Saranno ascoltati medici ed esperti per valutarne l'impatto sulla salute e l'ambiente.
Mercoledì 28 marzo, nel corso dell’udienza conoscitiva per appurare l’impatto che il raddoppio dell’inceneritore avrà sull’ambiente e sulla salute, avremmo modo e tempo per approfondire, grazie anche alla presenza di diversi esperti, il tema del termovalorizzatore e del riciclaggio dei rifiuti. Lo ha sottolineato l’assessore all’Ambiente Giovanni Franco Orlando a margine della risposta a due interrogazioni presentate ieri in Consiglio dal consigliere Sergio Celloni (Udc). L’udienza conoscitiva, a cui sono invitati i componenti delle Commissioni consiliari Seta e Servizi, si terrà nella sala di Rappresentanza dove attualmente si svolge il Consiglio comunale, dalle ore 16. Saranno ascoltati l’epidemiologo Marco Vinceti, il direttore di Arpa Vittorio Boraldi, il presidente dell’Ordine dei Medici Nicolino D’Autilia, il direttore del laboratorio Nanodiagnostics Stefano Montanari, il direttore della Clinica di Malattie dell’apparato respiratorio del Policlinico Leonardo Fabbri, il direttore del Registro Tumori di Modena Massimo Federico e il direttore del Servizio Epidemiologia dell’Ausl Carlo Alberto Goldoni.
Durante il Consiglio comunale di ieri Celloni aveva presentato un’interrogazione, trasformata poi in interpellanza, in cui chiedeva di conoscere: “le principali patologie causate dall’inquinamento dell’aria e la loro incidenza, oltre che il tipo di emissioni che sarebbero prodotte dal raddoppio dell’inceneritore”. In un’altra interrogazione aveva inoltre introdotto il tema del riciclaggio dei rifiuti proponendo una raccolta “porta a porta” e concludendo che “non abbiamo bisogno del raddoppio dell’inceneritore, perchè dobbiamo bruciarvi il meno possibile”.
“Sono numerosi gli studi epidemiologici che hanno trovato un’associazione tra l’inquinamento atmosferico e una serie di effetti sulla salute – ha spiegato l’assessore - si possono distinguere effetti a breve termine, legati a episodi acuti di inquinamento ed effetti a lungo termine dovuti alla esposizione cronica a livelli elevati. Le esposizioni prolungate sono associate ad aumenti della mortalità per malattie cardiovascolari, dell’incidenza di nuovi casi di patologie respiratorie e di tumore polmonare. Rispetto all’Italia Modena, come la Regione, ha un tasso di mortalità inferiore per malattie del sistema circolatorio e dell’apparato respiratorio. Un dato molto importante che scaturisce dalla letteratura è che sembra non esserci un valore soglia, cioè una concentrazione al di sotto della quale non si abbiano effetti sulla salute. Inoltre, molti componenti dell’inquinamento atmosferico contribuiscono a tali patologie: dalle polveri agli ossidi di carbonio e di azoto, ai numerosi composti con attività mutagena.”. “Il tipo di emissioni prodotte dalla quarta linea dell’inceneritore – ha aggiunto l’assessore - sarebbero dello stesso tipo di quelle attualmente emesse che per altro non sono qualitativamente differenti dai processi di combustione legati al traffico autoveicolare, da riscaldamento o da altri fonti industriali, bensì quantitativamente di molto inferiori”. Orlando ha infine anticipato che: “i dati relativi al 2005, che saranno illustrati durante l’udienza conoscitiva, dimostrano che la presenza dell’inceneritore non ha avuto impatti sulla salute dei residenti nella zona”.
Per quanto riguarda invece il riciclaggio dei rifiuti, l’assessore ha ricordato come “la raccolta differenziata non risolva il problema dello smaltimento dei rifiuti” e ha definito “significativa” l’esperienza del sistema di raccolta domiciliare del Consorzio Priula nei Comuni della provincia di Treviso, citato da Celloni. “Un sistema – ha quindi precisato – che però esclude proprio la città e basato su poca assimilazione dei rifiuti urbani; la media pro capite raccolta è di 380 chilogrammi pro capite, di cui il 75% viene raccolto in modo differenziato. A Modena su 600 chilogrammi raccolti, compresi gli assimilati, se si applica il 30% di raccolta differenziata si arriva a 180chilogrammi per abitante”.
Per Sergio Celloni (Udc) “esistono dei sistemi di combustione completamente diversi rispetto all’inceneritore-termovalorizzatore come i gassificatori, quindi prima di pensare al raddoppio dell’inceneritore si dovevano prendere in considerazioni altre possibilità. Ma – conclude il consigliere - se già sono stati avviati i lavori, per cui la decisione è già stata presa, è inutile che ne parliamo. Diverso era il ruolo che dovevano avere i Comitati dei cittadini che meritavano di essere ascoltati”.
Secondo Dante Mazzi (FI) “la tecnica di smaltimento più banale è produrre meno rifiuti, Treviso fa da battistrada in questa direzione. Considerato che la maggior parte dei rifiuti deriva dagli imballaggi che paghiamo tre volte (quando comperiamo, quando smaltiamo e in termini ambientali), perché, allora, non fare convenzioni con la grande distribuzione in modo da ridurre la produzione di rifiuti?” Mazzi insiste anche sul fatto che “la raccolta differenziata non è decollata nel modenese perché qui è fatta a spese dei cittadini. Dovevamo raggiungere il 55% di raccolta differenziata nel 2005: siamo indietro di due anni e se vogliamo raggiungere quell’obiettivo Hera deve investire, mentre gli incentivi messi in campo dall’amministrazione sono ridicoli”.
Anche Achille Caropreso (Gruppo Indipendente) sottolinea l’importanza di forme di cooperazione tra la grande distribuzione e l’amministrazione comunale per ridurre la quantità di imballaggi. Il consigliere cita inoltre “il lavoro svolto dall’Istituto Agrario di Modena in materia di studi e ricerche effettuate sul fronte dei materiali alternativi, come l’acido polilattico che deriva dalla fermentazione di zuccheri di mais ed è biodegradabile. Abbiamo strumenti tali – ne conclude - per cui, anche rapportandoci con il nostro Ateneo possiamo approfondire questi aspetti”.
Mario Tamburi (FI) fa una precisazione: “E’ calata la mortalità da tumore, grazie a cure e nuove terapie, non l’incidenza dei tumori che anzi in Italia sono in aumento, quindi occorre non abbassare la guardia rispetto al fumo e agli inquinanti”.
“Condivido gli interventi dei consiglieri nella direzione di diminuire il numero dei rifiuti aggredendo il tema dal punto di vista degli imballaggi – afferma l’assessore in conclusione - ma ora abbiamo il problema di smaltire i rifiuti, quello del termovalorizzatore è un modo per smaltire producendo energia. Ne stiamo parlando da oltre due anni attraverso un tavolo di garanzia a cui partecipano anche i Comitati cittadini e un lungo percorso che alla fine ha portato all’avvio dell’adeguamento dell’impianto, che dovrà essere completato nel 2008, ma nulla osta che questo percorso possa interrompersi se qualcuno dimostrasse che ci sono motivi seri per farlo. Infine vorrei sottolineare che gli incentivi dati dall’amministrazione non sono ridicoli, bensì premiano gli atteggiamenti virtuosi e tra questi distinguono quelli ancor più virtuosi”.
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