Monticelli risponde in Consiglio ad un'interrogazione di Flori (Modena a Colori)
                
            
            
        
                             
                             
            “Sirio è già in funzione in diverse città e, per quanto riguarda l’applicazione a Modena, abbiamo previsto un lungo periodo di sperimentazione nel momento in cui verrà installato”. Lo ha ricordato nel corso del Consiglio comunale l’assessore alla Polizia Municipale Gualtiero Monticelli, rispondendo ad un’interrogazione con cui Baldo Flori (Modena a Colori) citava il caso dell’annullamento, da parte del Giudice di Pace, di una multa comminata ad un automobilista. L’annullamento si basava sulla constatazione delle “modalità sbagliate nella applicazione della disciplina del Fotored”. Il consigliere di Modena a Colori ha rinunciato all’illustrazione in aula dell’interrogazione e alla replica finale, motivando la scelta come “risposta all’atteggiamento dell’amministrazione per cui nei siti internet del Comune viene dato spazio solo alle risposte dell’amministrazione. E’ sbagliato, è il tentativo di riprodurre solo la voce del padrone. D’altra parte da questa mia rinuncia a spiegare e rinunciare alla replica, l’amministrazione non ne potrà avere che vantaggio, illustrando il pensiero unico di cui si sente portatrice”. 
Nel documento che Flori ha rinunciato a illustrare per i motivi appena citati, lo stesso consigliere chiedeva “come farà la Giunta di Modena ad applicare Sirio, se non riesce ancora a garantire una corretta applicazione ai modenesi della disciplina del Fotored? Secondo quanto contenuto nel testo dell’interrogazione, per Flori “il caso riemerso merita attenzione e rilevo perché dimostra che non erano affatto infondate le preoccupazioni di chi, come Modena a colori, ha sempre criticato non le finalità di sicurezza perseguite con l’introduzione del Fotored, ma le modalità di applicazione di un meccanismo che risultò fin dall’inizio troppo rigido e penalizzante per i modenesi, con l’obiettivo neanche celato di fare cassa, cioè di realizzare consistenti entrate aggiuntive per le casse del Comune. Se il Comune non riesce ancora a dare certezza ed a garantire equità nella applicazione del Fotored a distanza di qualche anno dalla sua introduzione e nonostante l’aspra polemica che ne ha accompagnato fin dall’inizio la sua gestione concreta – proseguito il consigliere nel documento - come farà ad applicare correttamente Sirio, la cui introduzione a Bologna ha già prodotto migliaia di ricorsi”? Secondo quanto dichiarato da Flori nell’interrogazione, “se tanto mi dà tanto, cosa succederà per Modena, alla luce della esperienza certo non positiva già fatta col Fotored e dei limiti ed errori gestionali già emersi con evidenza? Anche per Sirio il Comune si limiterà maldestramente ad interpellare in via preventiva i Giudici di pace oppure cercherà fin dall’inizio di puntare su modalità di applicazione rispettose dei diritti dei Cittadini , facendo tesoro anche della esperienza di altre Amministrazioni”?
Monticelli ha assicurato Flori riguardo al periodo di sperimentazione che riguarderà Sirio, entrando poi nel merito della multa annullata, spiegando che “la sentenza recepisce le argomentazioni dell’automobilista che affermava che era troppo ridotto il tempo di permanenza del segnale luminoso giallo per consentire l’arresto, ciò a causa del limite di velocità che in quel tratto di strada è superiore ai 50 km/ora. E’ una sentenza di cui prendiamo atto e che rispettiamo come sempre – ha sottolineato Monticelli – Ricordo comunque che la stragrande maggioranza delle sentenze ci danno ragione, a dimostrazione del fatto che operiamo normalmente rispettando le regole e i diritti dei cittadini. Nel caso specifico non condividiamo il parere tecnico del perito di parte e ci impegneremo, se una causa simile dovesse riproporsi, a confutarlo nel merito con ulteriori osservazioni oltre a quelle già avanzate. Qualora tuttavia dovesse consolidarsi questo orientamento, ne trarremo le conseguenze del caso”.
L’assessore ha anche spiegato che “l’argomentazione a difesa del sanzionato si basava sul fatto che i limiti di velocità in quell’incrocio sono superiori a quelli previsti nella cerchia cittadina. Ricordo che il Codice della Strada prevede che, ove sia possibile in sicurezza, ci si arresti quando la luce semaforica è gialla. Poiché la luce gialla rimane accesa 4 secondi e il rilevatore di infrazioni si attiva dopo un secondo che la luce diventa rossa, il conducente di un veicolo ha tutto il tempo e lo spazio per arrestarsi o sgomberare l’incrocio, anche a velocità superiori. A titolo di esempio ricordo che alla velocità di 100 Km/ora, in 5 secondi si percorrono circa 140 metri e lo spazio di frenata, comprensivo del tempo medio di reazione, è mediamente di 71 metri. In realtà, molti conducenti, alla vista del giallo, calcolano mentalmente il tempo di sgombero dell’incrocio e, se concludono che riescono a farlo prima dell’accensione del rosso, non si arrestano ma proseguono”
Secondo l’assessore questo “è un comportamento sbagliato, vietato dal Codice e pericoloso perché alle volte si sbagliano i calcoli superando l’incrocio con la luce semaforica rossa e creando quindi una situazione di pericolo. La finalità ultima dello strumento di rilevazione automatica è, in realtà, quella di determinare una modifica strutturale di questo comportamento e stiamo ottenendo significativi risultati in questo senso. Aggiungo inoltre che è ormai indiscutibile l’assoluta regolarità dello stesso, validato da norma di legge, ricompreso in direttive ministeriali e ribadito anche in recenti sentenze della Corte di Cassazione”.
Infine, Monticelli, ha giudicato “poco pertinente con questa sentenza” la disquisizione di Flori su Sirio. “Conoscendola, poiché il testo della sua interrogazione si può prestare a diverse interpretazioni – ha concluso - dò comunque per scontata la sua stima nei confronti del nostro personale. In ogni caso, per quanto ci riguarda, siamo convinti che abbiamo al nostro interno le professionalità in grado di attivare, nel migliore dei modi e con gli eventuali contributi specialistici esterni,anche questo strumento, la cui gestione sarà sicuramente complessa, ma - spero convenga - è assolutamente utile e necessario”.
        
