Pighi: 'sconcerto e preoccupazione per azioni che danneggiano l'immagine degli enti locali che affrontano da anni con competenza il tema della raccolta dei rifiuti urbani'
In relazione al sequestro delle isole ecologiche situate nel territorio del comune di Modena da parte dei NOE dei Carabinieri, provvedimento poi non convalidato dal Gip, il sindaco di Modena Giorgio Pighi ha inviato oggi una lettera al Ministro dell'Ambiente e alla Tutela del territorio Altero Matteoli. Nel testo della missiva il sindaco rileva l'inconsistenza delle motivazioni che hanno portato al sequestro delle isole ecologiche e soprattutto sottolinea l'inadeguatezza del metodo adottato in questa occasione. 'A Modena ' dichiara Pighi - il tema dei rifiuti è da tempo al centro non di azioni isolate, bensì di una politica complessiva basata sulla collaborazione tra le istituzioni interessate, sugli interventi diretti ed anche e soprattutto sul fattivo contributo dei singoli cittadini. Operazioni palesemente arbitrarie, come questa del sequestro, rischiano di introdurre elementi di sfiducia, o per lo meno di incertezza, in un quadro di riferimento che invece è da sempre impostato sulla trasparenza e la condivisione di obiettivi e strumenti'. Ecco il testo integrale della lettera del sindaco Pighi al ministro Matteoli 'A seguito delle ispezioni di cui all'oggetto ed in relazione ai sequestri preventivi delle stazioni ecologiche ubicate nella città di Modena ad opera dei NOE si intende esprimere sconcerto e preoccupazione per azioni che, sulla base di mere divergenze interpretative, portano ad un danno nell'immagine degli Enti locali che da anni affrontano seriamente e con competenza il tema della raccolta dei rifiuti urbani con particolare impegno verso la diffusione di una cultura che porti all'aumento della raccolta differenziata e del recupero dei materiali. Tali azioni, che privilegiano interventi di polizia giudiziaria anziché attivare approfondimenti legislativi per acquisire maggiori chiarezze interpretative possono indurre incertezze negli adempimenti propri della popolazione e degli Enti Locali rischiando di vanificare il costruttivo lavoro di coinvolgimento della popolazione nell'assumere una propria coscienza e responsabilità ecologica. Le cosiddette 'Isole ecologiche' avviate oltre 10 anni fa sono aree attrezzate (recintate, sorvegliate e manutenzionate) nelle quali trovano posto contenitori di diverse tipologie a disposizione dei cittadini e delle imprese che vi possono depositare i propri rifiuti urbani o assimilati agli urbani (quelli derivanti dai luoghi di abitazione, dalla 'vita' dei cittadini: imballaggi plastica, metalli, vetro, legno, rifiuti ingombranti come mobili, frigo, lavatrici o elettronici come computer, TV ma anche le batterie, i pneumatici, l'olio motore esausto tolto dall'auto direttamente dal cittadino)'. 'Il sistema delle isole/stazioni ecologiche (in comune di Modena ne sono attive 3 mentre in provincia di Modena ne sono attive una cinquantina) è nato ' continua Pighi - per poter mettere a disposizione dei suddetti soggetti, oltre che i gruppi tradizionali di contenitori per il conferimento differenziato anche ulteriori possibilità di conferire altre tipologie di rifiuti urbani e assimilati, tipologie che non possono essere lasciate alla mercé di chiunque in normali contenitori stradali o per dimensioni fisiche o per pericolosità. Le tipologie di rifiuti sopradescritte sono esempio non esaustivo dei rifiuti urbani prodotti dai semplici cittadini e di quelli speciali assimilati agli urbani tramite i regolamenti comunali. Tutti questi rifiuti sono conferibili dai cittadini e dalle imprese assimilate ai cassonetti stradali indifferenziati o a quelli stradali per la raccolta differenziata o a quelli siti nelle stazioni ecologiche sempre a servizio della raccolta differenziata: tale servizio è coperto dalla Tassa sui rifiuti applicata dai Comuni'. 'In una recente lettera interpretativa della Provincia di Modena viene esaminato lo status giuridico: dal momento che i suddetti rifiuti sono conferiti direttamente dai cittadini o dalle imprese assimilate nelle diverse tipologie di contenitori compresi quelli posti nelle stazioni ecologiche non si configurano le fattispecie di attività per le quali è prevista l'autorizzazione in base al D.Lgs.22/97: raccolta, messa in riserva, deposito preliminare ecc. Infatti la 'raccolta' è sicuramente e solo quella effettuata dagli automezzi di Meta spa o terzi convenzionati, nel momento in cui provvedono allo svuotamento dei contenitori ovunque essi siano posti'. 'Deposito preliminare e messa in riserva sono chiaramente definite nell'allegato B e nell'allegato C del D.Lgs.22/97: si tratta del deposito preliminare prima di effettuare altre operazioni di gestione rifiuti ESCLUSO IL DEPOSITO TEMPORANEO PRIMA DELLA RACCOLTA NEL LUOGO IN CUI SONO PRODOTTI e della MESSA IN RISERVA PER SOTTOPORLI AD UNA DELLE OPERAZIONI DI RECUPERO, escluso il deposito temporaneo prima della raccolta nel luogo in cui sono prodotti'. 'Ma quale è il luogo di produzione dei rifiuti urbani e assimilati agli urbani' E' sicuramente il territorio comunale largamente inteso e non certo le singole abitazioni/imprese; in caso contrario dovrebbero essere autorizzati tutti i contenitori stradali e ovviamente anche quelli posti nelle isole ecologiche. In conclusione, lo status giuridico dei contenitori posti nelle isole ecologiche è quello di deposito temporaneo e quindi da non autorizzare ai sensi del D.lgs.22/97'. In tal senso la Provincia di Modena ' conclude Pighi - si era già espressa con circolari inviate ai Comuni e all'organo di controllo (Prot.31764 del 6.11.1997). Appare pertanto necessario e opportuno che il Ministero assuma una posizione univoca su questi concetti interpretativi condivisi anche dalla Regione Emilia Romagna onde evitare il ripetersi di spiacevoli episodi che possono ingenerare nella popolazione, per la rilevanza che i mass media tendono a dare al tema di rifiuti urbani così scottante soprattutto in altre realtà italiane, elementi di sfiducia nelle istituzioni preposte a garantire la salute pubblica e la salvaguardia dell'ambiente'.
Azioni sul documento