meta che a preventivo 2002 erano indicate in 10 milioni e 52 mila euro, con l'assestamento di fine 2002 sono salite a 13 milioni 525 mila euro, con una previsione per il 2003 indicata in 14 milioni e 336 mila euro. Col bilancio 2003 è anche prevista una entrata di 1 milione e 300 mila euro derivante dall'utile della società di gestione delle Farmacie comunali di cui il Comune detiene il 51%.
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