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17/12/2007

ATTIVITA' ARTIGIANALI E ALLOGGI NEL COMPARTO PAOLUCCI

Il Consiglio approva il piano di recupero d'iniziativa privata dell'area.



Novemila metri quadrati destinati ad attività produttive artigianali, diversi alloggi residenziali con una quota per la locazione, una pista ciclabile e nuova viabilità. E’ quanto prevede il piano di recupero di iniziativa privata del comparto di via Paolucci, un’area di ventiquattromila metri quadrati compresa tra l’omonima via e via C. Costa. Nella seduta di lunedì scorso il Consiglio comunale ha approvato la relativa delibera presentata all’Assemblea dall’assessore all’Urbanistica Daniele Sitta. Hanno votato a favore i gruppi di maggioranza e il gruppo Indipendente; si sono astenuti Lega Nord, Forza Italia e Udc, assenti gli altri. Il piano, ha spiegato l’assessore Sitta, prevede la demolizione dei vecchi edifici ad eccezione della parte storica delle officine Alfieri e Ferrari già vincolati dalla Soprintendenza, ma anche di un terzo nucleo non vincolato che sarà comunque conservato. Saranno quindi realizzati tre fabbricati che ospiteranno attività artigianali, mentre nella zona sud, confinante con il canale Montanari, verrà ricavata la parte residenziale. A sua volta il canale sarà tombato per far posto ad una pista ciclabile che attraverserà il comparto da est a ovest. Per collegare tutto il comparto si è poi pensato ad una viabilità ad anello con due uscite, che prevede anche il rimodellamento dell’asse di via Paolucci in modo da indurre i veicoli a rallentare. I posti auto saranno complessivamente 362, di cui 200 verranno realizzati in interrato.
Soddisfazione è stata espressa da Ercole Toni (Ds-L’Ulivo) per “un intervento che va a sanare una situazione di degrado e insicurezza, per i provvedimenti presi in materia di viabilità della zona e per il tombamento del canale”. Il consigliere ha infine auspicato che “le zone verdi che saranno realizzate siano aree attrezzate”. Anche Sergio Rusticali (Sdi) esprime giudizio positivo sul progetto “di recupero di un’area degradata e abbandonata da anni, già oggetto di diverse interrogazioni consiliari”. In particolare, il consigliere sottolinea “il valore della conservazione della facciata originaria dell’edifici storici e il segnale che, attraverso il piano di recupero, la città dà di volersi rinnovare”.

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