Salta ai contenuti. | Salta alla navigazione

Tu sei qui: Home / Archivio Stampa / Archivio Comunicati Stampa / 2007 / Dicembre / IL BILANCIO 2008-2010 PRESENTATO AL CONSIGLIO COMUNALE

Archivio Stampa

Salta ai contenuti. | Salta alla navigazione

20/12/2007

IL BILANCIO 2008-2010 PRESENTATO AL CONSIGLIO COMUNALE

Nel 2008 circa 200 milioni di spesa corrente, metà dei quali per il sociale, e 90 milioni di investimento senza aumento della pressione fiscale.


Un bilancio preventivo in linea con gli ultimi anni, con circa 200 milioni di spesa corrente, più della metà della quale destinata al sociale, e circa 90 milioni di investimenti previsti nel 2008, che salgono a 220 milioni se si considera la previsione triennale 2008-2010. Sono le linee guida del bilancio preventivo del Comune di Modena per il prossimo triennio, presentato in Consiglio comunale dal Sindaco Giorgio Pighi e dall’assessore al Bilancio Francesco Raphael Frieri. Tra le novità nel campo del welfare, che è cresciuto del 7,5% rispetto al preventivo dello scorso anno, ci sono gli oltre 100 posti in più per gli asili nido cittadini, ma anche il fatto che l’espansione dei servizi è stata ottenuta senza aumento della pressione fiscale. Nella spesa corrente prevale la parte che riguarda il sociale e l’istruzione, con un’altra fetta consistente destinata alla cultura.
Per quanto riguarda gli investimenti, quelli previsti per il 2008 sono circa 90 milioni: 1 milione 800 mila euro per la sicurezza urbana che salgono a oltre 5 milioni nel triennio. Per la scuola, sempre nei tre anni, sono stanziati 6 milioni per il completamento della nuova media Marconi, 5 per le elementari di via Dalla Chiesa e 10 milioni per il Nuovo Sigonio. Circa 3 milioni di euro andranno per il completamento del cimitero di San Cataldo e la stessa cifra è destinata agli interventi sul Palazzo Comunale. L’investimento sarà di 1 milione di euro per i teatri Pavarotti e Storchi, oltre 2 milioni e mezzo per il progetto piazze, 4 milioni per interventi sulle case protette Cialdini, Ramazzini e San Giovanni Bosco. Si investirà anche nelle coperture della piscina Dogali e dell’ultima parte dello stadio Braglia, 4 milioni andranno per la sistemazione di chiese e palazzi storici, 5 milioni per le ex Fonderie, 2 per la realizzazione di nuovi parchi e la messa in sicurezza del verde pubblico. Sempre tra il 2008 e il 2010, gli investimenti saranno di 14 milioni per la casa e le nuove urbanizzazioni, 10 milioni per la nuova viabilità, 16 per rotatorie e sicurezza stradale, 6 milioni per i parcheggi, 15 per il trasporto pubblico locale e 7 per le ciclabili. Per la manutenzione, nel solo 2008 saranno stanziati 2 milioni per gli edifici scolastici e 6 milioni per le strade. A questo si aggiungono gli interventi che l’Amministrazione comunale concorre a finanziare, coordina o indirizza: il parcheggio interrato al Novi Sad (25 milioni), il Sant’Agostino -Estense (40 milioni), l’ex Amcm (25 milioni), la Casa natale Enzo Ferrari (15 milioni), il progetto per le sedi comunali (40 milioni), la complanarina (48 milioni), ma anche la fascia ferroviaria, Cittanova 2000, le opere per la messa in sicurezza idraulica della città e altri interventi, per una cifra che supera i 200 milioni di euro.
“Gli investimenti, ha ricordato il Sindaco, “rappresentano un volano per l’economia locale e soprattutto servono a migliorare la città e la vita di chi ci abita. La valutazione forse più importante è che non solo vengono programmati e finanziati, ma anche realizzati: basta girare la città per averne la conferma”. Nella sua presentazione, il Sindaco si è inoltre soffermato sulle razionalizzazioni, ricordando che “razionalizzare, almeno nel nostro caso, non significa soltanto tagliare, ma piuttosto distribuire diversamente, compiere delle scelte, che non sono indolori, ma che