Definito il progetto esecutivo prima dei tempi previsti, già entro la primavera del 2008 si vedranno i primi interventi nel comparto di via Attiraglio
                
            
            
        
                             
                             
            Le prime azioni concrete di recupero e di risanamento del comparto Errenord di via Attiraglio si potranno valutare già entro la prossima primavera, in anticipo di alcuni mesi rispetto ai termini fissati dal piano originale. Il progetto esecutivo, che ha valenza urbanistica e sociale, è stato infatti approvato nei giorni scorsi dalla Giunta comunale e dopo un passaggio formale in regione entrerà immediatamente nello stadio esecutivo, anche se, in realtà, già diversi interventi sono stati attuati nella fase preparatoria: l’acquisizione di una settantina di minialloggi e di altri locali al piano terra ed al primo piano, l’azione dei mediatori sociali per far conoscere le finalità del progetto, il coordinamento dei diversi soggetti interessati. 
Tutto ciò ha consentito di procedere speditamente e soprattutto di creare le premesse per accelerare anche la prossima attuazione dell’intervento. Intervento che, ricordiamo, è stato proposto dal Comune di Modena attraverso la partecipazione ai Contratti di quartiere II, programmi innovativi di recupero e riqualificazione urbana finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dalle Regioni perché localizzati in aree a scarsa coesione sociale e di degrado edilizio. Il comparto interessato è quindi quello di via Attiraglio-Canaletto e precisamente due aree che riguardano il complesso edilizio ERRENORD ed un lotto di proprietà comunale nell’ex mercato bestiame. L’azione, perciò, si inserisce anche nel più complessivo progetto di riqualificazione della fascia ferroviaria.
L’importo totale previsto è di circa 25.000.000 di euro, con una quota di circa 8.000.000 finanziata dal Ministero e dalla Regione Emilia Romagna, il resto a carico di Comune di Modena e Acer. Gli obiettivi del progetto sono quelli di garantire la sicurezza complessiva degli abitanti (dentro e fuori il comparto), accrescere la dotazione di servizi, ridurre, in termini numerici, il carico insediativo ed urbanistico, migliorare l’integrazione degli edifici nel quartiere e favorirne la frequentazione da parte dei cittadini, anche attraverso l’inserimento di nuove funzioni sociali.
Per la realizzazione, il Comune di Modena e Acer (azienda casa emilia romagna) di Modena hanno costituito una Società di Trasformazione Urbana (Stu) a totale capitale pubblico, denominata CambiaMO S.p.A. con sede presso il Comune di Modena, che funzionerà unicamente come strumento operativo di Comune e Acer. Sono partner del progetto: Abitazione sociale modenese s.r.l; Modena Formazione; Cooperativa Gulliver; Croce Rossa.
“Con l’avvio della fase esecutiva del progetto Errenord -dichiara il Sindaco Pighi- raggiungiamo un primo obiettivo: affermare la volontà di intervenire concretamente nelle situazioni della città che presentano le condizioni di maggiore disagio. In questo caso l’intervento è totalmente pubblico, ma non è detto che si debba agire sempre nello stesso modo. Dimostrato che anche in situazioni molto degradate si possono effettivamente ottenere risultati importanti sul piano del recupero e del ripristino di condizioni accettabili di vivibilità, il passo successivo è quello di coinvolgere anche investitori privati.”
Una volta recuperato, infatti, il comparto Errenord si rivaluterà anche sul piano commerciale, aprendo la strada ad azioni analoghe in altri luoghi della città. Il pubblico (Comune di Modena, Acer, Regione Emilia Romagna, lo Stato) sta sostenendo i costi dell’intervento diretto ed anche quelli relativi all’esperienza, alla necessità di inventare un modello. “Un’esperienza -conclude il Sindaco- che poi sarà a disposizione di quanti vorranno impegnarsi e che naturalmente troveranno l’appoggio ed il sostegno del Comune di Modena”.
        
        
		
        Tutto ciò ha consentito di procedere speditamente e soprattutto di creare le premesse per accelerare anche la prossima attuazione dell’intervento. Intervento che, ricordiamo, è stato proposto dal Comune di Modena attraverso la partecipazione ai Contratti di quartiere II, programmi innovativi di recupero e riqualificazione urbana finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dalle Regioni perché localizzati in aree a scarsa coesione sociale e di degrado edilizio. Il comparto interessato è quindi quello di via Attiraglio-Canaletto e precisamente due aree che riguardano il complesso edilizio ERRENORD ed un lotto di proprietà comunale nell’ex mercato bestiame. L’azione, perciò, si inserisce anche nel più complessivo progetto di riqualificazione della fascia ferroviaria.
L’importo totale previsto è di circa 25.000.000 di euro, con una quota di circa 8.000.000 finanziata dal Ministero e dalla Regione Emilia Romagna, il resto a carico di Comune di Modena e Acer. Gli obiettivi del progetto sono quelli di garantire la sicurezza complessiva degli abitanti (dentro e fuori il comparto), accrescere la dotazione di servizi, ridurre, in termini numerici, il carico insediativo ed urbanistico, migliorare l’integrazione degli edifici nel quartiere e favorirne la frequentazione da parte dei cittadini, anche attraverso l’inserimento di nuove funzioni sociali.
Per la realizzazione, il Comune di Modena e Acer (azienda casa emilia romagna) di Modena hanno costituito una Società di Trasformazione Urbana (Stu) a totale capitale pubblico, denominata CambiaMO S.p.A. con sede presso il Comune di Modena, che funzionerà unicamente come strumento operativo di Comune e Acer. Sono partner del progetto: Abitazione sociale modenese s.r.l; Modena Formazione; Cooperativa Gulliver; Croce Rossa.
“Con l’avvio della fase esecutiva del progetto Errenord -dichiara il Sindaco Pighi- raggiungiamo un primo obiettivo: affermare la volontà di intervenire concretamente nelle situazioni della città che presentano le condizioni di maggiore disagio. In questo caso l’intervento è totalmente pubblico, ma non è detto che si debba agire sempre nello stesso modo. Dimostrato che anche in situazioni molto degradate si possono effettivamente ottenere risultati importanti sul piano del recupero e del ripristino di condizioni accettabili di vivibilità, il passo successivo è quello di coinvolgere anche investitori privati.”
Una volta recuperato, infatti, il comparto Errenord si rivaluterà anche sul piano commerciale, aprendo la strada ad azioni analoghe in altri luoghi della città. Il pubblico (Comune di Modena, Acer, Regione Emilia Romagna, lo Stato) sta sostenendo i costi dell’intervento diretto ed anche quelli relativi all’esperienza, alla necessità di inventare un modello. “Un’esperienza -conclude il Sindaco- che poi sarà a disposizione di quanti vorranno impegnarsi e che naturalmente troveranno l’appoggio ed il sostegno del Comune di Modena”.
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