Ottantotto stranieri hanno lo status di rifugiati o il permesso di soggiorno per motivi umanitari. Arrivano da Turchia, Iraq, Jugoslavia, Afghanistan e vari paesi dell'Africa	
                
            
            
        
                             
                             
            Arrivano a Modena dalla Turchia e dall'Iraq, dalla Jugoslavia e dall'Afghanistan, ma anche da vari paesi dell'Africa. Fuggono dalle guerre e dalle dittature, dalle calamità naturali e dall'intolleranza razziale, religiosa, etnica o politica.	Sul registro del Centro per gli stranieri del Comune i nomi sono 88, metà dei quali rifugiati o con il permesso di soggiorno per motivi umanitari, l'altra metà in attesa che lo status venga definito. Trenta sono adulti arrivati in città da soli, 58 vivono invece in dodici famiglie delle quali fanno parte anche 32 bambini e ragazzi. La maggioranza è composta da curdi (44 dalla Turchia e 8 dall'Iraq), mentre 19 sono rom o kossovari provenienti dalla Jugoslavia, 7 gli afghani, 9 gli africani.	In occasione della Giornata mondiale dei rifugiati, che per iniziativa delle Nazioni Unite si celebra il 20 giugno, il Comune fa il punto sulla situazione modenese. 	L'assessorato ai Servizi sociali e il Centro stranieri hanno, infatti, messo a punto un progetto per richiedenti asilo, rifugiati e titolari di un permesso di soggiorno per motivi umanitari o di protezione temporanea condotto nell'ambito del Programma nazionale asilo - promosso dal Ministero dell'Interno, da Acnur e Anci - e del Progetto provinciale rifugiati.	L'obiettivo è offrire accoglienza, sostegno, assistenza a chi richiede asilo nel periodo di attesa del riconoscimento e sostegno all'integrazione e all'inserimento per chi ha ottenuto lo status di rifugiato o un permesso per motivi umanitari.	Gli operatori affiancano persone e famiglie per aiutarle a orientarsi in città e predispongono forme di sostegno realizzate in collaborazione con la rete dei servizi, le associazioni e le organizzazioni del territorio, in particolare Amnesty International, Milinda e Porta Aperta. Un operatore, disponibile negli orari di apertura al pubblico del Centro stranieri (martedì dalle 9 alle 12.30, giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.30) e su appuntamento anche in altri orari, dà informazioni sui servizi e sulle opportunità del territorio e sui diritti e i doveri di chi richiede asilo. 	Il Comune offre inoltre sostegno per il disbrigo delle pratiche e per ottenere i documenti (permesso di soggiorno, iscrizione al Servizio sanitario nazionale, codice fiscale, libretto di lavoro, residenza, carta di identità), un'attività rivolta a tutti i richiedenti asilo e ai rifugiati (circa 100 ogni anno).	Chi richiede asilo viene ospitato in appartamenti attrezzati, dislocati in diversi punti della città e, poiché la legge non consente attività lavorative fino al riconoscimento dello status di rifugiato,  riceve un contributo economico di 50 euro la settimana (per le famiglie è  in relazione alle dimensioni e alla composizione del nucleo). 	Il Centro stranieri offre infine sostegno nella scelta del medico di base o del pediatra e indirizza le persone alle strutture sanitarie per le prime cure o vaccinazioni, si occupa dell'inserimento dei bambini nelle scuole dell'obbligo e nelle scuole dell'infanzia e degli adulti nei corsi di italiano, nei corsi di formazione professionale o nei corsi per ottenere il diploma di scuola media. Chi ha già ottenuto lo status viene inoltre aiutato nella ricerca di un lavoro e di un alloggio.	
        
        
		
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