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20/07/2005

IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA IL PIANO DI ZONA 2005/2007

E'composto da atti, documenti e progetti che costituiscono i servizi della città
Il Piano sociale di zona del Comune di Modena per il triennio 2005 ' 2007 è stato approvato nel corso della seduta del consiglio di lunedì scorso al temine di una lunga discussione. A favore del Piano, presentato dall'assessore alle Politiche sociali Francesca Maletti e dall'assessore alle Politiche per l'infanzia Adriana Querzè, hanno votato i partiti che compongono la maggioranza. Voto contrario di A.N. e Lega Nord, mentre Forza Italia, Modena a Colori e Udc si sono astenuti. Di fatto il Piano, composto da atti, documenti e progetti, raccoglie le politiche di welfare (stato sociale) assunte dall'Amministrazione facendo tesoro delle esperienze realizzate in questa città. Soggetti del Piano, oltre al Comune di Modena, sono Azienda USL, Distretto 3 e Provincia di Modena, ed è aperto ad Enti, organizzazioni di volontariato e del terzo settore che ne condividono gli obiettivi, conferendo risorse proprie. All'interno della delibera si trovano sei accordi di programma per l'integrazione tra sociale e sanitario relativi agli ambiti: anziani, handicap adulto, politiche e servizi per le tossicodipendenze, integrazione e coordinamento delle funzioni sociali e sanitarie nel campo della tutela della salute mentale, cura e riabilitazione dei disturbi psichici, tutela e promozione dell'infanzia e dell'adolescenza, tutela della maternità e della paternità. 11 i programmi finalizzati: promozione diritti e opportunità per l'infanzia e l'adolescenza, azioni di coordinamento per la qualificazione scolastica, socio educativi, socio assistenziali, e socio sanitari per l'infanzia e l'adolescenza, giovani, integrazione sociale dei cittadini stranieri, contrasto della povertà e interventi a favore dell'esclusione sociale, dipendenze e utenza multiproblematica, assegno di cura anziani e disabili, centri per l'adattamento dell'ambiente domestico per anziani e disabili, contributi per la mobilità e l'autonomia nell'ambiente domestico a favore di persone con disabilità, promozione di una funzione di coordinamento per favorire l'integrazione lavorativa di persone con handicap e svantaggio sociale e provvidenze economiche agli invalidi civili. Previsti inoltre le trasformazioni aziendali del Distretto sociosanitario 3 e delle IPAB in Aziende di Servizi alla Persona, l'approvazione dei progetti del Comune, all'interno dei piani Provinciali di promozione di politiche di accoglienza e tutela dei minori e per azioni di integrazione sociale a favore di cittadini stranieri immigrati. Nel piano previsti inoltre l'approvazione del Programma Provinciale per l'integrazione scolastica di allievi in situazione di handicap in tutte le scuole, il Protocollo per le dimissioni protette dei cittadini stranieri non residente e la Carta delle reciprocità sociali. Nel suo complesso la spesa prevista per l'anno in corso del Piano di Zona della città è di quasi 91 milioni di euro di cui circa il 38 per cento per i servizi per anziani, il 21 per cento per servizi per famiglie e minori, il 16,6 per cento per le azioni di contrasto della povertà.

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