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30/03/2006

PIAZZE, CANALI E ISOLE ECOLOGICHE ADOTTATE DAI RAGAZZI

La scuola adotta un monumento: sabato 1 aprile inaugura la mostra dei progetti realizzati. In mattinata gli studenti presentano al sindaco le esperienze del triennio.
Per tre anni hanno visitato, riscoperto, studiato - fino a diventarne talvolta dei ciceroni - i monumenti della città, anche quelli più insoliti e meno noti. Sono i circa 600 studenti delle quattordici scuole di Modena coinvolte nel progetto 'Adotta un monumento' che ha preso il via con l'adesione al circuito di Napoli '99 su iniziativa dell'amministrazione comunale, l'aiuto dell'Associazione Amici dei Musei e dei Monumenti Modenesi, la collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio. Al progetto, finalizzato ad avvicinare gli studenti al patrimonio artistico cittadino, a scoprirne anche i monumenti minori, a ricercarne la storia e a sviluppare il senso di appartenenza, hanno partecipato bambini delle scuole d'infanzia e delle elementari, ragazzi delle medie e delle superiori. Adottare un monumento significa guardarlo con occhi diversi, conoscerlo, amarlo e farlo rivivere; gli studenti che hanno aderito al progetto si sono impegnati a scoprire con occhi nuovi quello che si vede tutti i giorni, anche l'angolo più trascurato e sconosciuto I lavori realizzati saranno illustrati sabato 1 aprile nella sala del Consiglio comunale dagli stessi ragazzi con l'aiuto di immagini e video. Alla presentazione interverranno il sindaco Giorgio Pighi, l'assessore all'Istruzione Adriana Querzè, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Andrea Landi, il presidente dell'Associazione dei Musei e dei Monumenti Gaetano Rossi, gli insegnanti e un centinaio di studenti coinvolti nel progetto. Nell'ambito della mattinata il sindaco consegnerà ai ragazzi le pergamene di riconoscimento. Contestualmente nel Corridoio dei Passi Perduti del Palazzo comunale inaugurerà la mostra di disegni, progetti e fotografie delle esperienze portate avanti dai giovani. La mostra sarà visitabile sabato 1 e domenica 2 aprile dalle 9.30 alle 19. Le scuole che espongono sono: le infanzia Marconi e Villaggio Giardino, le primarie Cittadella e S.Geminiano, le secondarie di primo grado Lanfranco e Paoli, le secondaria di secondo grado Cattaneo/Deledda, Fermi, San Carlo, Venturi, Wiligelmo, Muratori, Sigonio e Tassoni. Ogni scuola ha elaborato proposte per far rivivere piazze, chiese, parchi, canali sotterranei, archivi inesplorati e antichi disegni, per dar vita a nuovi rapporti tra monumenti e cittadini e recuperare una memoria da trasmettere a genitori e cittadinanza. Nel Corridoio dei Passi Perduti si potranno così vedere le isole ecologiche reinventate dalla scuola dell'infanzia Marconi (sezioni 3-4-5 anni) e che il Comune ha in parte realizzato sulla base delle proposte dei bambini. Si potrà, inoltre, visionare il cd rom realizzato dalla scuola primaria San Geminiano sulla storia del santo e sul tempio della fonte a lui dedicato a Cognento; conoscere più da vicino i segreti del cimitero di San Cataldo anche attraverso 'Il libro emiliano dei morti', filmato realizzato dall'Istituto d'arte Venturi. E poi ancora la storia dei monumenti e delle chiese costruite a Modena negli ultimi cinquant'anni del secolo scorso attraverso le ricerche svolte dagli studenti del Liceo Muratori e un volume pubblicato dal Liceo San Carlo sulla chiesa di San Domenico. I bambini della scuola d'infanzia Villaggio Giardino presentano il loro progetto di adozione della Piazza Guido Rossa; gli studenti delle Medie Lanfranco hanno proposto alcune modifiche di miglioramento del Parco Amendola Sud, in parte già recepite, e quelli dell'Istituto Fermi portano uno studio sugli effetti dell'inquinamento e del clima sui monumenti. Le statue di Borso d'Este e del Tassoni sono state prese in carico rispettivamente dalle medie Paoli e dal Liceo Scientifico Tassoni. Il Liceo Sigonio si è applicato sulla Cappella del Convento del Corpus Domini; gli studenti dell'Istituto professionale Cattaneo-Deledda hanno riscoperto i disegni di Giuseppe Fantaguzzi conservati alla biblioteca Poletti. Sulla storia e sul recupero del Compianto di cristo Morto di Guido Mazzoni si sono concentrati i ragazzi dell'indirizzo linguistico del Muratori l liceo L'amministrazione comunale attraverso Memo, l'Associazione Amici dei Musei e la Fondazione Cassa di Risparmio hanno inoltre curato una pubblicazione che raccoglie e presenta tutte le esperienze di 'La scuola adotta un monumento' realizzate dalle scuole modenesi negli ultimi tre anni. 'Bisogna che i monumenti cantino - scriveva Paul Valery - E necessario che essi generino un vocabolario, creino una relazione, contribuiscano a creare una società civile. La memoria storica, infatti, non è un fondo immobile in grado di comunicare comunque, bisogna sapere come farla riaffiorare, va continuamente rinarrata. Anche perché, se il patrimonio storico, culturale, non entra in relazione con la gente, declinando linguaggi diversi e parlando a tutti, rischia di morire, incapace di trasmettere senso e identità a una comunità'. Il pensiero del poeta francese ben incarna le motivazioni e lo spirito dell'intero progetto.

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