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24/10/2007

CONTRIBUTI DEL COMUNE, INTERROGAZIONE IN CONSIGLIO

L'assessore al Bilancio Frieri ha risposto all'interrogazione di Flori (Modena a colori)

“L'incremento dei contributi del Comune di Modena ai beneficiari indicati nell'albo nel 2006 rispetto al 2005 è stato di 2 milioni 748 mila euro, dovuto a contributi di natura straordinaria”. Così l’assessore al Bilancio Francesco Raphael Frieri ha risposto in Consiglio comunale all’interrogazione di Baldo Flori, Modena a colori, precisando che “il Comune di Modena in realtà si è limitato a trasferire ai beneficiari risorse provenienti da altri enti finanziatori”. Baldo Flori, nel presentare la sua istanza sul tema del continuo aumento dei contributi del Comune agli enti beneficiari, ha detto: “sono arrivati a circa 30 miliardi di vecchie lire i contributi a manna elargiti dal Comune ed indicati nell'albo dei beneficiari per il 2006. Sono quindi finiti lì i vari tesoretti accumulati dal Comune mentre piangeva miseria e prometteva ai modenesi lacrime e sangue introducendo nuove tasse sempre più pesanti?".
L'incremento segnalato sarebbe invece dovuto, secondo l’assessore, a contributi di natura straordinaria: “si tratta di contributi in conto capitale ricevuti dal Comune e finalizzati alla realizzazione di specifici progetti, tra i quali la realizzazione di un asilo nido aziendale alla Tetra Pak, il progetto Casa Natale di Enzo Ferrari, interventi a favore di Hera per la stazione ecologica di via Germania e l’adeguamento del depuratore, eccetera. In ogni caso”, ha concluso l’assessore: “si potrebbe aprire un dibattito non tanto su questo o quel finanziamento, perché sui casi specifici ci si può sempre trovare in disaccordo, ma piuttosto sui criteri astratti di selettività da applicare se si desidera ridurre questi contributi. Il consigliere Flori si è detto non soddisfatto della risposta: “mi pare che l’orario tardo abbia tarpato le ali anche ai voli pindarici dell’assessore al Bilancio. Sono profondamente insoddisfatto della risposta perché non era mia intenzione entrare nel merito delle singole scelte. Tutti questi distinguo sulle singole voci di spesa, peraltro citando soltanto le realtà più interessanti tra tutte quelle finanziate, ho l’impressione che servano soltanto a nascondere quelle che una volta si chiamavano le pudenda. In realtà l’interrogazione era finalizzata a conoscere il motivo per cui alcune spese vengono inserite in bilancio preventivo pur sapendo che per la realizzazione di alcuni progetti arriveranno contributi da altri enti. In questo modo”, ha concluso Flori, “si creano questi che noi chiamiamo tesoretti mentre in sede di bilancio di previsione avete aumentato tasse, imposte e tariffe”.

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