I pareri dei consiglieri sulla delibera di approvazione della nuova forma di gestione
Il dibattito in Consiglio comunale sull’approvazione del regolamento e della convenzione per la gestione del mercato coperto di via Albinelli è stato aperto da un intervento di Dante Mazzi (Forza Italia), che ha proposto di allargare la partecipazione al Comitato Tecnico anche ad un rappresentante non aderente al Consorzio, sollecitando inoltre un report annuale dello stesso Comitato al Consiglio comunale: “Bisogna trovare il modo – ha spiegato Mazzi – che anche chi è in minoranza partecipi alla riqualificazione, che possa esprimere opinioni in maniera costruttiva, perché - come auspichiamo - un mercato che funziona bene vada a vantaggio di tutta la città”. Enrico Artioli (Margherita) ha invece sottolineato che “la convenzione ha il merito di responsabilizzare gli operatori per valorizzare la struttura e apre la strada a possibili valorizzazioni limitrofe. Condivido che ci sia un resoconto periodico del Comitato tecnico in commissione, però ho dei dubbi sulla ricevibilità della proposta di Mazzi di individuare un rappresentante di persone non organizzate”. Achille Caropreso (Indipendente) ha quindi evidenziato che “il centro storico di giovedì è desolante, perciò mi farebbe piacere vedere cadere il tabù della chiusura del giovedì pomeriggio del mercato di via Albinelli”. Fausto Cigni (Ds) ha colto il valore della valorizzazione del mercato e dell’intera area, concordando con Artioli sulla possibilità di accettare la proposta di Mazzi di individuare report annuali sulla gestione del mercato, respingendo invece l’ipotesi della presenza nel Comitato tecnico di un rappresentante non aderente al Consorzio.
Sergio Celloni (Udc) si è invece detto d’accordo su entrambe le proposte di Mazzi, sottolineando l’importanza del marketing di zona e rilevando che “per il futuro bisogna lavorare di più. Ho parlato con gli operatori – ha spiegato – e tutti soffrono. Bisogna lavorare, altrimenti i banchi – come nel caso di piazza XX settembre - se li prendono tutti i cinesi. Mi unisco anche alla richiesta di garantire altri giorni di apertura per dare servizio alla collettività”.
E’ stata poi la volta di Baldo Flori (Modena a Colori), che ha criticato “l’eccessivo trionfalismo di chi pensa che i due strumenti risolvano una volta per tutte i problemi”. Flori ha sottolineato che andrà affrontato il tema del rapporto tra chi ha aderito al Consorzio e chi ha scelto di rimanerne fuori, evidenziando che il Comune non può in questo caso avere un ruolo di mediazione: “Compito del Comune – ha concluso – è di far crescere autonomamente il Consorzio con le proprie forze, dando fiducia e valorizzando l’imprenditorialità del consorzio”. Per Giovanna Lolli (Ds) “il progetto è in linea con la ridescrizione della qualità di vita del centro storico. Il mercato costituisce un punto di riferimento come centro commerciale naturale, ma ha anche grandi potenzialità rispetto alla vita e alla qualità delle relazioni”.
Appoggio alla delibera anche da parte di Mauro Manfredini (Lega Nord), che ha appoggiato entrambe le richieste di Mazzi, rilevando che il Consorzio garantisce molti vantaggi tra i quali “il fatto di essere un unico interlocutore, la possibilità di acquisti di gruppo e la contrattazione per i servizi Hera. Auspico – ha detto rivolto all’assessore alle Politiche Economiche Stefano Prampolini - che lei mantenga la parola per la valorizzazione di via Albinelli”.
Giudizio positivo al documento anche da parte di Michele Andreana (Ds), che ha respinto la proposta di Mazzi sulla rappresentanza nel Comitato Tecnico di chi non ha aderito al Consiglio, proponendo poi un emendamento – successivamente accolto – di prevedere un’audizione dello stesso Comitato non in Consiglio comunale, come proposto dal consigliere di Forza Italia, ma in sede di Commissione. Sulla stessa linea si è posto Antonio Maienza (Udeur), che ha rilevato l’importanza del documento sia per gli operatori che per l’intera città.
Dante Mazzi (Forza Italia), dopo la proposta di emendamento da parte di Andreana, ha dichiarato che avrebbe preferito l’approvazione di entrambe le proposte, sottolineando poi che “la convenzione è un punto di partenza, perché ci sono ancora tante cose da fare, partendo dalla riqualificazione del centro storico. Su questo tema si intrecciano le criticità della mobilità, del trasporto pubblico, dei tempi e orari della città. Avere un mercato che funziona, ma senza i tempi opportuni, con una mobilità che limita accesso e con un trasporto pubblico non adeguato fa pensare che è giusto creare il contenitore, ma se non si riesce ad accedervi rimarrà solo un bel contenitore per chi abita nelle zone limitrofe, quando invece dovrebbe diventare punto di riferimento di tutta la città”.
