Orlando risponde in Consiglio ad un'interrogazione di Flori (Modena a Colori)
'I cittadini che intendono visionare i progetti di nuovi impianti di telefonia mobile ed esprimere il proprio parere hanno almeno tre possibilità. La prima è quella di visionare la documentazione che il gestore deve depositare per 45 giorni presso l'Albo Pretorio. In questo caso è sufficiente presentare le proprie osservazioni in carta semplice. La seconda, favorita da una recente delibera, prevede che i cittadini possano prendere visione della medesima documentazione anche presso le Circoscrizioni. Ulteriore strumento di conoscenza, inoltre, è il sito internet del Comune di Modena. La fase di pubblicazione dei progetti da parte del gestore, quindi, non rappresenta una fase conclusiva dell'iter istruttorio né ha valenza meramente informativa di una situazione già definita. Anzi tale fase è prevista proprio per garantire a tutti i cittadini interessati la possibilità di formulare osservazioni, obiezioni e considerazioni, che vengono valutate e controdedotte nella fase finale dell'istruttoria, per il rilascio o il diniego dell'autorizzazione'. Lo ha dichiarato nel corso del Consiglio comunale l'assessore alle Politiche Ambientali Giovanni Franco Orlando, rispondendo ad un'interrogazione con cui Baldo Flori (Modena a Colori) chiedeva se esistesse per i cittadini la possibilità di opporsi all'installazione di impianti per la telefonia mobile avvalendosi delle procedure del bilancio partecipativo. Nel dettaglio, Flori ricordava che nel nuovo regolamento degli impianti di telefonia mobile 'l'Assessore competente ha presentato come novità l'impegno ad una maggiore diffusione dell'informazione ai cittadini sul deposito di nuovi progetti, con il coinvolgimento più ampio delle Circoscrizioni. Se la procedura del bilancio partecipativo non ha limitazioni di materie o di campi decisionali, sottratti a priori all'esame dei cittadini ed al loro giudizio, perché invece la materia della installazione degli impianti, così significativa per la tutela della salute, dovrebbe limitarsi ad una semplice 'informazione' ai cittadini, magari fornita 'dopo' che la Amministrazione ha già assunto la decisione'' Flori, inoltre, chiedeva anche che l'assessore si impegnasse a comunicare periodicamente gli esiti dei controlli periodici effettuati dall'Arpa. Orlando ha assicurato che 'sia in sede di bilancio partecipativo che di altre iniziative poste in essere dall'Amministrazione d'accordo con le Circoscrizioni possono essere discussi tutti i temi relativi alle singole installazioni', ricordando però che 'il procedimento di richiesta di nuovi impianti deve essere completato entro e non oltre 90 giorni dalla presentazione della richiesta di autorizzazione da parte del gestore, trascorsi i quali la domanda di autorizzazione si intende automaticamente accolta', a cui segue quindi il rilascio o il diniego dell'autorizzazione. L'assessore, inoltre, ha dichiarato che la conclusione dell'istruttoria viene pubblicizzata sia attraverso comunicati stampa che attraverso la rete delle Circoscrizioni, aggiungendo che il monitoraggio dei livelli di campo elettromagnetico condotte da ARPA, con il supporto del Comune, è sempre disponibile in tempo reale sul sito di Arpa www.arpa.emr.it: 'A conclusione della campagna di misure ' ha ricordato Orlando - Arpa trasmette al Settore Ambiente una relazione, che l'Unità Specialistica Impatto Ambientale trasmette unicamente ai soggetti che risultano residenti nel luogo in cui sono state effettuate le misure'. Orlando, infine, ha accolto la richiesta di una comunicazione periodica in Consiglio comunale, o nell'apposita commissione, degli esiti dei monitoraggi condotti da Arpa. In fase di replica Flori ha sottolineato di 'non credere che il nuovo regolamento possa costituire un elemento tranquillizzante verso le preoccupazioni espresse anche in passato dai comitati dei cittadini. Sappiamo che è una materia ancora scientificamente sub judice, per cui consideriamo legittime le preoccupazioni dei cittadini. Lo strumento per toglierle, secondo noi, è di allargare il più possibile gli spazi della partecipazione. La possibilità di accedere agli atti molte volte non è ciò che serve a tranquillizzare i cittadini e, proprio per questo, ritenevamo che fosse opportuno utilizzare anche gli strumenti del bilancio partecipativo, altrimenti abbiamo la conferma dei dubbi avuti anche per altre questioni, come la questione del raddoppio dell'inceneritore, sulla reale efficacia dello strumento della partecipazione'.
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