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22/12/2004

ILLEGALITA', NESSUNA TOLLERANZA E RISPOSTE ADEGUATE

Il Consiglio comunale ha approvato un Ordine del giorno di condanna degli atti illegali perpetrati da no global/disubbidienti
"La sicurezza e l'ordine pubblico in Italia era l'oggetto di una mozione e di un Ordine del Giorno che il Consiglio comunale, nella seduta serale di lunedì scorso, ha esaminato e votato. Al temine delle votazioni l'assemblea ha approvato l'Ordine del Giorno presentato dai gruppi di maggioranza (esclusa Rifondazione Comunista), i cui contenuti e l'uso di certi termini sono stati illustrati dal consigliere William Garagnani (Ds). A favore si sono espressi i partiti della maggioranza, Forza Italia, Alleanza Nazionale e Modena a Colori. Rifondazione Comunista si è astenuta. Parallelamente il consiglio ha respinto la mozione, illustrata da Andrea Leoni (FI), che ha raccolto i soli voti favorevoli di Forza Italia e Alleanza Nazionale. Nell'Ordine del Giorno, prendendo lo spunto dai fatti del 6 novembre scorso a Roma quando furono perpetrati atti illegali spacciati per "esproprio proletario", si chiede che il Consiglio comunale "condanni tali atti che non appartengono alla cultura politica democratica che caratterizza la nostra azione", si invita il Sindaco di Modena "ad esprimere condanna per i fatti romani nelle forme più opportune", il Governo "a non abbassare la guardia e a vigilare sulla situazione della sicurezza e dell'ordine pubblico in Italia". Infine si auspica "che nel non tollerare illegalità di alcun genere, da chiunque siano commesse, che ad esse si diano risposte adeguate e commisurate". Achille Caropreso (FI), ritenendo esatto il termine saccheggio, usato nella mozione delle minoranze, ha affermato che in effetti esistono persone che impunemente, da vari anni, attraversano in lungo e in largo la penisola provocando incidenti e disordini di vario genere. Il consigliere ha precisato inoltre che all' esproprio, avvenuto a Roma, ha preso parte un consigliere comunale di quella città eletto nelle liste di estrema sinistra. Ha poi preso la parola il Sindaco Giorgio Pighi che ha sottolineato come il Consiglio comunale dovrebbe essere il luogo della chiarezza nella presentazione dei documenti e del rispetto reciproco tra le persone. Pighi ha poi affermato che caricare i toni e i contenuti da parte della minoranza sul fronte sicurezza, sia inaccettabile per l' altra parte dei consiglieri. Per il consigliere Ivo Esposito (FI) l'azione di Roma ha rappresentato un atto che è lecito definire saccheggio. Michele Barcaiuolo (An) ha lamentato come la maggioranza abbia presentato un Ordine del Giorno molto simile alla mozione delle minoranze. Se quest'ultima era condivisibile, ha sottolineato Barcaiuolo, alla maggioranza bastava proporre una serie di emendamenti. Nel suo intervento Paolo Ballestrazzi (Modena a Colori) ha avverto i partiti di minoranza che "è inutile presentare dei documenti che la maggioranza regolarmente stoppa, perché: con voi non vengono". Ballestrazzi ha definito l'intervento del Sindaco "lucido ma pericoloso" e che in Consiglio si devono votare solo documenti contrapposti evitando inutili pantomime. Il consigliere ha poi concluso affermando di non accettare lezioni dal Sindaco. Enrico Artioli (la Margherita) ha lamentato che, evitando strumentalizzazioni, ci sarebbe stato accordo sul merito dell'oggetto discusso. Olga Vecchi (FI) ha definito la serata difficile incentrata solo "sulle virgole e i punti" e che la sinistra, per coprire grandi errori, si stava arrampicando sugli specchi. La Vecchi ha poi dichiarato che da un po' di tempo in consiglio è venuto a mancare il rispetto delle persone che subiscono aggressioni ed intimidazioni verbali. Il socialista Sergio Rusticali, rispondendo a Ballestrazzi ha sottolineato che "se la maggioranza avesse voluto fare un atto di imperio, non avrebbe presentato un Ordine del Giorno ma si sarebbe limitata a bocciare il documento degli avversari. Rusticali ha concluso ricordando che lo Sdi esprime la condanna più ferma su chi perpetra atti di violenza. Alvaro Colombo (RC) ha ricordato all'assemblea che il suo partito, pur condannando i fatti di Roma, non ha firmato il documento di condanna della maggioranza perché i fatti vanno analizzati e contestualizzati. Né, tantomeno, ha sottoscritto quello delle minoranze sempre "sopra le righe". Colombo ha concluso affermando che Rc esprime una condanna politica e morale della violenza. Andrea Leoni (FI) ha affermato di non accettare lezione dal "Sindaco dal viso truce" e di avere un concetto più alto della legalità tanto da annunciare che Forza Italia avrebbe votato a favore anche del documento presentato dalla maggioranza. Alberto Caldana (La Margherita) ha sottolineato come alcuni interventi sono serviti per alzare il tiro della discussione e che del Sindaco si può dire tutto ma "non che ha la faccia truce". Andrea Galli (AN) ha definito ridicolo il fatto che il documento della maggioranza è la fotocopia di quelle presentato dalle minoranze. Per Maria Rosa Fino (Società Civile Di Pietro) il documento delle minoranze è sopra le righe e lo sforzo dell'assemblea dovrebbe essere di mediazione tra le parti per arrivare ad una condanna condivisa ed unanime"

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