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31/03/2006

MODENA RENDE OMAGGIO A CARLO FEDERICO TEODORO

Sabato primo aprile lo storico dell'arte scomparso nel gennaio dello scorso anno sarà ricordato al Palazzo dei Musei da Angela Vettese, Flaminio Gualdoni e Franco Vaccari
A oltre un anno dalla morte, avvenuta nel gennaio dello scorso anno, Modena rende omaggio allo storico dell'arte Carlo Federico Teodoro con un dibattito dal titolo 'Continuità dell'avanguardia'', in programma sabato primo aprile alle 17 nella Sala dell'oratorio del Palazzo dei Musei. Interverranno la direttrice della Galleria civica di Modena Angela Vettese, lo storico dell'arte Flaminio Gualdoni e l'artista Franco Vaccari (informazioni al numero 059 2033372 e nel sito www.comune.modena.it/biblioteche/poletti). L'iniziativa è organizzata dalla biblioteca civica di storia dell'arte Luigi Poletti, alla quale gli eredi di Teodoro hanno donato circa 2 mila 500 volumi e 27 faldoni dell'archivio dell'artista, autore di numerose monografie e saggi e studioso dell'arte e degli artisti modenesi. Nato a Modena nel 1945, allievo a Firenze di Roberto Salvini e Mina Gregori, Teodoro si laurea a Firenze in Storia dell'arte frequenta i corsi di perfezionamento in critica d'arte. Nel 1969 inizia a scrivere di arte antica, moderna e contemporanea e nel 1971 venne nominato direttore della Galleria civica di Modena, incarico che manterrà fino al 1981. Tra le sue rassegne più importanti 'Avanguardia e sperimentazione' (1976 1977, 1978) e 'Continuità dell'avanguardia in Italia' con le mostre dedicate a Enrico Prampolini' (1978), a Regina Bracchi (1979) e a Bice Lazzari (1980). Sotto la sua direzione, la Galleria civica realizza anche, dalla fine del 1977, 'Arte e scuola', una serie di incontri tra artisti e studenti dell'Istituto d'arte di Modena, e propone famosi 'eventi collaterali', come le rassegne cinematografiche o le performance in occasione di importanti mostre. Negli anni Novanta, Teodoro collabora con la Galleria d'arte moderna del Palazzo ducale di Pavullo, per la quale cura nel 1991 la mostra 'Lionello Venturi e l'avanguardia italiana'.

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