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24/07/2002

PIU'CASE DESTINATE ALL'AFFITTO CALMIERATO

Il si del consiglio comunale nel corso della seduta pomeridiana di lunedì pomeriggio
Con i voti favorevoli dei partiti che compongono la maggioranza, il voto contrario di Forza Italia e del consigliere Paolo Ballestrazzi e l'astensione di Alleanza Nazionale, il Consiglio comunale di lunedì ha approvato le varianti al Piano Regolatore Generale presentate dall'Assessore Palma Costi. In particolare gli atti deliberativi riguardano lo schema tipo di convenzione che disciplina i rapporti tra amministrazione, soggetti attuatori del Peep e i cittadini e pone il tema degli alloggi in affitto convenzionato. La delibera approvata ha dato il via al regolamento per la concessione delle aree in diritto di superficie, ha sottolineato Palma Costi, ossia le regole che l'amministrazione osserverà per selezionare i costruttori con cui stipulare le convenzioni. Le regole saranno preordinate alla ricerca di attuatori in grado di assicurare il miglior rapporto qulità prezzo e di offrire il maggior numero di alloggi da destinare all'affitto. In particolare il nuovo regolamento prevede per gli interventi edilizi che sono costituiti da più di 12 unità, l'obbligo di realizzarne una quota pari al 30 per cento da destinare alla locazione per un periodo non inferiore a 10 anni. Questi alloggi, ha proseguito l'assessore, saranno destinati esclusivamente a chi ha la residenza o l'attività lavorativa a Modena. Relativamente agli alloggi destinati all'affitto vi è una norma che stabilisce che durante i dieci anni di destinazione, gli alloggi potranno essere venduti solo a soggetti che svolgono un'attività diretta a dare permanentemente in affitto edifici abitativi. Attraverso questa norma l'amministrazione, sono parole di Palma Costi, vuole incentivare una forma di investimento di capitale privato da remunerarsi attraverso la riscossione degli affitti, che, al tempo stesso, può assicurare un'offerta di case in affitto a canoni calmierati anche dopo i dieci anni convenzionati. Parallelamente all'obiettivo fondamentale dell'affitto, è stato adottato anche il parametro del numero di alloggi massimo da costrruire per ogni singolo soggetto attuatore: 350 per le coop di abitazione, in riconoscimento del valore della cooperazione, e 250 per le imprese. Secondo il consigliere Francesco Frieri (RC) l'affitto è una priorità e l'abbattimento per i costi al metro quadrato è una via in favore dei cittadini. Frieri si è detto preoccupato dell'abbattimaneto dei costi se questi vanno a scapito del livello qualitativo. Delibera assolutamente importante, secondo Olga Vecchi (FI) anche se la scelta politica ha reso il PRG troppo rigido. Nessuno vuole cementificare ma fuori dai Peep occorre uno strumento meno ridigo. La consigliera Vecchi ha poi denunciato che alle associazioni di categoria sono state presentate bozze del regolamento che sono poi state stravolte. Secondo Leonarda Leonardi (DS) si tratta di un atto importante perchè riconoscere l'affitto come bisogno e mette in rete diverse energie: pubblico, privato e privato sociale. Perplessità sul fatto che la delibera possa creare mercato sono state espresse da Achille Caropreso (FI). Il consigliere ha dichiarato che Forza Italia non è contro la politica dell'affitto, ma il 30 per cento rivolto in questa direzione non aiuterà certamente il privato. Per Paolo Balòlestrazzi (Modena a Colori) è grave che questa discussione, in cui si sta disegnando la città del futuro, giunga frettolosamente nell'ultimo consiglio comunale. Secondo Ballestrazzi, poi, la politica sin qui seguita per le politiche abitative è stata inadeguata e Modena è una città cara sia per l'acquisto che per l'affitto. Il nuovo regolamento stabilisce tre cose, ha dichiarato Antonio Finelli (Ds): Modena è uno dei comuni che prosegue nella politica di sinistra in cui il Peep continuerà ad esistere; le imprese che costruiranno dovranno essere vere, avere una storia; l'obbligo dell'affitto con la percentuale del 30 per cento. Nel suo intervento l'assessore Alvaro Colombo ha evidenziato come la delibera disegni un ruolo sempre più importante della nostra amministrazione nel campo delle politiche abitative in assenza di finanziamenti statali. Esiste, secondo Colombo, una situazione di criticità in città sul fronte abitativo.

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