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24/11/2005

""SECCHIA-PANARO, IL SERVIZIO DI BACINO RIMANGA A MODENA'"

Orlando risponde in Consiglio comunale al consigliere Flori (Modena a Colori)
'Non corrisponde a verità che il Comune di Modena non abbia mai promosso iniziative tese a contrastare la volontà della Regione di procedere ad una riorganizzazione che andasse nella direzione di spostare a Reggio Emilia il Servizio di Bacino dei Fiumi Secchia e Panaro, tanto che l'ex sindaco di Modena nel giugno del 2003 scrisse una lettera al Presidente della Regione Vasco Errani e all'Assessore Marioluigi Bruschini Assessore Regionale alla Difesa del Suolo e Protezione Civile proprio su questo tema'. Lo ha dichiarato nel corso del Consiglio comunale l'assessore alle Politiche Ambientali Giovanni Franco Orlando, rispondendo ad un'interrogazione di Baldo Flori (Modena a Colori) con cui il consigliere sottolineava 'la decisione della Regione ' poi temporaneamente sospesa - di trasferire a Reggio Emilia il Servizio di bacino dei fiumi Secchia e Panaro, tagliando fuori completamente Modena', decisione che ' secondo Flori ' 'non sembra aver interessato minimamente la Giunta comunale. C'è stato, è vero ' ha dichiarato Flori ' l'intervento dell'assessore provinciale all'Ambiente e di due consiglieri regionali che dicono di essere riusciti a scongiurare il trasferimento, ma c'è anche un comunicato dell'assessore regionale alla Difesa del suolo che in realtà non chiarisce niente'. Nell'interrogazione, inoltre, Flori dichiarava che la Giunta, rispetto a questa decisione, 'non ha mai promosso nessuna iniziativa tesa a contrastarla né allora né in questi giorni', interrogando quindi per conoscere 'quali iniziative la Giunta intende mettere in campo per ottenere la modifica della delibera regionale ed avere la garanzia che la Direzione del Servizio di bacino per il Secchia e il Panaro rimanga definitivamente a Modena'. Orlando ha risposto citando ampi passi della comunicazione di Barbolini, in cui si ricordava che 'l'assetto del servizio di difesa del suolo deve garantire efficienza, legame con il territorio, ottica di bacino e velocità di risposta'. Sempre nella lettera, inoltre, Barbolini scriveva di voler 'insistere sull'opportunità unitaria di bacino e dello stretto legame tra servizio e territorio, tra individuazione dei problemi e loro soluzione', elencando le funzioni dei servizi tecnici del bacino, tra cui la progettazione ed attuazione degli interventi di difesa del suolo, lo svolgimento del servizio di piena, lo svolgimento delle funzioni operative di protezione civile connesse ad eventi idraulici, idrogeologici e sismici, la gestione del pronto intervento, la gestione delle risorse idriche mediante le concessioni , delle aree demaniali e del monitoraggio dei fenomeni di dissesto e la collaborazione alla gestione della rete regionale di monitoraggio: 'Certo il consigliere Flori, in quegli anni impegnato in altra attività e non in Consiglio Comunale, non poteva o non era comunque tenuto, per quanto attento alle problematiche della realtà modenese, a conoscere questa presa di posizione ufficiale che non si è limitata a segnalare alla Regione la necessità di salvaguardare le prioritarie prerogative del territorio modenese in quest'ambito ma che ha visto prima, durante e tutt'ora una forte e motivata iniziativa delle Amministrazioni modenesi. Il Consigliere Flori stesso riconosce inoltre che rappresentanti della Provincia di Modena, in particolare l'Assessore all'Ambiente della Provincia Alberto Caldana, in accordo con il Comune di Modena ' aggiungo - e autorevoli Consiglieri Regionali si sono in queste ultime settimane adoperati per scongiurare questo trasferimento. Proprio in quella logica di sistema richiamata da Flori ci siamo mossi e intendiamo continuare a muoverci'. Intervenendo nel corso del dibattito Alberto Caldana (La Margherita) ha ricordato che 'Flori ha ragione quando dice che va data una valutazione non positiva all'idea della Regione nell'individuare un percorso che, a fronte di un percorso di risparmio nella dirigenza, porta alla diminuzione di un servizio come quello di Modena che, per le caratteristiche del territorio, deve invece essere un servizio presente. C'è stata una presa di posizione molto forte di diversi operatori e enti locali, in particolare i comuni della montagna e anche due consiglieri regionali hanno chiesto un impegno all'assessore regionale per evitare di togliere la direzione di bacino a Modena. L'insieme delle istituzioni ha quindi preso posizione, c'è un disaccordo del territorio modenese su questa decisione ed è un disaccordo che va sottolineato con forza'. Flori ha dichiarato che la risposta di Orlando è 'il tentativo di guadagnare tempo su un buco aperto da troppo tempo. C'è stato uno scollamento totale su questi temi e come spesso capita, la mano sinistra non sa quello che fa la mano destra. In un dibattito un mese e mezzo fa, in occasione di allagamenti, questo problema non è stato toccato. Il ginepraio delle competenze è uno degli aspetti fondamentali. Il problema è venuto a galla sulla base di articoli apparsi sulla stampa. Il comunicato dei due consiglieri regionali, tra l'altro, non tranquillizza affatto. Credo che anche su questo problema fosse necessario riprendere le carte in mano, non affidare il rapporto con la Regione ad una lettera di due anni fa. Non è una querelle cartacea, lo sappiamo che ci sono ampi e corposi interessi territoriali. Oggi tutti parliamo di innovazione e di confronto tra sistemi territoriali, e questa era una delle battaglie da fare continuativamente proprio su questo terreno, non a scoppio ritardato. Non capisco, tra l'altro, perché la giunta non coinvolga il Consiglio comunale e rimanga passiva, con interventi di tipo difensivo come quello di oggi'.

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