Lo ha ricordato Monticelli rispondendo in Consiglio a Flori (Modena Colori) 'Il controllo della Corte dei Conti rientra tra le attività di routine'
La spesa per studi e consulenze nel 2006 è prevista in circa 390.000 euro, rispetto ai 791.000 del 2005, a causa di alcuni risparmi e soprattutto perchè nel 2005 c'è stata la spesa straordinaria degli advisor per l'unificazione di Meta in Hera. La spesa complessiva per incarichi e consulenze, di cui la voce precedente è parte integrante, ammonta a circa 1.186.000 euro rispetto ai circa 1.429.000 euro dell'anno prima e ricordo che in questa voce sono comprese spese come i tutor nelle scuole. La spesa per progettazione lavori, infine, che ha un modesto incremento, è legata al piano delle opere,anche nel 2006 di notevoli dimensioni. Credo che l'auspicio del contenimento delle spese, da lei espresso, sia condivisibile. Abbiamo operato, e continueremo a farlo, al fine di razionalizzare e migliorare l'efficienza dell'ente. Per evitare però di cadere nella propaganda non costruttiva occorre segnalare con precisione se ci sono spese non ben giustificate e meglio impiegabili. Il volume delle spese va misurato in rapporto al volume e alla qualità dei servizi e degli investimenti fatti. Credo che questo comune si collochi fra quelli più virtuosi in questo paese. Questo non ci basta,vogliamo migliorare e siamo aperti a tutti i suggerimenti,quando utili e costruttivi'. Lo ha dichiarato nel corso del Consiglio comunale l'assessore al Personale Gualtiero Monticelli, rispondendo ad un'interrogazione con cui Baldo Flori (Modena a Colori) chiedeva di 'informare adeguatamente il Consiglio comunale sulle motivazioni, sulle caratteristiche e sugli effetti del Controllo avviato dalla Sezione regionale della Corte dei Conti' e di 'chiarire le ragioni per le quali si fa lievitare la spesa, nel Preventivo 2006, per 'progettazione lavori ed affidamenti servizi', non prevedendo invece un ridimensionamento anche di questa voce, nell'ambito di un impegno per il contenimento necessario della spesa corrente'. Illustrando l'interrogazione, Flori aveva ricordato che era 'ormai ufficiale la notizia che la Corte dei Conti , Sezione Regionale del controllo per la Emilia Romagna, con decisione del gennaio scorso ha disposto il controllo sulla gestione per la attuazione della programmazione di Bilancio per l'anno 2005 del nostro Comune. Il controllo riguarda in particolare quella parte della spesa corrente relativa ad 'incarichi di studi e di consulenze affidati ad estranei della Amministrazione comunale'. L'apertura formale del procedimento di controllo è stata comunicata sia al Sindaco che al Presidente del Consiglio comunale, che non hanno avvertito però l'esigenza di informare adeguatamente né il Consiglio comunale né almeno la Conferenza dei Capigruppo, nonostante il rilievo non solo giuridico ma anche politico della indagine avviata'. Secondo Flori 'il procedimento di controllo è importante perché riguarda un segmento della spesa corrente oggetto spesso di analisi e di polemiche politiche, in quanto indicato come fonte di possibili sprechi e quindi meritevole di essere ridimensionato per diventare un elemento di possibile risparmio virtuoso all'interno del Bilancio comunale'. Il consigliere ha quindi ricordato che 'nel Bilancio preventivo 2005 le spese per incarichi di studio, consulenza e ricerca erano effettivamente aumentate a 792 mila euro rispetto ai 672 mila euro del Consuntivo 2004, tanto che sono poi state ridimensionate in 336 mila 000 euro per il Preventivo 2006., cioè portate a circa la metà per l'anno in corso. Contemporaneamente però ' ha aggiunto Flori - la voce degli altri incarichi (progettazione lavori, affidamenti servizi) che nel 2005 era prevista in 626 mila euro è aumentata, nelle previsioni 2006, a 851 mila euro, quindi in modo