        
		
        Nel documento che Flori ha rinunciato a illustrare per i motivi appena citati, lo stesso consigliere chiedeva “come farà la Giunta di Modena ad applicare Sirio, se non riesce ancora a garantire una corretta applicazione ai modenesi della disciplina del Fotored? Secondo quanto contenuto nel testo dell’interrogazione, per Flori “il caso riemerso merita attenzione e rilevo perché dimostra che non erano affatto infondate le preoccupazioni di chi, come Modena a colori, ha sempre criticato non le finalità di sicurezza perseguite con l’introduzione del Fotored, ma le modalità di applicazione di un meccanismo che risultò fin dall’inizio troppo rigido e penalizzante per i modenesi, con l’obiettivo neanche celato di fare cassa, cioè di realizzare consistenti entrate aggiuntive per le casse del Comune. Se il Comune non riesce ancora a dare certezza ed a garantire equità nella applicazione del Fotored a distanza di qualche anno dalla sua introduzione e nonostante l’aspra polemica che ne ha accompagnato fin dall’inizio la sua gestione concreta – proseguito il consigliere nel documento - come farà ad applicare correttamente Sirio, la cui introduzione a Bologna ha già prodotto migliaia di ricorsi”? Secondo quanto dichiarato da Flori nell’interrogazione, “se tanto mi dà tanto, cosa succederà per Modena, alla luce della esperienza certo non positiva già fatta col Fotored e dei limiti ed errori gestionali già emersi con evidenza? Anche per Sirio il Comune si limiterà maldestramente ad interpellare in via preventiva i Giudici di pace oppure cercherà fin dall’inizio di puntare su modalità di applicazione rispettose dei diritti dei Cittadini , facendo tesoro anche della esperienza di altre Amministrazioni”?
Monticelli ha assicurato Flori riguardo al periodo di sperimentazione che riguarderà Sirio, entrando poi nel merito della multa annullata, spiegando che “la sentenza recepisce le argomentazioni dell’automobilista che affermava che era troppo ridotto il tempo di permanenza del segnale luminoso giallo per consentire l’arresto, ciò a causa del limite di velocità che in quel tratto di strada è superiore ai 50 km/ora. E’ una sentenza di cui prendiamo atto e che rispettiamo come sempre – ha sottolineato Monticelli – Ricordo comunque che la stragrande maggioranza delle sentenze ci danno ragione, a dimostrazione del fatto che operiamo normalmente rispettando le regole e i diritti dei cittadini. Nel caso specifico non condividiamo il parere tecnico del perito di parte e ci impegneremo, se una causa simile dovesse riproporsi, a confutarlo nel merito con ulteriori osservazioni oltre a quelle già avanzate. Qualora tuttavia dovesse consolidarsi questo orientamento, ne trarremo le conseguenze del caso”.
L’assessore ha anche spiegato che “l’argomentazione a difesa del sanzionato si basava sul fatto che i limiti di velocità in quell’incrocio sono superiori a quelli previsti nella cerchia cittadina. Ricordo che il Codice della Strada prevede che, ove sia possibile in sicurezza, ci si arresti quando la luce semaforica è gialla. Poiché la luce gialla rimane accesa 4 secondi e il rilevatore di infrazioni si attiva dopo un secondo che la luce diventa rossa, il conducente di un veicolo ha tutto il tempo e lo spazio per arrestarsi o sgomberare l’incrocio, anche a velocità superiori. A titolo di esempio ricordo che alla velocità di 100 Km/ora, in 5 secondi si percorrono circa 140 metri e lo spazio di frenata, comprensivo del tempo medio di reazione, è mediamente di 71 metri. In realtà, molti conducenti, alla vista del giallo, calcolano mentalmente il tempo di sgombero dell’incrocio e, se concludono che riescono a farlo prima dell’accensione del rosso, non si arrestano ma proseguono”
Secondo l’assessore questo “è un comportamento sbagliato, vietato dal Codice e pericoloso perché alle volte si sbagliano i calcoli superando l’incrocio con la luce semaforica rossa e creando quindi una situazione di pericolo. La finalità ultima dello strumento di rilevazione automatica è, in realtà, quella di determinare una modifica strutturale di questo comportamento e stiamo ottenendo significativi risultati in questo senso. Aggiungo inoltre che è ormai indiscutibile l’assoluta regolarità dello stesso, validato da norma di legge, ricompreso in direttive ministeriali e ribadito anche in recenti sentenze della Corte di Cassazione”.
Infine, Monticelli, ha giudicato “poco pertinente con questa sentenza” la disquisizione di Flori su Sirio. “Conoscendola, poiché il testo della sua interrogazione si può prestare a diverse interpretazioni – ha concluso - dò comunque per scontata la sua stima nei confronti del nostro personale. In ogni caso, per quanto ci riguarda, siamo convinti che abbiamo al nostro interno le professionalità in grado di attivare, nel migliore dei modi e con gli eventuali contributi specialistici esterni,anche questo strumento, la cui gestione sarà sicuramente complessa, ma - spero convenga - è assolutamente utile e necessario”.
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