In fase di replica, l’assessore Prampolini ha sottolineato il proprio impegno a discutere con il Consorzio sull’eventualità di ulteriori aperture pomeridiane, anche perché “è un’esigenza di tutti i cittadini avere un mercato aperto il pomeriggio. Potranno anche nascere nuovi servizi, il percorso è avviato. Ora si tratta di dare fiducia e valorizzare l’esperienza, con l’auspicio che il Consorzio cresca anche numericamente. Ricordo anche che sono previste riunioni aperte anche ai non consorziati, proprio per sentire le minoranze. Il nostro, perciò, è un atteggiamento inclusivo ed è lì che si giocheranno le sorti del mercato”.
Sergio Celloni (Udc) si è invece detto d’accordo su entrambe le proposte di Mazzi, sottolineando l’importanza del marketing di zona e rilevando che “per il futuro bisogna lavorare di più. Ho parlato con gli operatori – ha spiegato – e tutti soffrono. Bisogna lavorare, altrimenti i banchi – come nel caso di piazza XX settembre - se li prendono tutti i cinesi. Mi unisco anche alla richiesta di garantire altri giorni di apertura per dare servizio alla collettività”.
E’ stata poi la volta di Baldo Flori (Modena a Colori), che ha criticato “l’eccessivo trionfalismo di chi pensa che i due strumenti risolvano una volta per tutte i problemi”. Flori ha sottolineato che andrà affrontato il tema del rapporto tra chi ha aderito al Consorzio e chi ha scelto di rimanerne fuori, evidenziando che il Comune non può in questo caso avere un ruolo di mediazione: “Compito del Comune – ha concluso – è di far crescere autonomamente il Consorzio con le proprie forze, dando fiducia e valorizzando l’imprenditorialità del consorzio”. Per Giovanna Lolli (Ds) “il progetto è in linea con la ridescrizione della qualità di vita del centro storico. Il mercato costituisce un punto di riferimento come centro commerciale naturale, ma ha anche grandi potenzialità rispetto alla vita e alla qualità delle relazioni”.
Appoggio alla delibera anche da parte di Mauro Manfredini (Lega Nord), che ha appoggiato entrambe le richieste di Mazzi, rilevando che il Consorzio garantisce molti vantaggi tra i quali “il fatto di essere un unico interlocutore, la possibilità di acquisti di gruppo e la contrattazione per i servizi Hera. Auspico – ha detto rivolto all’assessore alle Politiche Economiche Stefano Prampolini - che lei mantenga la parola per la valorizzazione di via Albinelli”.
Giudizio positivo al documento anche da parte di Michele Andreana (Ds), che ha respinto la proposta di Mazzi sulla rappresentanza nel Comitato Tecnico di chi non ha aderito al Consiglio, proponendo poi un emendamento – successivamente accolto – di prevedere un’audizione dello stesso Comitato non in Consiglio comunale, come proposto dal consigliere di Forza Italia, ma in sede di Commissione. Sulla stessa linea si è posto Antonio Maienza (Udeur), che ha rilevato l’importanza del documento sia per gli operatori che per l’intera città.
Dante Mazzi (Forza Italia), dopo la proposta di emendamento da parte di Andreana, ha dichiarato che avrebbe preferito l’approvazione di entrambe le proposte, sottolineando poi che “la convenzione è un punto di partenza, perché ci sono ancora tante cose da fare, partendo dalla riqualificazione del centro storico. Su questo tema si intrecciano le criticità della mobilità, del trasporto pubblico, dei tempi e orari della città. Avere un mercato che funziona, ma senza i tempi opportuni, con una mobilità che limita accesso e con un trasporto pubblico non adeguato fa pensare che è giusto creare il contenitore, ma se non si riesce ad accedervi rimarrà solo un bel contenitore per chi abita nelle zone limitrofe, quando invece dovrebbe diventare punto di riferimento di tutta la città”.
In fase di replica, l’assessore Prampolini ha sottolineato il proprio impegno a discutere con il Consorzio sull’eventualità di ulteriori aperture pomeridiane, anche perché “è un’esigenza di tutti i cittadini avere un mercato aperto il pomeriggio. Potranno anche nascere nuovi servizi, il percorso è avviato. Ora si tratta di dare fiducia e valorizzare l’esperienza, con l’auspicio che il Consorzio cresca anche numericamente. Ricordo anche che sono previste riunioni aperte anche ai non consorziati, proprio per sentire le minoranze. Il nostro, perciò, è un atteggiamento inclusivo ed è lì che si giocheranno le sorti del mercato”.
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