Aperta questa mattina la biglietteria del Teatro Comunale, in corso Canalgrande
                
            
            
        
                             
                             
            Prime file al Teatro Comunale di Modena per i biglietti dell'undicesimo Festival internazionale delle bande militari, in programma dal 6 al 13 luglio. La biglietteria di corso Canalgrande ha infatti aperto alle 10.30 di questa mattina per la vendita e la distribuzione dei tagliandi  per gli spettacoli di martedì 9, giovedì 11 e sabato 13 luglio alle 21 in piazza Roma e per il concerto di mercoledì 10 luglio alle 21 nel cortile d'onore del Palazzo ducale. I biglietti costano 8 euro, ma l'ingresso è sempre gratuito per i ragazzi fino ai 15 anni e per gli anziani a partire dai 65 (che devono comunque ritirare il tagliando d'ingresso). 	I biglietti a pagamento e quelli gratuiti si possono acquistare e ritirare alla biglietteria del Teatro Comunale, in corso Canalgrande (tel. 059/200010-200020) dal lunedì al sabato dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 19. 	All'undicesima edizione del Festival (il programma completo è al sito internet www.comune.modena.it/bande militari) partecipano la Banda della Sesta flotta della Marina degli Stati Uniti, la Banda dei Lancieri Reali della Gran Bretagna, la Banda della Polizia centrale del Ministero degli Affari interni della Bielorussia, l'Orchestra delle Forze Armate della Slovenia, la Banda delle Forze Armate di Malta e la Banda italiana della Brigata Artiglieria Contraerea.	Il Tattoo di Modena si svolge sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica e del Presidente del Parlamento europeo ed è promosso dal Comune, dall'Accademia militare, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e dalla Fondazione Teatro Comunale con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Modena. Nutrito anche l'elenco degli enti patrocinatori, che comprende la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero della Difesa, il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero dei Beni Culturali e la Camera di commercio. 	
        
        
		
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