consistente, quasi a 'compensare' con questo tipo di incarichi il calo presentato per gli altri incarichi relativi a studi e consulenze'. L'assessore ha ricordato l'iter dei controlli da parte della Corte dei Conti, che nel caso citato da Flori 'si rivolgeranno ad una vasta area di atti dell'ente regione, delle Ausl, di 5 province, 5 comuni capoluogo di provincia, nonché di numerosi comuni di dimensione inferiore. In particolare per quanto riguarda i comuni capoluogo, che comprendono anche il comune di Modena, i controlli riguarderanno quella parte di spesa corrente relativa ad incarichi di studio e di consulenze affidati all'esterno. I compiti,come attualmente definiti dalla Corte dei Conti, sono dati dalla Legge 5/6/03 che le conferisce poteri di verifica e che prevede che si riferisca sugli esiti unicamente ai consigli degli enti interessati. Per completare il quadro normativo sull'argomento ricordo che la finanziaria 2006 riprende ed estende la norma già prevista in quella del 2005 che impone agli enti di inviare alla Corte dei Conti ogni atto di impegno di spesa superiore a 5000 euro per incarichi di studi e consulenze, corredato da un parere del Collegio dei revisori dei conti, cosa che questo ente ha puntualmente fatto. La finanziaria 2005 prevedeva inoltre che le spese per incarichi esterni (di cui le spese per studi e consulenze sono parte) non dovevano eccedere quelle del 2004 e quella del 2006 dimezzava, in una prima stesura le spese per consulenze,norma poi soppressa nella stesura finale'. Monticelli ha quindi dichiarato che in merito alla 'mancata informazione al Consiglio di un fatto che ha valore politico - così lei afferma - la decisione della Corte, come si evince da quanto ho detto, è un attività di routine, un compito d'istituto affidatogli dall'attuale normativa relativa all'attività referente e cioè di controllo successivo sulle Amministrazioni Pubbliche. Non v'è ragione di occultare nulla, nulla c'è di politico, semplicemente non è prevista nessuna informazione se non quella, obbligatoria per legge, a carico della Corte, di rendicontazione del risultato dei controlli'. Monticelli ha concluso invitando Flori 'piuttosto a riflettere sulle norme emanate da questo governo, che afferma di essere per la devoluzione delle competenze e poi nei comportamenti è massimamente dirigista. Non si razionalizza la spesa degli enti decidendo a Roma, non si stabilisce per decreto cosa è giusto tagliare. E' una strada fallimentare ' ha dichiarato Monticelli - utile solo a tagliare i servizi ai cittadini ed a aumentare le disuguaglianze. Bisognava e bisognerà scegliere in futuro la via della collaborazione tra stato ed enti locali puntando sull'autonomia e sulla capacità di autogoverno degli enti locali'. In fase di replica Flori ha dichiarato che 'mi sembrava un dovere elementare di correttezza dare conto dell'indagine, che ha riguardato solo alcuni comuni. Pur prevista, era una procedura a carattere eccezionale e che io condivido. La materia è delicata ed è stata spesso materia di polemica politica. La regione si era proposta nel 2006 di risparmiare 100 miliardi delle vecchie lire in tema di consulenze. E quindi penso che il Comune possa fare ancora molto. Mi sorprende che dopo la polemica del dirigismo, sia rimasto il taglio del 10% sulle spese della politica. Guarda caso Modena l'ha applicata per gli assessori e i consiglieri. Mi sembra specioso dire che nelle risorse di bilancio per gli incarichi ed attività esterne è ricompressa quella dei tutor per i portatori di handicap. Quanto al resto continuo a ritenere che sollevare il problema non sia un dato di polemica pretestuosa, ma rientra nell'attività di controllo che ogni consigliere deve fare sulle parti di bilancio che non ritiene sufficientemente chiare'.
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