"Ecco tutti i dati della 2a "Lettera sull'occupazione" del Comune"
"Occupazione industriale ancora in calo. Lo rivela la 2a "Lettera sull'occupazione" pubblicata nei giorni scorsi dall'assessorato alle politiche economiche del Comune di Modena. Dai dati rilevati dall'indagine comunale sull'occupazione e la disoccupazione a Modena condotta ad aprile 2002, emerge una riduzione tendenziale nel numero degli occupati dell'1,8%, dovuto principalmente ad una riduzione della manodopera maschile (-3,5%). Al contrario, l'occupazione femminile registra una lieve crescita: + 0,43% sullo stesso mese del 2001. I settori che guadagnano occupazione sono quelli a prevalente presenza femminile: commercio (+11,7%) e altri servizi (+8,8%). In particolare, si è assistito ad un balzo in avanti delle attività professionali, che racchiude una serie di professioni che vanno dagli studi legali, agli studi di commercialisti e includono anche le attività di selezione del personale. Continua invece la situazione di difficoltà per il settore industriale (-19%), dove si sottolinea un calo sia nelle posizioni dipendenti sia indipendenti. La situazione difficile dell'occupazione industriale anche a Modena è da mettere in relazione con il calo tendenziale della produzione industriale locale del -2,7% nei primi tre mesi del 2002. Nell'industria manifatturiera si riduce in particolare l'occupazione giovanile (giovani in età compresa tra i 18 e i 25 anni) contro una sostanziale stabilità dei giovani occupati nei servizi e commercio. Rispetto allo stesso periodo del 2001, si registra un calo nell'occupazione dipendente del 4,05% ed una crescita dei lavoratori indipendenti del 6,7%, concentrata nel settore dei servizi diversi dal commercio. Disoccupazione, sostanzialmente invariata Dal confronto anno su anno degli indicatori del mercato del lavoro, emerge che mentre il tasso di occupazione globale è rimasto sostanzialmente invariato, l'occupazione giovanile si riduce di oltre 4 punti percentuali (29,8% contro il 34,4% di aprile 2002). Tuttavia non aumenta il numero di persone in cerca di occupazione, sia globalmente, che anche nelle classi di età giovanile, probabilmente a causa di un effetto scoraggiamento. Il risultato è la riduzione del tasso di disoccupazione di quasi 2 punti percentuali. Ad aprile 2002 il tasso è pari al 3,4% (contro il 5,1% dello scorso anno), decisamente superiore alla media non solo italiana (9,2%) ma anche europea (8,3%). Tassi di occupazione Globale Femminile Giovanile (15-24 anni) Tassi di attività (15-64 anni) Globale Femminile Giovanile (15-24) Tassi di disoccupazione Globale Femminile Giovanile (15-24) Tabella 1: Indicatori del mercato del lavoro a Modena, confronto aprile 2001 - aprile 2002 Fonte: Comune di Modena, Indagine comunale sull'occupazione Il mercato del lavoro femminile registra una riduzione del tasso di disoccupazione ancora più marcata: dal 7,3% al 3,5%, a fronte di una sostanziale stabilità del tasso di occupazione, fermo al 61,4%. Grafico 1: Indicatori del mercato del lavoro, confronto Modena - Italia Fonte: Comune di Modena, Indagine comunale sull'occupazione, Istat, Rilevazione Trimestrale sulle Forze Lavoro Diminuiscono le posizioni lavorative a termine Di questa generale situazione di instabilità economica, risentono per primi i rapporti di lavoro meno stabili, come è prevedibile. Dal confronto tra aprile 2001 e aprile 2002, si registra, infatti, un aumento nelle posizioni lavorative a tempo indeterminato del 3,8% e una riduzione del tempo determinato del -6,3%. In percentuale i contratti a tempo determinato sul totale sono l'8,2%. Di questi il 25,3% lavora a tempo parziale. Sul totale dei dipendenti quelli a tempo parziale sono il 9,4%, la maggior parte dei quali sono donne. Indeterminato Determinato Tabella 2: Tipologie contrattuali, fatto 100 il totale degli occupati: confronto aprile 2001 - aprile 2002. Fonte: Comune di Modena, Indagine comunale sull'occupazione. Come si vede in tabella 2, la maggior parte degli occupati dipendenti nel mercato del lavoro modenese svolgono la loro attività con contratti a tempo indeterminato e full-time, e la tendenza si è rafforzata rispetto al 2001. A commento dei dati proposti dalla 2a "Lettera sull'occupazione", così come la "Lettera" stessa" ospita in prima pagina, si trasmette un breve intervento del professor Luigi Golzio, Ordinario di organizzazione del lavoro presso la Facoltà di Economia dell'Università di Modena e Reggio. "Occupazione nei servizi: ancora su. I dati indicano che la provincia di Modena è, per quanto riguarda l'occupazione, un'economia basata sui servizi e sulla conoscenza, confermando i caratteri dei sistemi economici avanzati e l'affermarsi dei lavoratori della conoscenza. Aumenta l'occupazione nei lavori indipendenti (+6,7% rispetto al 2001) concentrata nei servizi (diversi dal commercio, attività peraltro anch'essa di servizio). A giovarsene è in particolare l'occupazione femminile (+8,8% rispetto al 2001) nel servizi a competenze specialistiche (studi professionali e servizi di gestione delle risorse umane). I laureati dell'Ateneo sono assorbiti in larga prevalenza dal settore dei servizi. La Facoltà di Ingegneria, la meno richiesta dal settore terziario, fornisce poco più della metà (il 55,4%) dei propri laureati al settore industriale. La terziarizzazione dell'economia richiede per il futuro l'approfondimento delle dinamiche dell'occupazione nei servizi a competenze specialistiche e professionali poiché il fenomeno ha rilevanza per tutte le imprese: grandi, medie e piccole". Ordinario di Organizzazione del lavoro Facoltà di Economia Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia "
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