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21/12/2007

NUOVE ADESIONI ALLA SCUOLA DI POLIZIA LOCALE DI MODENA

Approvata in Consiglio comunale la delibera che sancisce le adesioni delle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Liguria alla Scuola interregionale di polizia locale.

Tre nuove adesioni alla Scuola interregionale di Polizia locale di Modena: Regione Toscana e Regione Liguria verseranno 200 mila euro ciascuna nel fondo di dotazione della scuola e altri 100 mila euro saranno versati dalla Regione Emilia-Romagna, che aveva già contribuito con altri fondi. La Scuola interregionale di Polizia locale, che si è costituita in Fondazione lo scorso marzo, servirà a formare gli operatori di polizia locale delle tre regioni e degli altri enti che ne faranno richiesta secondo un programma definito annualmente. Lo prevede la delibera approvata dal Consiglio comunale di Modena con il voto favorevole dei gruppi di maggioranza, della Lega nord e del gruppo indipendente e l’astensione degli altri gruppi di minoranza. Il Comune di Modena aggiungerà inoltre alla propria quota sociale il conferimento in diritto di superficie dell’area sulla quale sorge la scuola. L’attuale sede di via Busani 14 sarà concessa in diritto di superficie per 40 anni per un corrispettivo complessivo di 332mila euro da versare in rate annuali.
Nel dibattito, Adolfo Morandi di Forza Italia ha chiesto “in che modo si sostiene questa scuola di formazione? Vorrei conoscere il conto economico, le entrate, le uscite e i costi, per non essere costretto a pensare che questo sia uno dei tanti carrozzoni che devono essere sostenuti dall’ente comunale in modo quasi assistenziale”. Baldo Flori di Modena a colori ha osservato: “mi auguro che l’iniziativa sia ancora in cammino, ma non certo conclusa, se non altro perché hanno aderito a questo punto soltanto 3 regioni mentre si vorrebbe creare una scuola interregionale. Non abbiamo motivo per mettere in dubbio la qualità, ma per il tipo di materie che si insegnano deve essere garantita la massima autonomia da schieramenti politici. Invece finora hanno aderito solo due regioni in sintonia politica con la nostra”. Ercole Toni del Pd ha precisato: “la scuola è nata in base a legge regionale ed è cresciuta giorno per giorno. Sono ben cinque le regioni che hanno usufruito dei servizi e numerosi i comuni che hanno chiesto di poter avere corsi per i propri dipendenti. Questo la dice lunga sulla qualità dell’insegnamento”. Antonio Maienza dell’Udeur ha chiosato: “bisogna sottolineare che questa trasformazione è molto importante. Un ampliamento a 3 regioni è importante al di là del colore politico e il contributo versato è molto sostanzioso”. Mauro Manfredini della Lega nord ha ricordato che “la Lega è a favore della scuola e desidera che rimanga a Modena. Questo ci è stato assicurato e riteniamo sia importante. La scuola serve a dare esperienza e consente di imparare cose che non si sanno”.
Il sindaco Giorgio Pighi ha replicato definendo il dibattito “ricco di spunti e di stimoli”. “La nostra Regione”, ha detto Pighi, “aveva investito molto sulla formazione, ma il venire meno del fondo sociale europeo ci ha spinto a razionalizzare e cercare la collaborazione di altre regioni. Non credo che quello dell’omogeneità politica sia un problema importante. Il corpo docente è costituito da operatori delle Polizie locali, che tengono corsi di prima formazione ma anche di aggiornamento. Credo che sia un’acquisizione importante per la nostra città”.

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