Il 18 maggio la Conferenza dei servizi che dovrà approvare il progetto	Un muro di 300 metri, spostata la provinciale 13 per due chilometri 		
                
            
            
        
                             
                             
            Il 18 maggio prossimo si terrà a Roma la Conferenza dei servizi indetta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che dovrà approvare il progetto preliminare dell'Alta Velocità relativo a Villa Dallari, e in particolare le opere di mitigazione ambientale e le modifiche della viabilità sulla provinciale 13 per Campogalliano che interferisce con la futura linea ferroviaria. Il Consiglio comunale nella seduta di ieri (con i voti di Ds, Margherita, Udeur, Fi, il no di Rc e Udc, l'astensione di An e del consigliere Ubaldo Fraulini dei Ds) ha autorizzato il sindaco (o in subordine l'assessore alla Mobilità) a partecipare a quello 'che dovrebbe essere  - ha spiegato in aula l'assessore alle Politiche per il Territorio Palma Costi presentando la proposta di delibera ' l'ultimo atto della complessa vicenda che ha visto il Soprintendente prima e poi il Soprintendente regionale impegnato nella minaccia di tutela e nella sua materiale apposizione per ben due volte sulla cosiddetta 'quadra' di villa Dallari'. 	Ricordiamo che una prima versione del progetto Alta Velocità in questa zona prevedeva un passaggio in galleria di 500 metri della strada provinciale, ma la Provincia si è rifiutata di prendere in carico l'opera e ha allora proposto una variante di tracciato. La soluzione che Tav ha trovato per ottemperare alle ultime prescrizioni è la seguente: costruire un muro a ridosso della ferrovia (lato villa) lungo 300 metri e alto 4, con una scarpata in terra inerbita e piantumata che dovrebbe occultare la percezione del treno ai frequentatori della villa e a chi la raggiunge da Modena: costruire poi una variante alla provinciale 13 lunga due chilometri che passerà sotto la ferrovia, il cui viadotto sarà allungato di sei campate. La strada attuale davanti a villa Dallari verrà declassata a stradello di campagna, con tanto di fondo ghiaiato. I Comuni di Modena e Campogalliano hanno previsto comunque la realizzazione di un percorso ciclabile che utilizzerà il tracciato della ex provinciale e salirà sull'argine del Secchia arrivando fino a San Pancrazio. Questa proposta di tracciato impone la demolizione di un edificio ex colonico: il sindaco a Roma il 18 maggio presenterà poi alcune modifiche già concordate al progetto rispetto all'accesso ai fondi e agli edifici e alla ciclabile. Conclusasi la Conferenza dei servizi la Variante al Prg che queste opere definiscono sarà operativa, con un successivo passaggio in Consiglio comunale.	Il dibattito è stato aperto all'intervento di Francesco Frieri (Rc) che ha sottolineato il no del suo gruppo a questa delibera 'per dare un segnale preciso al governo e di forte dissenso nei confronti del ministro Giovanardi e della Soprintendenza. Quest'opera costerà 20 milioni di euro, soldi pubblici. Mi piacerebbe sapere a chi appartiene questa tenuta, pensando a tutti coloro che chiedono una variante ai piani urbanistici e non la ottengono'' Achille Caropreso (Fi) ha invece delineato la 'validità sostanziale di questo provvedimento che ha risolto un problema importante per la realizzazione della tratta Tav nel modenese, un'idea diversa dal previsto, meno impattante'. Vittorio Corsini (Udc) ha invece ricordato che già nel 1990 aveva sposato la tesi del percorso sotterraneo in galleria, 8,5 chilometri in tutto. 'Non condivido soluzioni e responsabilità ' ha detto - che portano ad uno scempio del territorio modenese, anche se ribadisco l'apprezzamento per il sindaco che coraggiosamente tentò di percorrere la strada del passaggio a sud'. Antonio Finelli (Ds) ha poi rammentato dal canto so i dibattiti laceranti avvenuti in città a metà degli anni Novanta su questo tema. 'Abbiamo avuto ragione nel dire sì e in un modo ' ha spiegato - che ha permesso di realizzare l'intervento portando al contempo a termine tante opere importanti per il nostro territorio. Ribadisco che il passaggio di fronte a Villa Dallari non è soluzione soddisfacente ma imposta'. 	Il sindaco Giuliano Barbolini chiudendo il dibattito ha sottolineato infine che con l'Alta Velocità si sono fatte scelte che vengono incontro ad esigenze di sviluppo del territorio, a servizio non di una mobilità esterna alla città ma interconnessa ad essa, positiva per raggiungere un maggiore equilibrio tra la mobilità delle merci e delle persone. 'Modena così si riposiziona assieme a Reggio rispetto a Parma e Bologna ed è suggestiva la possibilità aperta dallo spostamento della linea storica. Ci acconciamo ad un uso improprio ma alla fine è importante chiudere processi con un atteggiamento dialogante. Nelle condizioni date ' ha concluso ' quella individuata è la soluzione più conveniente. E nessuno al momento dello studio di un passaggio sotterraneo era in grado di dire che la galleria sotto la città non avrebbe creato conseguenze sulla statica e le caratteristiche idrogeologiche del nostro territorio'.	In precedenza il Consiglio aveva approvato la partecipazione del Comune alla Conferenza dei Servizi (la data in questo caso non è ancora stata fissata) che approverà invece le opere di mitigazione ambientale e di inserimento paesaggistico del nuovo tracciato della linea storica Milano-Bologna tra Cittanova e San Cataldo. Progettate da Tav le opere riguardano diverse aree al ridosso della linea, che saranno espropriate da Tav e cedute al Comune già piantumate. Il progetto dopo l'approvazione della Conferenza dei Servizi alla quale parteciperanno Rfi, Tav, Cepav e Provincia diventerà Variante al Prg, indispensabile per concludere le procedure di espropriazione dei terreni. In questo caso ad esprimersi a favore della delibera sono stati Ds, Margherita e Rifondazione comunista, astenuti Fi, Udc, An.	
        
        
		
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