Favorevole la maggioranza, voto contrario da parte dei gruppi di opposizione. Astenuta Massamba N'siala (DS)
Il Consiglio Comunale di Modena ha approvato con i voti favorevoli della maggioranza (astenuta MAssamba N'Siala, Ds) e quelli contrari dell'opposizione il progetto per la metrotramvia modenese, realizzato da Atcm in stretta collaborazione con il Comune, la Provincia e la Regione. Il progetto prevede due linee in superficie per complessivi 15 chilometri, 25 fermate, frequenza di passaggi ogni 5 minuti, 25 vetture in servizio per 15 ore al giorno, tre parcheggi scambiatori, interconnessione con il servizio urbano e extraurbano, con il sistema delle linee ferroviarie nei nodi della Stazione FS centrale e della Stazione delle ferrovie Provinciali, allargamento della zona Ztl e dell'area a sosta tariffata. Si tratta del passaggio che conclude l'iter modenese per l'inoltro di tutti gli elaborati al Ministero per l'approvazione definitiva e la predisposizione dei relativi finanziamenti stabiliti. Il progetto, se sarà realizzato, permetterà di incrementare il numero di passeggeri del trasporto pubblico dagli attuali 6 milioni annui a 13,4, con una crescita percentuale di utilizzo dall'8,8% al 19,6%. Nel corso del dibattito si sono registrati gli interventi critici di Achille Caropreso, Dante Mazzi, Adolfo Morandi e Ivo Esposito di Forza Italia, Sergio Celloni (Udc), Baldo Flori (Modena a Colori), Andrea Galli e Michele Barcaiuolo di Alleanza Nazionale, che hanno sottolineato gli aspetti considerati negativi del progetto, tra i quali la 'scarsa efficacia nel disincentivare l'utilizzo dell'auto, l'inadeguata flessibilità, l'inefficacia dell'attuale servizio filoviario, i costi troppo alti rispetto ai tempi di realizzazione' di quello che Mazzi ha definito il 'progetto futuribile della realizzazione di quanto promesso e mai realizzato', oltre che la caratteristica di essere 'scarsamente funzionale per il collegamento tra centro e periferia'. Galli, in particolare, ha scommesso pubblicamente che 'il progetto non si realizzerà', mentre Barcaiuolo ha annunciato la raccolta di firme contro la metrotramvia, seguito da Mauro Manfredini (Lega Nord) che ha definito 'un ripiego' il progetto. 'Miope', invece, la definizione del progetto data da Paolo Ballestrazzi (Modena a Colori), che ha anche aggiunto che si tratta di un 'piccolo tentativo di fare qualcosa in un vuoto assoluto'. Anche Andrea Leoni (Forza Italia) ha criticato il progetto, annunciando un voto 'fortemente contrario' anche in considerazione delle 'perplessità' sul progetto espresse dalla stessa maggioranza. Compatta la maggioranza nel sottolineare gli aspetti positivi del progetto, tra cui Alvaro Colombo (Prc) che ha evidenziato come si garantisca il 'diritto alle mobilità', seguito da Sergio Rusticali (Sdi) che ha apprezzato 'l'ampia consultazione e i contributi' da cui è scaturita la proposta. Positivi anche i commenti dei Ds Michele Andreana e Giovanna Lolli, che hanno messo in rilievo il fatto che si tratti di un 'sistema di mobilità sostenibile' che 'rappresenta un passo importante per la città'. Positivi, ma con rilievi critici sulla scelta del transito in centro storico, gli interventi dei Ds William Garagnani e Eugenia Rossi, oltre che di Rosa Maria Fino (Società Civile), mentre Mauro Tesauro (Verdi) ha auspicato che la metrotramvia risulti 'competitiva rispetto alla flessibilità dell'auto privata'. Antonio Maienza (Udeur) ha sottolineato che si tratta di un progetto all'avanguardia su scala europea, mentre Enrico Artioli (La Margherita) ha suggerito l'utilizzo di navette al posto delle vetture, per risultare meno impattanti lungo il percorso. Pareri positivi anche da parte di Giancarlo Montorsi (Prc) ' che però ha sottolineato la mancanza della Provincia nel dibattito cittadino sul tema - e Alberto Caldana (Margherita), che ha definito 'coraggiosa' la scelta della giunta rispetto al progetto di metrotramvia', auspicando 'collaborazione con i sindaci dei comuni limitrofi' per affrontare al meglio il tema del pendolarismo. L'assessore al Centro storico Stefano Bonaccini ha quindi ribadito che 'con grande fatica negli anni si è aumentata la quota di trasporto pubblico e ora, con questo progetto che garantisce la percorrenza su sede propria, si punta a fare del trasporto pubblico una scelta competitiva rispetto all'auto privata'. In conclusione il sindaco di Modena Giorgio Pighi ha dichiarato che 'solo interventi mirati e ben coordinati tra loro possono portare, alla fine, alla somma di positività che ci mette in condizione di governare il problema della mobilità. L'opera di metrotramvia, in questo senso, si inserisce nell'ambito di interventi importanti legati al tema della mobilità, che sono da considerarsi risolutivi in un quadro di sintesi complessiva'. In fase di replica l'assessore alle Mobilità Daniele Sitta, rispetto al passaggio nel Centro storico, ha sottolineato come si debba avere un 'approccio razionale, poiché la dimensione di ingombro del mezzo è inferiore a quella dei mezzi pubblici che attualmente transitano nelle strade del Centro. Affronteremo il tema dell'impatto dei mezzi con la massima attenzione. Riteniamo però che il Centro storico debba avere un livello di servizio che sia il più alto possibile'. Sitta, infine, ha ribadito la validità della scelta di non riproporre l'attraversamento del Centro storico attraverso un tunnel, che 'avrebbe fatto salire i costi complessivi di 200 milioni di euro e non avrebbe garantito alcun elemento di miglioramento rispetto all'attuale progetto tale da giustificarne la scelta' e ha ricordato che 'ora la parola passa al Governo per i finanziamenti necessari'.
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