Approvato odg che chiede tra l'altro al Governo di mantenere il tempo pieno e riconosce il valore sociale della mobilitazione di insegnanti e genitori
Il Consiglio comunale di ieri, lunedì 15 marzo, ha discusso due ordini del giorno relativi alla cosiddetta 'Riforma Moratti' della scuola italiana. Lungo e approfondito il dibattito, introdotto dalla consigliera Ds Giovanna Zanolini che ha letto il testo di un ordine del giorno sottoscritto dai capigruppo di Ds, Margherita, Udeur, Rifondazione e firmato anche dai consiglieri Cavani, Levratti, Zanolini e Leonardi. Un documento che tra l'altro 'riconosce il valore sociale della mobilitazione dei genitori ed insegnanti uniti nell'obiettivo comune di difendere la scuola pubblica e chiede al Governo di modificare la cosiddetta 'Riforma Moratti' mantenendo l'organizzazione del tempo pieno con 40 ore settimanali'. I consiglieri comunali di Forza Italia hanno invece portato all'attenzione del civico consesso un ordine del giorno dove si invitava al contrario il Consiglio comunale ad 'esprimere apprezzamento e piena fiducia per questo provvedimento voluto dal Governo Berlusconi e che rappresenta la prima concreta riforma della scuola italiana dal lontano 1924'. Francesco Frieri, capogruppo di Rc, ha criticato la 'Riforma Moratti' ribadendo 'il primato della scuola pubblica e dell'istruzione per tutti sulla scuola privata' mentre Olga Vecchi (Fi) nel suo intervento invece ha stigmatizzato l'odg della sinistra, definito 'strumentale'. 'A Porta a Porta si è avuto il momento della verità ' ha spiegato Vecchi ' quando sono stati mostrati tabelle e dati che certificano che questa è la prima riforma organica dal 1924. Si supera così lo steccato tra imprese e scuola ed è falso dire che il provvedimento non ha una copertura finanziaria e si tagliano gli organici'. Giandomenico Glorioso, capogruppo della Margherita, ha invece spiegato che il 'tempo pieno è una risposta a molteplici esigenze, un progetto pedagogico che indica come la scuola ' ha detto - significhi anche relazioni diverse, garantendo sostegni educativi ai più piccoli. E poi chi è l'insegnante di sostegno, chi lo forma, come cambierà il rapporto scuola-famiglia' Chiediamo di fare chiarezza e di garantire le risorse per una scuola di qualità'. Giampaolo Verna (An) ha dal canto suo criticato 'le scarne e vuote critiche della sinistra di fronte al coraggio del Governo. Non è vero che la riforma favorisce il precariato e taglia il tempo pieno, si ha solo paura dei provvedimenti migliorativi'. Achille Caropreso (Fi) ha invece detto di 'non gradire le espressioni ironiche che hanno accompagnato le critiche a questa riforma da parte della sinistra, con parole che non rispondono al vero. A Porta a Porta abbiamo assistito a vere e proprie arrampicate sugli specchi mentre ricordo che la 'Riforma Berlinguer' già prevedeva l'anticipo a 5 anni. Questo decreto legislativo ' ha affermato - è tante cose insieme, non parla solo del tempo pieno: sono certo che la copertura finanziaria c'è e per tutto. Le tre ore opzionali che qui si ridicolizzano faranno di uno studente un giovane aperto e non a pagamento.'. Giuseppe Campana (Ds) ha invece ribadito 'che la 'Riforma Moratti' di fatto smonta il meccanismo del tempo pieno, vanificando la sua qualità didattica, la sua omogeneità. Chi sceglie formule alternative al 27+3+10 non potrà usufruirne nella scuola primaria, in nome della libertà ma dando ai genitori solo un ruolo di vuoto richiedente di servizi. La scuola ' ha spiegato - deve predisporre moduli integrati e completi a misura del territorio, lasciando spazio all'autonomia dell'insegnante al suo coinvolgimento. Il tema della formazione a tutti i livelli dev'essere al centro dell'attenzione del mondo politico'. Vittorio Corsini (Udc) ha sottolineato che la 'Riforma Moratti' tiene conto dei problemi gestionali delle scuole. 'Io ho conosciuto insegnanti eccezionali nella scuola pubblica ma c'era bisogno di una riforma, che mette al centro l'insegnamento dando più gratificazioni anche economiche ai docenti.. E'inciviltà portare i bambini a manifestare in piazza, dal 1924 ' ha concluso - si aspettava che le cose cambiassero'. L'assessore all'Istruzione Morena Manfredini ha ribadito dal canto suo che 'le 33 ore settimanali del Tempo pieno non ci sono più, ma ce ne sono 27 di tempo scuola, 10 di tempo mensa e 3 di tempo opzionale, qualitativamente è un altro tipo di scuola. Ci saranno gli organici per le nuove sezioni a Tempo pieno per l'anno prossimo e che già oggi danno una risposta all'85% delle famiglie modenesi' E gli insegnanti di appoggio ai disabili, che faranno meno ore' A Modena non sarà possibile l'anticipo a 2 anni e mezzo nelle scuole dell'infanzia perché non ci sono le aule mentre per le elementari ci sono state solo 29 domande d'anticipo. Questa legge ' ha concluso - che accelera tutti i tempi, non a misura di bambino, metterà in difficoltà molte famiglie'. Il consigliere Mauro Levratti (Ds) ha sottolineato 'che la 'Moratti' è un decreto che avrà effetti deformanti sullo status quo con una parcellizzazione e particolarizzazione della domanda di formazione, disintegrando un modello didattico-pedagogico, con la volontà di coprire ' ha detto - un disegno di riduzione di costi e di marginalizzazione della scuola pubblica. Si estromettono i deboli dai canali formativi con effetti devastanti'. Antonio Maienza (Udeur) ha spiegato invece che la 'Riforma Moratti' ha più ombre che luci: 'non mi convincono l'anticipo a tutti i costi e non c'è la copertura finanziaria per aumentare le aule. Il ruolo del tutor dovrebbero svolgerlo le tre maestre'. Al termine del dibattito l'odg firmato dai capigruppo della maggioranza e di Rifondazione è stato votato da Ds, Udeur, Margherita, Rc, con il voto contrario di Fi, An, Udc. Il documento di Forza Italia è stato invece votato solo da Fi, An, Udc, con il no di Rc, Ds, Margherita, Udeur.
Azioni sul documento