La risposta di Antonino Marino all'interrogazione del consigliere Tesauro (Verdi)
Un nuovo progetto architettonico della Piazza Sant'Agostino, l'integrazione e la valorizzazione del patrimonio culturale e museale della Galleria Estense, della Biblioteca Estense e dei Musei Civici ed il trasferimento di uffici comunali, a partire dall'assessorato alla Cultura. Sono queste le 'tre scommesse su piazza Sant'Agostino che la giunta vuole portare avanti e che in particolare il Sindaco, l'assessore all'Urbanistica, l'assessore alla Cultura ed il sottoscritto hanno in questi mesi auspicato augurandosi che non ci siano opinioni preconcette da parte di nessuno. In questi mesi ho assistito all'esercizio di alcuni a fare la classifica tra quali di queste tre direttive avesse titolarità e preminenza. Pur trovando questo esercizio collegato alle diverse sensibilità ed attenzioni che ognuno può manifestare, ribadisco che per noi amministratori gli oltre 20.000 mq da ricollocare attraverso il coinvolgimento degli enti proprietari e della città ci obbliga a considerare tutte e tre le direttive con pari dignità, nessuna esclusa'. Lo ha dichiarato nel corso del Consiglio comunale l'assessore al Patrimonio Antonino Marino rispondendo ad un'interrogazione con cui Mauro Tesauro (Verdi) chiedeva notizie sull'espansione degli Istituti museali di Modena. In particolare, Tesauro prendeva atto 'dello stato di ristrettezze fisiche in cui sono confinati pressoché da sempre gli Istituti museali della nostra città ospitati nel Palazzo dei Musei di piazza Sant'Agostino, situazione che ne compromette anche l'offerta museale', chiedendo quindi ' anche alla luce del trasloco dell'ospedale Estense - 'di conoscere come si voglia rispondere all'esigenza di ulteriori spazi museali, ormai improcrastinabile'. Marino ha ribadito l'intenzione di considerare i due palazzi e la piazza che li ospita come tre elementi di un intero 'comparto Sant'Agostino-Estense', ricordando al contempo che palazzo Sant'Agostino è di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e che l'Estense è invece al 50% dell'Amministrazione e Ausl: 'Molte delle funzioni inserite all'Estense ' ha aggiunto Marino - afferiscono al Ministero dei Beni culturali, che gode dei privilegi dovuti ad un accordo di fine '800 che portò ad un comodato gratuito perpetuo, sottoscritto allora dai nostri antenati amministratori per mantenere nella nostra città opere di pregio e valore. Si tratta ora, per noi, di un accordo che necessita una revisione dei termini e non più riproponibile sotto l'attuale forma del comodato gratuito. Purtroppo nonostante diversi scambi di missive, in particolare con l'ultimo governo, non è stato possibile ridisciplinare in maniera più consona questo tipo di rapporto, anche se è nostra intenzione continuare ad agire nei confronti del ministero'. In questo quadro la volontà della Giunta è di 'cogliere questa opportunità che ci viene presentata coinvolgendo le proprietà e gli enti pubblici, ma anche i soggetti privati interessati. E' in questo solco ' ha sottolineato - che vediamo con interesse positivo il progetto preliminare di riordino della Piazza presentato la settimana scorsa dall'architetto Canali su commissione di Confindustria. Si presenta quindi un'occasione per aprire una riflessione sull'utilizzo di circa 20 mila mq di spazi in un contesto urbano dall'evidente vocazione culturale per la presenza, oltre che dei due contenitori in questione, anche dell'Università, del Foro Boario, della nuova sede della Fondazione Biagi. Qualunque sia la soluzione, la Giunta si impegna fin da oggi a dichiarare che saranno ben maggiori degli attuali gli spazi adibiti a servizi culturali per la nostra città'. Marino si è detto consapevole della necessità di maggiori spazi per i musei, ed 'è per questo che con la Fondazione proprietaria di circa 10.000 mq di spazi dei 20.000 e con la Soprintendenza si sono avviati percorsi formali per verificare l'ipotesi di trasferimento di alcuni spazi museali o in alternativa bibliotecari collocati oggi all'interno del palazzo dei musei'. Marino ha anche colto l'occasione per ribadire un punto fermo, quello della necessità di trasferire nel comparto parte degli uffici comunali, con un risparmio in termini di affitti e con una ricaduta sul fronte delle entrate che potrebbero essere destinate a nuovi servizi: 'Nell'ambito di questa discussione ' ha spiegato Marino ' si deve considerare anche l'opportunità di trasferire all'interno dell'Estense una parte dei nostri uffici comunali di grande fruibilità, che collocherebbero nell'intero comparto anche l'intera offerta culturale a partire dall'assessorato di riferimento. Questo possibile trasferimento, oltre a valorizzare una parte importante del centro storico, servita in futuro anche dal parcheggio interrato del Novi Sad ' ha aggiunto - produrrebbe effetti benefici alla casse comunali, facendoci risparmiare oltre 1 milione di euro all'anno di fitti passivi che paghiamo per l'attuale collocazione dei nostri uffici di Via Galaverna e di Via Santi. Saremmo degli irresponsabili ' ha sottolineato - se non considerassimo anche questa opportunità che consegnerebbe ad altri servizi oltre 1 milione di euro'. In fase di replica Tesauro ha detto di 'prendere atto della complessità della situazione. Rimaniamo in attesa di questa situazione, estremamente evolutiva'.
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