Approvato in Consiglio comunale il Programma di azioni 	
                
            
            
        
                             
                             
            Approvato ieri dal Consiglio comunale il Programma di azioni Salute Infanzia e Adolescenza contenuto nel Piano per la salute 2003. Il documento è stato votato da Ds, Udeur, Margherita, Udc e dal consigliere di Modena a colori Davide Torrini, astenuti i gruppi di An, Fi, Rc. Approvate a seguire anche le Carte dei servizi degli asili nido e delle scuole dell'infanzia con il voto di Ds, Udeur, Rc e Margherita e l'astensione di Forza Italia e An.	Il Programma descrive i vari fattori che possono influenzare negativamente il benessere delle nuove generazioni: evidenzia la situazione anagrafica e sociosanitaria della popolazione minorile residente a Modena, tratteggia alcuni stili di vita su cui occorre intervenire per prevenire l'insorgenza di alcune patologie: descrive la città 'dedicata ai suoi cittadini più piccoli' soffermandosi sull'ambiente ad essi rivolto, sui problemi legati alla mobilità, sui luoghi e le strutture atte a favorire l'aggregazione e la socializzazione, sui servizi educativi e formativi per l'infanzia, per la scuola dell'obbligo e per l'istruzione superiore e sui servizi informativi e socio-sanitari attivi.	Presentando il Programma l'assessore alle Politiche per l'Infanzia Morena Manfredini ha spiegato come questo documento sia l'occasione 'per sviluppare una riflessione organica sulle politiche dell'amministrazione comunale, nell'ottica di elevare la qualità dell'ambiente sociale. 25924 sono i minori di 18 anni presenti a Modena, 2841 quelli stranieri. Il Comune ha investito sui servizi per l'infanzia ' ha ricordato Manfredini ' rendendo protagonisti di questo processo pedagogisti, associazioni, genitori. Abbiamo creato un sistema formativo integrato, un modello di welfare che mette in rete pubblico e privato, coprendo con i nostri nidi il 34% della popolazione e la sua totalità con i servizi integrativi, il 100% invece delle domande relative alle scuole dell'infanzia. Ricordo infine la firma del Patto per la scuola fra dirigenze scolastiche e Comune, l'inaugurazione di Memo e l'aumento al 1999 ad oggi dal 16% al 19% della quota destinata all'Istruzione nel Bilancio comunale'. 	Sono poi intervenuti portando il loro contributo la professoressa Fiorella Balli, primario di Pediatria, del Dipartimento Misto materno-infantile dell'Azienda Policlinico e il professor Giovanni Cavagni, direttore del Programma Salute Infanzia dell'Azienda Usl. Nel dibattito in aula invece il primo intervento lo ha fatto Cristina Cavani (Ds), che ha ribadito le 'precise scelte politiche dell'amministrazione comunale per garantire una qualità elevata di vita ai più piccoli'. L'assessore alle Politiche Sociali Alberto Caldana invece ha sottolineato come nel Piano per la salute siano contenute ben 106 azioni, molte delle quali svolte da attori non istituzionali e scuole e l'importanza dei tanti centri per la socializzazione per minori ed adolescenti, il sostegno all'adozione e all'affido, ai minori vittime di maltrattamenti. Achille Caropreso (Fi) ha rivolto un pensiero all'importanza della famiglia nella nostra società e alle difficoltà che questa vive, richiedendo uno sforzo comune per combatterle. Ferdinando Tripi (Ds) ha invece ribadito l'importanza di lottare per modificare gli stili di vita mentre il collega di gruppo Giuseppe Campana si è diffuso sul concetto di salute e benessere, sottolineando la crescente consapevolezza che il Comune dimostra nel portare avanti il coordinamento e l'integrazione delle politiche per l'infanzia e l'adolescenza. 	Antonio Maienza dell'Udeur invece ha chiesto più coinvolgimento dei soggetti operanti sul territorio in questo campo mentre Vittorio Corsini (Udc) ha ricordato gli obiettivi sanitari che il Piano per la Salute intende realizzare e la necessità di arrivare ad un percorso razionale delle urgenze, ad un Centro Trapianti, una Terapia Intensiva e un Pronto Soccorso pediatrico. Pietro Roversi (Ds) ha infine chiesto che il Consiglio comunale e la Giunta abbiano la capacità di incidere su coloro che con le loro azioni a loro volta incidono sulla salute dei cittadini.  	Il sindaco Giuliano Barbolini in sede di conclusione ha ricordato lo scomparso assessore all'Istruzione Mario Benozzo, che aveva lavorato proprio al progetto della Città dei bambini e delle bambine. 'Modena ha una grande ricchezza e articolazione di servizi in questo campo e il Piano per la salute stanzia ben 24 milioni di euro. Un patrimonio di esperienze preziose non soddisfacente in toto visto che ci sono ancora problematicità su cui investire. Il Piano mette a sistema e valorizza gli interventi per creare un valore aggiunto che intercetti nuove fragilità in una società che si frammenta e dove la famiglia vive problemi nuovi. Fare dialogare servizi e volontariato ' ha detto - significa comunque far dialogare tutte le risorse in campo'.	
        
        
		
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