L'assessore Mario Lugli: "L'artista sta completando l'opera, che non sarà molto dissimile dalle simulazioni, anche se cambierà la parte terminale del ponteggio"
“Entro la fine di gennaio, ma probabilmente anche prima, i modenesi potranno vedere l’opera che Mimmo Paladino sta ideando per la copertura della Ghirlandina nel periodo dei restauri”. Lo conferma l’assessore comunale alla Cultura Mario Lugli. “In un primo tempo avevamo valutato la possibilità di montare parzialmente il telo prima di Natale, ma – d’accordo con l’artista – è prevalsa l’idea di completare prima il ponteggio e solo successivamente di collocare l’opera”.
Proprio in questi giorni l’artista sta perfezionando il progetto, che non sarà molto dissimile dalle simulazioni al computer diffuse dal Comune nei mesi scorsi. “Ciò che cambierà – prosegue Lugli – è determinato dalle esigenze del restauro della Ghirlandina e del ponteggio che ricopre la torre. L’opera di Paladino dovrà tener conto di alcuni cambiamenti della struttura, in particolare per ciò che riguarda la cuspide”.
“Mi compiaccio per il dibattito che si sta svolgendo in queste settimane, per l’interesse che molti modenesi stanno dimostrando e per alcuni autorevoli pareri espressi da critici e artisti i quali riconoscono al Comune di aver fatto una scelta coraggiosa e di aver evitato di ricoprire la torre con immagini pubblicitarie, come avviene per esempio sul Duomo di Milano, a Trinità dei Monti a Roma e su uno dei palazzi di piazza san Marco a Venezia. All’onorevole Carlo Giovanardi, che ha presentato un’interrogazione in Parlamento al ministro dei Beni culturali vorrei dire – conclude l’assessore - che ascolterà da Rutelli le stesse parole di compiacimento e approvazione già espresse a Modena. E mi piacerebbe che, andando oltre la polemica politica, si possa convenire sullo straordinario valore culturale di questa operazione”.
Proprio in questi giorni l’artista sta perfezionando il progetto, che non sarà molto dissimile dalle simulazioni al computer diffuse dal Comune nei mesi scorsi. “Ciò che cambierà – prosegue Lugli – è determinato dalle esigenze del restauro della Ghirlandina e del ponteggio che ricopre la torre. L’opera di Paladino dovrà tener conto di alcuni cambiamenti della struttura, in particolare per ciò che riguarda la cuspide”.
“Mi compiaccio per il dibattito che si sta svolgendo in queste settimane, per l’interesse che molti modenesi stanno dimostrando e per alcuni autorevoli pareri espressi da critici e artisti i quali riconoscono al Comune di aver fatto una scelta coraggiosa e di aver evitato di ricoprire la torre con immagini pubblicitarie, come avviene per esempio sul Duomo di Milano, a Trinità dei Monti a Roma e su uno dei palazzi di piazza san Marco a Venezia. All’onorevole Carlo Giovanardi, che ha presentato un’interrogazione in Parlamento al ministro dei Beni culturali vorrei dire – conclude l’assessore - che ascolterà da Rutelli le stesse parole di compiacimento e approvazione già espresse a Modena. E mi piacerebbe che, andando oltre la polemica politica, si possa convenire sullo straordinario valore culturale di questa operazione”.
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