Dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena un impegno di oltre 5 milioni di euro per lo stralcio finale dei lavori di recupero nel palazzo che ospita diversi istituti culturali dell'Amministrazione comunale
Il recupero del Palazzo Santa Margherita, iniziato nel 1987, si colloca nel programma del Comune di Modena per la riqualificazione di significativi complessi monumentali cittadini e la loro restituzione a funzione pubblica e culturale. A distanza di vent'anni dall'inizio dei lavori che hanno visto la realizzazione degli spazi destinati al Liceo Musicale 'Orazio Vecchi', l'apertura al pubblico della rinnovata Biblioteca Civica 'A. Delfini' ed al primo piano, la collocazione della Galleria Civica d'Arte Moderna, si iniziano ora i lavori (presentati stamattina alla stampa alla presenza del sindaco Giuliano Barbolini e del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Gianfranco Baldini) per completare il progetto che vuole restituire a questo edificio, di grande valore storico, il ruolo di polo cittadino delle arti e della cultura. Sono infatti rimasti esclusi dai lavori precedenti alcuni ambienti al primo piano e la quasi totalità del secondo piano e del sottotetto, già interessati precedentemente dal consolidamento strutturale. Sarà quindi realizzato, con questo ultimo stralcio dei lavori, interamente finanziato e gestito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, l'ampliamento degli spazi della Galleria Civica, l'istituzione del Museo della figurina ed una significativa trasformazione e riorganizzazione della Biblioteca Civica 'Antonio Delfini', configurando così il complesso di Santa Margherita come un Palazzo della Cultura. Per la biblioteca che conta oggi 15.000 iscritti, 700 frequentatori al giorno e quasi 180.000 libri prestati all'anno, si prevede in particolare di realizzare una nuova sala di lettura, collegata a quella esistente e dotata di un soppalco perimetrale al fine di incrementare il numero degli scaffali disponibili e le postazioni multimediali, che comprenderanno anche spazi ad uso fonoteca e TV satellitare. Un'altra necessità pressante della biblioteca è quella di avere spazi idonei ad archiviare un numero sempre crescente di volumi. E' nata dunque la necessità di spazi per lo stoccaggio dei volumi e di sistemi intelligenti ed efficaci sia per la loro archiviazione sia per il rapido reperimento. A tal fine è stata prevista la realizzazione di una torre libraria in un locale adiacente alle sale lettura, all'interno della quale verranno inseriti un sistema di scaffalature ed un trasloelevatore automatico in grado di archiviare fino a 55.000 libri utilizzando un apposito software. La Galleria Civica che attualmente dispone di circa 660 mq tra spazi espositivi, uffici e spazi di servizio, verrà incrementata, con il nuovo progetto, di altri 670 mq di cui 520 adibiti a nuove sale espositive e laboratori. Il secondo piano del palazzo infatti è destinato ad accogliere, conservare e rendere fruibili i quasi 5000 disegni di alcuni tra i maggiori rappresentanti dell'arte italiana del Novecento, cui si è aggiunto di recente il nucleo della collezione Don Casimiro Bettelli, e le oltre 3000 fotografie d'autore raccolte in questi anni dalla Galleria Civica. Sempre al secondo piano troverà spazio anche il Museo della Figurina che, con il suo patrimonio di oltre 500.000 pezzi stampati a partire dalla seconda metà dell'Ottocento, è una delle collezioni più rilevanti del settore a livello internazionale. Accanto alla sala espositiva ed agli uffici , la sede permanente avrà anche laboratori didattici, aule per la ricerca multimediale e spazi per gli studiosi. Tutto il secondo piano si verrà così fortemente a caratterizzare come centro di conservazione, ricerca, promozione di attività legate a questi specifici settori, tra loro strettamente collegati, divenendo così un polo museale unico nel suo genere. I lavori sono stati assegnati tramite gara d'appalto alla ditta CMB di Carpi (Mo).
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