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19/02/2004

SETTANT'ANNI DI STORIA NELLA SCUOLA CESARE COSTA

Venerdì 20 febbraio, alle ore 16, si festeggia il nuovo look della materna. Il progetto di ristrutturazione passato al vaglio della Soprintendenza.
Da scuola elementare a scuola d'infanzia: settanta anni di storia nell'edificio di via C. Costa 79. Festeggeranno con genitori e cittadini la loro scuola completamente rinnovata i bambini della struttura d'infanzia Cesare Costa. La cerimonia d'inaugurazione si svolge venerdì 20 febbraio alle ore 16. Intervengono il sindaco Giuliano Barbolini, gli assessori ai Lavori Pubblici Stefano Bonaccini e all'Istruzione Morena Manfredini, il presidente della Circoscrizione 1 Carlo Pallotti. Dopo i lavori di ristrutturazione, costati complessivamente 190.000 euro, la struttura di via C. Costa, nata oltre settant'anni fa come scuola elementare, presenta ora tutti i crismi di un edificio pensato per ospitare bambini dai 3 ai 6 anni, pur mantenendo l'impianto originario tutelato dalla Soprintendenza per i beni architettonici di Bologna. Come molte scuole elementari di periferia degli anni Trenta, la struttura era stata realizzata secondo un modello progettato dall'ingegner Antonio Zaccaria, che prevedeva edifici a due, quattro e sei classi, con aule esposte ad est, corridoi e servizi ad ovest. In alcune di queste strutture era previsto anche l'alloggio per le maestre, specie nelle frazioni più lontane. Furono costruite secondo questo schema anche le scuole Cognento, Cittanova, Sacca, Villanova, Navicello, Vaciglio, San Damaso e in città quelle, anche se più grandi, di via Giardini. Sono edifici simmetrici, con ingressi separati per maschi e femmine, a tre piani (seminterrato, rialzato e primo) e aule raggiungibili attraverso una scala esterna per superare il dislivello del rialzato. Negli anni sono stati più volte rimaneggiati, trasformati in scuole d'infanzia, ma la maggior parte mantiene l'impianto e la fisionomia originale. Oggi sono tutelati dalla Soprintendenza dei Beni Architettonici. Concepiti come scuole elementari, non dotate di strutture per permettere l'accesso a portatori di handicap e privi degli spazi necessari all'attività didattica moderna, la ristrutturazione di questi edifici deve conservarne la struttura originaria e, contemporaneamente, ripensare gli spazi in un'ottica moderna. La ristrutturazione della scuola Cesare Costa risponde da una parte alla necessità di rendere l'edificio conforme ai regolamenti in materia di impianti, prevenzione incendi, superamento delle barriere architettoniche; dall'altra parte all'esigenza di creare una struttura adatta ad una popolazione scolastica più giovane rispetto a quella per la quale era nata oltre settanta anni fa. Lo si è fatto con una serie di interventi non strutturali ma decisivi nel cambiare il volto della scuola. Per esempio attraverso l'uso del colore: ogni locale è di un colore diverso che corrisponde ad un uso diverso. Le tre sezioni sono di tonalità differenti di verde, i bambini di anno in anno andranno nelle aule con colori simili ma diversi a significare la loro crescita. Mentre gli spazi comuni hanno pareti diversamente colorate che richiamano le tinte degli altri locali proprio per indicare che quegli spazi sono di tutti i bambini della scuola. Per seguire le indicazioni della Soprintendenza l'accesso al vano ascensore è stato ricavato dietro ad una delle scale d'accesso originali, ma una panchina-portabiclette e la porta albero che introduce ad un mondo di fiabe dal cielo stellato ne hanno fatto un accesso magico e non secondario. E per guardare fuori dalle finestre, troppo alte per i giovani utenti, i bimbi potranno salire su pedane rialzate, ovviamente le finestre sono state rese sicure.

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