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18/10/2007

APERTURA SALA SCOMMESSE, IL COMUNE SI IMPEGNA A VIGILARE

La risposta dell'assessore Prampolini all'interpellanza del consigliere Rusticali (Sdi)

“L’autorizzazione per l’apertura di una sala scommesse è competenza dello Stato, ma in ogni caso il Comune di Modena ha intenzione di vigilare per evitare che queste attività possano disturbare una zona residenziale”. Così l’assessore alle Politiche economiche Stefano Prampolini ha risposto in Consiglio comunale all’interpellanza di Sergio Rusticali (Sdi). “Sono stato contattato da numerosi cittadini della zona di via Coppi, che hanno manifestato forte preoccupazione per la prossima apertura di una sala scommesse ippica”, ha detto Rusticali. “I cittadini hanno raccolto, ad oggi, 500 firme e sono preoccupati per eventuali problemi di sicurezza e convivenza sociale dovuti alla clientela della sala scommesse. Cosa intende fare la Giunta?”.
L’assessore Prampolini ha precisato che anche il Comune di Modena ha ricevuto, per conoscenza, la petizione inviata dai cittadini a Questura e Prefettura: “l’immobile scelto per la sala scommesse è a destinazione commerciale e l’apertura è consentita dalla legge”, ha proseguito l’assessore: “tuttavia, consapevoli del disagio che l’attività potrebbe arrecare ai residenti, abbiamo rivolto un’istanza documentata al Questore con motivato parere negativo. Al momento, non esistono motivi di irregolarità né di illegittimità, e l’apertura non è ancora stata autorizzata dal Questore.
L’impegno del Comune è di monitorare la situazione: soprattutto il parcheggio, gli assembramenti di persone, il rumore e la pulizia della strada”.
Nel dibattito è intervenuto Enrico Artioli (Margherita – L’Ulivo): “ci sono casi in cui attività pur legittime possono creare problematiche in una zona e impattare la qualità della vita dei cittadini. È importante per questo tenere alta la guardia, e un ruolo importante lo giocano i cittadini e le Circoscrizioni”. Michele Barcaiuolo (An) ha aggiunto: “fa piacere, ma stupisce leggermente, trovare questo approccio ai problemi anche dai banchi della sinistra. È importante favorire l’insediamento di attività commerciali di qualità. Apprezzo la risposta di Prampolini, che pur non avendo la diretta competenza sull’autorizzazione in questione non si è lavato le mani. Serve però un approfondimento sulla diffusa percezione di insicurezza da parte dei cittadini”. Preoccupato per le tematiche della sicurezza anche Dante Mazzi (Forza Italia): “ricordo i phone center e altre attività rispetto alle quali i cittadini hanno richiesto l’intervento e l’Amministrazione è rimasta sorda. È stato bene accogliere questo appello in via preventiva, dati i lunghi tempi delle risposte. Queste sale sono figlie di un’evoluzione dei giochi di scommessa che ha fatto quasi scomparire il classico Totocalcio. La clientela non è selezionata, né selezionabile, ed è fatta soprattutto di perdigiorno”. Più cauto l’intervento di Achille Caropreso (indipendente): “se si comincia a dire che una certa attività non può aprire, si instaura un meccanismo molto pericoloso, prossimo alla censura. Altrimenti forse un giorno si rischia di proibire l’apertura di una libreria islamica o di una videoteca africana. È meglio, a mio avviso, fare verifiche successive anziché preventive”. Ercole Toni (Ds – L’Ulivo) ha affermato: “ci sono attività che creano problemi e sono difficili da gestire. Bene ha fatto Barcaiuolo a dire che il Comune ha il potere di intervenire. Il rispetto delle regole va chiesto a tutti, e tra le sale scommesse ce ne sono tante che hanno creato problemi”. Soddisfatto del dibattito Rusticali, che ha replicato: “nessuno vuole impedire l’iniziativa privata, ma non si può mettere in discussione il diritto alla sicurezza dei residenti”.

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