Le interviste a 26 ragazzi ospiti di comunità di accoglienza. La scelta di partire spesso condivisa con le famiglie. A 16 anni il sogno è un permesso di soggiorno
L'indagine sui minori stranieri non accompagnati realizzata dal Comune di Modena comprende anche alcune interviste condotte tra 26 dei 51 ragazzi che nel maggior 2002 erano seguiti da servizi sociali ed ospiti in 4 diverse comunità di accoglienza. I ragazzi intervistati sono 10 albanesi e 16 marocchini ed hanno età comprese tra i 12 ed i 18 anni, con un età media che appare più bassa tra i marocchini (il 50% ha tra i 14 ed i 16 anni). Così come appare più bassa anche l'età a cui i marocchini sono partiti da casa. Mentre i ragazzi albanesi hanno tutti portato a termine la scuola dell'obbligo, quelli provenienti dal Marocco hanno tutti completato le scuole elementari, ma solo 1 ha terminato le medie. Le interviste hanno cercato di individuare anche le motivazioni del viaggio verso l'Italia. I ragazzi albanesi hanno evidenziato la mancanza di prospettive dopo la scuola dell'obbligo. Il 20% di loro ha scelto l'Italia per studiare in una scuola professionale, il 40% per lavorare e mandare i soli a casa, il 10% per avere un buon lavoro. Tra i ragazzi del Marocco spesso emerge come ci siano parenti e amici in Italia, spesso a Milano o anche a Modena. Partono quasi tutti per lavorare, pur con alcuni che pensano a seguire corsi professionali. Assai importante è il ruolo svolto dalla famiglia nel progetto di venire in Italia. Tra gli albanesi, nel 40% dei casi la famiglia ha partecipato al progetto e lo ha sostenuto. Nell'altro 60% di casi la famiglia si è mostrata contraria ma ha poi appoggiato il figlio. Anche per i ragazzi marocchini la famiglia sostiene ed aiuta il progetto, anche se magari dopo un percorso sofferto, ma individuandolo come un investimento sul futuro. Tra gli intervistati, mentre tra i marocchini prevale (75%) il desiderio di restare comunque in Italia, tra gli albanesi tale scelta è solo del 40%. Gli altri sperano di poter tornare a cl paese d'origine. Assai indicativo della condizione di questi ragazzi è la difficoltà a rispondere a una domanda sui propri sogni. Di fronte a questo termine è infatti emersa una difficoltà a comprenderlo, quasi come se fosse estraneo alla propria vita, per cui il 27% degli intervistati risponde 'Non so' e un 40% vede come sogno il permesso di soggiorno. Di fatti, anche se la maggior parte dice che comunque tornerebbe a partire per l'Italia, la maggioranza dei ragazzi non consiglierebbe ai propri coetanei di intraprendere una avventura segnata dal dolore del distacco con la famiglia e da tante difficoltà.
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