Lo ha deciso il Consiglio comunale nell'ultima seduta prima della pausa estiva.
Sarà determinato con un appalto di servizi nella forma di asta pubblica il soggetto che gestirà per conto del comune i servizi e le attività rivolte alla popolazione immigrata e nomade, il centro stranieri e l'ufficio nomadi. Lo ha deciso giovedì il Consiglio Comunale, approvando con 22 voti favorevoli e 8 contrari la delibera presentata dall'assessore alle Politiche per l'integrazione Francesca Maletti. 'L'asta sarà aggiudicata valutando l'offerta economicamente più vantaggiosa e la qualità delle prestazioni offerte', ha spiegato Francesca Maletti. 'Si tratta di servizi che riguardano due aree importanti nell'ambito degli obiettivi di integrazione sociale, riguardanti in particolare gli stranieri prevalentemente non comunitari e la popolazione nomade residente in città, nel rispetto della normativa nazionale e regionale vigente'. L'appalto riguarda la gestione di progetti e strutture di accoglienza, le attività progettuali e quelle di informazione e orientamento e prevede l'utilizzo di personale educativo e assistenziale. In particolare, si tratta della gestione dello sportello di accoglienza a cittadini stranieri in condizioni di particolare disagio ed emarginazione e di 14 appartamenti e strutture nei quali vengono inseriti, concordando un progetto a tempo determinato, stranieri con particolari difficoltà. Le attività di progettazione servono a predisporre l'accesso del Comune a canali di finanziamento regionali, nazionali e comunitari per le azioni di assistenza e integrazione sociale. L'attività di informazione e orientamento comporta la gestione dello sportello aperto al pubblico presso il Centro stranieri e il coordinamento degli sportelli informativi che hanno sottoscritto il protocollo di intesa con Questura e Prefettura. Le attività rivolte alla popolazione nomade residenti in città riguardano il monitoraggio e il sostegno alla gestione delle aree di sosta, in particolare via Baccelliera. Un secondo ambito di progetti prevede invece percorsi educativi e di formazione lavoro, occasioni di confronto con la cittadinanza e l'innovazione dei servizi in vista del superamento dell'area di sosta di via Baccelliera. L'appalto, che durerà 6 anni, prefigura l'affidamento della gestione complessiva del servizio ad un'impresa o un raggruppamento di imprese in grado di svolgere l'intera gamma dei servizi principali. In base alla legge regionale di riforma della rete integrata dei servizi sociali e di promozione dei diritti di cittadinanza, al Comune competono comunque la definizione degli obiettivi e degli indirizzi di intervento, le ammissioni, il controllo qualità, la verifica sul gradimento degli utenti e familiari, il rapporto con gli utenti per la determinazione e la riscossione della tariffa di partecipazione al costo del servizio. Il capitolato previsto dal Comune richiede che l'offerta tecnica si articoli dettagliatamente in elaborati analitici, per garantire comparabilità delle offerte e una chiara individuazione dei contenuti. L'aggiudicazione si svolgerà in una prima seduta pubblica di verifica del possesso dei requisiti, in successive sedute segrete della commissione tecnica ed infine in una seduta pubblica finale di apertura delle buste sulla offerta economica e di aggiudicazione dell'appalto. Nel dibattito precedente all'approvazione della delibera, il consigliere Mauro Manfredini (Lega Nord) e la vice presidente Olga Vecchi (Forza Italia) hanno espresso perplessità sull'opportunità di destinare risorse e servizi alla popolazione immigrata e nomade, mentre Adolfo Morandi (Forza Italia) ha chiesto all'assessore Maletti se non fosse possibile gestire i servizi internamente con personale del Comune. L'assessore ha spiegato che i tagli in pianta organica imposti dalla legge finanziaria rendono impossibile internalizzare il servizio. Il consigliere Torrini (UDC) ha motivato il proprio voto negativo con dubbi sull'effettiva possibilità di ridurre i costi attraverso una gara d'appalto. Il consigliere DS Prampolini è intervenuto ricordando i buoni risultati ottenuti in passato. Alberto Caldana (La Margherita), rispondendo alle accuse di buonismo mosse da Olga Vecchi, ha rimarcato con le parole di Don Milani che 'Nulla è più ingiusto che far parti eguali tra diseguali', affermando che adulti e giovani del campo di via Baccelliera, pur essendo cittadini modenesi, si trovano senza dubbio in condizioni di disagio e svantaggio. Dichiarazione di voto positiva anche da parte di Giancarlo Montorsi, capogruppo di Rifondazione comunista, secondo il quale i servizi alla popolazione nomade e straniera sono una scelta di civiltà nella quale il Comune di Modena è all'avanguardia.
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