garantiscono risultati significativi e soprattutto destinati a durare nel tempo. I tagli sono facili da dire, ma molto difficili da realizzare, soprattutto se si ha coscienza delle conseguenze. Tagliare o ridurre significa togliere fonti di reddito a delle famiglie, ridurre gli spazi di stabilizzazione dei lavoratori più giovani o più esposti, significa limitare l’erogazione di un servizio a persone che ritengono di averne bisogno oltre che diritto. Sulle razionalizzazioni si può chiedere coraggio, ma non cinismo. La nostra spesa corrente generale è destinata a diminuire non solo in percentuale, ma anche in valore assoluto e ciò si verifica in presenza, invece, di un forte incremento delle risorse destinate a sostenere i servizi sociali. Insomma, stiamo rendendo sempre più produttiva la macchina comunale, grazie all’azione di governo, ma anche e soprattutto al lavoro dei dirigenti, dei dipendenti e dei collaboratori”.
Il primo cittadino ha poi ribadito l’importanza di alcuni temi chiave per i cittadini modenesi: sistema delle sicurezze, sviluppo dell’ambiente, opportunità per i giovani.
“Le sicurezze che vogliamo garantire ai cittadini”, ha affermato il Sindaco, “sono la sicurezza della cura, la sicurezza dell’accesso ai servizi, la sicurezza dell’equità di trattamento, la sicurezza di un reddito stabile che consenta di progettare il proprio futuro, la sicurezza di opportunità paritarie tra i generi, insomma la sicurezza di una prospettiva di vita di qualità. È in questo contesto che vanno inserite le politiche per la sicurezza intesa come tutela della legalità e lotta ai fenomeni criminosi. Se perdiamo di vista la dimensione globale delle sicurezze, non solo non troviamo le risposte che vorremmo al problema della criminalità, ma rischiamo anche di sottrarre attenzione e risorse al resto che, com’è evidente, non è certo meno importante per la nostra qualità della vita”. Il Sindaco ha ricordato l’avvio dell’intervento di recupero di via Attiraglio, il risanamento della zona Tempio Stazione, gli interventi per la fruizione in tranquillità dei parchi pubblici, il Patto per Modena Sicura siglato col Governo, che ha prodotto un incremento degli organici delle forze di polizia, il concorso in atto per le nuove assunzioni di operatori della Polizia Municipale.
“L’obiettivo dell’Amministrazione”, ha proseguito Pighi, “è consolidare una prassi di unità di intenti e condivisione delle scelte importanti. Anche nella discussione di questo bilancio, infatti, è stata e sarà importante la concertazione con le parti sociali. Non a caso, il documento sullo sviluppo e il welfare locale presentato nei mesi scorsi da Cgil, Cisl e Uil è divenuto uno degli assi delle nostre politiche”. Il Sindaco ha poi elencato “tra le scelte condivise, l’unificazione dei centri servizi per l’innovazione Democenter-Sipe, l’unificazione delle multiutility, l’avvio del confronto sovracomunale sulla pianificazione territoriale, le politiche per il personale per ridurre il precariato e il nuovo protocollo sugli appalti dei lavori e servizi pubblici”.
L’intervento di Pighi si è anche soffermato sulla “sostenibilità delle politiche sociali nei prossimi decenni”, che a Modena sarà affrontata “per ciò che riguarda l'infanzia, consolidando il modello che vede la presenza di modalità gestionali diversificate e flessibili”. Nei servizi per la popolazione anziana il Sindaco ha ribadito l’importanza di “servizi domiciliari, che consentono all'anziano di restare presso la propria abitazione e offrono alla famiglia un supporto qualificato nell'attività assistenziale”.
Tra gli obiettivi dell’azione di governo e delle scelte di bilancio Pighi ha poi ricordato “le politiche di inclusione sociale e integrazione delle famiglie immigrate” e la necessità “che le politiche fiscali e tariffarie siano ispirate ai principi di equità e progressività della tassazione”.
