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29/03/2006

FUMI, FILTRI CATALITICI PER IL RADDOPPIO DELL'INCENERITORE

Orlando risponde in Consiglio ad un'interrogazione di Flori (Modena a Colori)
'L'Amministrazione Comunale solleciterà l'adozione di sistemi catalitici nell'ambito del progetto, realizzazione e post-realizzazione del raddoppio dell'inceneritore, che si sono dimostrati migliori dei sistemi non-catalitici inizialmente previsti nel progetto. La decisione è stata presa a tutela della qualità dell'ambiente e della salute della città e dei suoi cittadini e residenti'. Lo ha annunciato nel corso del Consiglio comunale l'assessore alle Politiche Ambientali Giovanni Franco Orlando, rispondendo ad un'interrogazione con cui Baldo Flori (Modena a Colori) chiedeva l'impegno di 'adottare le migliori tecnologie possibili per il raddoppio dell'inceneritore', sottolineando che rispetto al progetto iniziale, che prevedeva l'utilizzo di un sistema non catalico di abbattimento delle emissioni, di recente è stata ricordata ' anche dall'assessore provinciale all'Ambiente ' l'esistenza di tecnologie migliori, cioè del sistema catalitico. Flori chiedeva quindi un pronunciamento di Orlando, anche in considerazione 'delle preoccupazioni per l'aumento dell'inquinamento che il raddoppio dell'inceneritore avrebbe provocato per tutta la città'. Prima della risposta di Orlando è intervenuto Alberto Caldana (Margherita), che ha ricordato come ' in qualità di assessore provinciale alle Politiche Ambientali ' nel corso di un incontro di presentazione del progetto in sede di Valutazione di Impatto Ambientale aveva avuto modo di riscontrare che 'il filtro catalitico è risultato la migliore delle opportunità possibili e diventerà un elemento prescrittivo per Hera e per tutti quelli che presentano progetti in questa direzione'. Orlando ha quindi ricordato che 'attualmente il progetto dell'adeguamento dell'impianto di incenerimento di Modena, con il suo raddoppio, prevede l'adozione del sistema non catalitico di trattamento degli ossidi di azoto (SNCR)', assicurando però la volontà di andare all'utilizzo del sistema catalico, anche se questo presenta una serie di difficoltà logistiche: 'il sistema catalitico, al di là di maggiori investimenti (che sono su questo tema relativi e secondari rispetto agli obiettivi di garanzie ulteriori circa l'abbattimento dei fumi e che sono comunque affrontabili da parte di Hera) necessita di spazi considerevoli. Si tratta infatti di realizzare un edificio delle stesse dimensioni di quello che contiene il sistema di trattamento dei fumi. Tali maggiori superfici, oggi non disponibili lo diventeranno, a quarta linea realizzata e funzionante - per effetto della liberazione di area derivante dallo smantellamento del camino e delle torri di lavaggio attualmente presenti'. L'assessore ha infine ricordato che 'l'Amministrazione ha già promosso e caldeggiato, di concerto con l'Assessore all'Ambiente della Provincia - che in tal senso si è già espresso anche recentemente - il costante avanzamento degli studi per l'integrazione nelle progettazioni finalizzate all'utilizzo dei sistemi catalitici su tutte e quattro le linee, ovviamente in coerenza con la risoluzione degli aspetti tecnico-logistici, urbanistici e localizzativi che tali sistemi presuppongono'. Flori ha replicato dicendo che si sarebbe aspettato 'un'iniziativa autonoma del Comune che, senza attendere la nostra interrogazione, poteva sollecitare il pronunciamento da parte della Provincia. Quando facemmo un'udienza conoscitiva con il presidente e il direttore della Sot, erano convinti che le tecnologie previste fossero le migliori possibili. L'interrogazione dimostra che la nostra preoccupazione era reale. Mi auguro quindi che le tranquillizzanti parole di Orlando accompagnino tutto l'iter dei procedimenti'.

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