Unanimità su un Ordine del giorno che invita alla ricerca di una soluzione equa
""Le parti sono invitate alla ricerca di una soluzione della vertenza che sappia trovare, nella tradizione storica della cooperazione e delle relazioni locali, il necessario spazio per il rispetto dei diritti dei lavoratori e delle esigenze di sviluppo del mondo della cooperazione". Termina così l'Ordine del Giorno presentato dai consiglieri Giorgio Pighi (Ds), Gian Domenico Glorioso (La Margherita) e Francesco Frieri (R.C.), relatore in aula, approvato all'unanimità lunedì pomeriggio dal Consiglio comunale. Lunga e articolata la discussione in aula. Secondo Adriano Dallari (FI,)la conflittualità all'interno di Coop Estense è una bomba atomica per la sinistra che sull'argomento appare imbarazzata. Un ordine del giorno come le nebbia fuori stagione in cui non si esprime nessun concetto, è stato il giudizio di Andrea Galli (AN). Per Francesco Signorile, invece, delusione per buone intenzioni messe su carta senz'anima. Secondo Antonio Finelli (Ds), era un dovere del Consiglio comunale l'interessarsi della vertenza sindacale in una cooperativa attraverso un ordine del giorno che non entra nel merito ma esprime preoccupazione. Finelli si è poi detto più preoccupato per quelle aziende dove all'interno non vi è vertenza perchè non viene concesso lo spazio di confronto. Achille Caropreso (FI) ha distinto i contenuti del documento, definito vuoto, dalla vertenza che insegna come le regole del mondo del lavoro stanno cambiando. Antonino Marino (Ds) si è detto deluso dalla critiche delle minoranze che però non hanno presentato emendamenti. Dai banchi della destra, secondo Marino, sono mancate alternative da presentare ai lavoratori in lotta e alla città. Ha poi preso la parola il Sindaco Giuliano Barbolini che ha esordito denunciando una fiera ipocrisia in alcuni momenti del dibattito. Il Sindaco ha poi ricordato come il centro destra, attraverso il suo modo di fare politica nazionale, sia un avversario della cooperazione. Barbolini ha poi proseguito affermando che un'impresa di consumo non è fuori dal tempo per il suo impegno mutualistico e che in Coop Estense c'è una logica d'impresa per reggere la concorrenza di mercato, ma c'è anche una rivendicazione dei lavoratori per la tutela di una condizione. Giorgio Barbolini (FI) ha poi affermato di non sentirsi nemico della coooperazione e che le norme approvate dall'attuale Governo servono per ricreare una vera cooperazione."
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