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25/07/2002

UN DIZIONARIO MULTIETNICO PER LA VITA DI TUTTI I GIORNI

Dalla sanità ai trasporti, dagli acquisti agli uffici pubblici: le frasi ed i vocaboli utili e di uso comune tradotte in sei lingue (italiano, inglese francese, turco, arabo e albanese). E in più c'è il dialetto modenese
"Come si traduce in turco o in arabo la frase "Dove si fa l'iscrizione ai nidi comunali'" E come si dice in inglese o in albanese "Dove si fa la denuncia dei rifiuti solidi urbani'" Viceversa, come fa una persona che parla arabo o turco a sapere come si formulano in italiano le frasi sopra citate' Anziché costringere i cittadini ad ingegnarsi con i tradizionali dizionari e costruire faticosamente la frase un termine alla volta, il Comune di Modena ha predisposto un nuovo ed agile dizionario multietnico che, rinunciando alla pretesa di risultare esaustivo da un punto di vista linguistico, può sicuramente può risultare di grande utilità nella vita di tutti i giorni. Una vita che sempre più spesso vede persone provenienti da paesi diversi e che parlano lingue diverse, alle prese con tanti piccoli grandi problemi di comunicazione applicata agli aspetti della quotidianità. Proprio da qui è nata l'idea del giornalista modenese Sandro Bellei che, con la collaborazione di Ermanno Rovatti, il contributo del Comune e della Consulta dei cittadini stranieri residenti a Modena, ha portato alla realizzazione di un agile volumetto di 32 pagine che ora sarà distribuito in 10 mila copie tra gli stranieri che arrivano o già abitano a Modena, presso enti, sindacati e associazioni così come nei punti di aggregazione e incontro. Ma è evidente che il piccolo dizionario multietnico, sarà utile anche a tanti operatori dei servizi pubblici che spesso devono capire quale sia l'esigenza della persona che hanno di fronte. Non a caso il dizionario è articolato per capitoli tematici: salute, trasporti, acquisti e uffici pubblici. Per ogni capitolo sono proposte semplici parole (ad esempio nella salute ci sono dente, cerotto, ferita, infermiere, nei trasporti ci sono carriola, pensilina, filobus) e frasi di uso comune (sempre nel capitolo salute: "Devo fare le analisi del sangue", oppure "Mi fa male un piede", nel capitolo servizi pubblici si trova: "Mi occorre il codice fiscale", "Mi occorre il libretto di lavoro"). Ci sono anche modi di dire che qualche modenese può usare inducendo uno straniero all'errore (tipo "Avere il dente avvelenato", "Essere su un binario morto"). Insomma, il Dizionario multietnico mira soprattutto ad essere un biglietto di benvenuto da parte di una città che fa dello spirito di accoglienza una sua caratteristica forte. E accoglienza significa anche dare uno strumento utile a favorire la comprensione e l'utilizzo dei servizi da parte di tutti i cittadini. Ultima nota: oltre alle traduzioni delle frasi in italiano, inglese, francese, arabo, turco e albanese, c'è una sesta colonna dove stanno le traduzioni in dialetto modenese. Una scelta utile, nel senso che anche il dialetto può essere utilizzato nelle conversazioni quotidiane, specie sui luoghi di lavoro, ed aver quindi bisogno di traduzione. Ma aver inserito il dialetto è anche un modo per riaffermare l'idea di una città che proprio nel momento in cui definisce uno strumento di apertura e di dialogo con altre lingue e culture (come con questo dizionario), non si scorda certo delle proprie radici. Il Piccolo dizionario multietnico sarà distribuito con allegata una mappa della città, con le indicazioni sull'ubicazione dei principali servizi. "

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