Nell’ultima parte del suo intervento, il Sindaco ha ribadito le motivazioni della scelta di non sostituire l’assessore alle Politiche giovanili dopo le sue dimissioni, ma di assegnare le deleghe ad altri due assessori già in carica: “non tanto per ragioni economiche, dato che l’indennità di quest’ultimo anno avrebbe inciso davvero poco sul bilancio, ma perché inserire una persona nuova a così breve distanza dalla fine del mandato sarebbe stato inefficiente”. Pighi ha poi concluso delineando gli obiettivi per la città di metà secolo: “vorremmo progressivamente disegnare le condizioni urbanistiche, sociali ed ambientali necessarie a ospitare, ma soprattutto a far vivere bene e con una crescita condivisa e ben governata, non più di 230mila modenesi, circa il 25% dell’intera popolazione del territorio provinciale”.
Dopo il Sindaco è intervenuto l’assessore al Bilancio e alla Partecipazione Francesco Raphael Frieri, che ha ripercorso alcune delle politiche nazionali che hanno influenzato le scelte e i vincoli di bilancio del Comune di Modena, passando poi a presentare alcuni dettagli del bilancio preventivo per il triennio 2008-2010.
“La difficoltà della manovra 2008 è stata quella di conciliare entrate poco dinamiche, anche per la scelta di non aumentare la pressione fiscale, con costi fissi crescenti. Sia le spese di personale, sia quelle dei lavoratori di servizi in appalto, sia i costi dell’energia concorrono infatti a determinare una crescita della spesa a parità di offerta di servizi”, ha esordito l’assessore Frieri: “se a questo si aggiunge l’impegno a espandere i servizi, la manovra diventa assai difficile. Siamo riusciti ad aprire quasi 100 posti in più di asilo nido - per la precisione sono 92 quelli a carico del Comune – in modo completamente autofinanziato. L’espansione dei servizi di welfare riguarda anche gli anziani: ad esempio 32 posti in più nei centri diurni, che certo non sono grandi numeri ma rappresentano pur sempre una risposta ad alcuni bisogni. La manovra tiene”, ha continuato l’assessore, “grazie al consolidamento e all’aumento dei contributi dello Stato sul fronte dei servizi sociali per quasi 5 milioni di euro, oltre alle dotazioni della finanziaria 2008, senza le quali non sarebbe stato possibile lasciare immutata la pressione fiscale. Questo consolidamento è al netto della finanziaria che sta per essere approvata, e ci auguriamo che nel corso dell’anno arrivi un altro di quelli che qualcuno chiama ‘tesoretti’. Gli oneri di urbanizzazione sono l’altro ingrediente che dobbiamo utilizzare, insieme ai recuperi di evasione fiscale, sanzioni non pagate, e così via. Gli investimenti, prossimi ai 90 milioni di euro, sono quasi tutti autofinanziati, quasi senza ricorso al debito, come imposto dal patto di stabilità interno. Per il 63% li finanziamo con alienazioni patrimoniali, le concessioni edilizie sono il 10% e il 26% i contributi. Sugli investimenti la fetta maggiore va per la mobilità. Il piano delle sedi comunali, a parte le Fonderie, è escluso da questo bilancio. Anche lo sport ha un peso alto, con le opere che ha descritto il Sindaco nel suo intervento. In programma c’è poi di estinguere circa 6 milioni di euro di mutui onerosi per compensare le minori entrate correnti da dividendi, in caso di vendita di titoli, per il finanziamento degli investimenti. Lo stock del debito e la sua percentuale sulle entrate correnti tende a ridursi, e crediamo di poter consegnare, alla fine del mandato, un bilancio abbastanza sano e forte. In questo modo”, ha concluso l’assessore, “si potrà sostenere un alto livello di sviluppo, garantendo copertura ai servizi nel lungo periodo”.
I consiglieri avranno ora tempo fino alle 12 dell’11 gennaio 2008 per la presentazione di emendamenti al bilancio preventivo.

Azioni sul documento