L'Arletti, rispondendo all'interrogazione della Fino, illustra le varie azioni intraprese.
Lotta alla violenza contro le donne, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, equa rappresentazione delle donne negli organi decisionali sono i versanti su cui si stanno concentrando le azioni promosse o sostenute dall’assessorato alle Pari Opportunità di Modena nell’Anno Europeo delle Pari Opportunità per tutti. Lo ha spiegato l’assessore alle Pari Opportunità, Simona Arletti, rispondendo all’interrogazione presentata da Margherita e Società civile. In particolare, l’istanza illustrata da Rosa Maria Fino (Società civile), condividendo gli obiettivi della Comunità europea, “preso atto delle azioni previste su scala comunitaria, nazionale, regionale, locale e che esse possono beneficiare di contributi comunitari”, interrogava la Giunta su “quali azioni sono state prese e se si è previsto il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche o di altre associazioni”.
“Vorrei sottolineare – ha detto l’assessore– che come assessorato siamo riusciti per la prima volta, anche grazie alle competenze dell’ufficio Progetto Europa, ad ottenere finanziamenti europei per due progetti (denominati “Deseo” e “Care”) di cui Modena è partner, che ci hanno portato a lavorare con le scuole e con le imprese locali. Inoltre, abbiamo dato adesione e sostegno anche al progetto “Intraprendere” promosso da Modena Formazione, Promo e Ial Emilia-Romagna a sostegno dell’impresa femminile e al progetto “Relazioni industriali: il dialogo sociale e le tutele per i malati affetti da patologie oncologiche” che si concentrerà sulle problematiche del rientro sul mercato del lavoro delle donne affette da tumore al seno. Prosegue anche la collaborazione con l’Università per il progetto “Daphne”, a sostegno di percorsi di aiuto per donne vittime di molestie ripetute. Lo sforzo collettivo contro la violenza alle donne, in coordinamento con la Prefettura, ha portato a inizio mese alla sottoscrizione di un protocollo di impegno per le varie istituzioni, aziende sanitarie e associazioni. Infine, occorre lavorare ancora molto per superare quelle discriminazioni che si presentano soprattutto nel momento della ricerca di un lavoro o di una casa. Vorrei, però, ricordare che i finanziamenti comunitari destinati all’Italia, e trasferiti alle Regioni, per l’Anno Europeo delle pari opportunità sono molto contenuti: circa 600.000 euro. Siamo in attesa di concordare con l’assessorato regionale alle Pari opportunità progetti comuni e condivisi anche con le Province, obiettivo per il quale si è costituito un apposito tavolo regionale”.
La consigliera Fino si dichiarata soddisfatta della risposta “per le tante e diverse iniziative intraprese dall’amministrazione comunale”, ma ha osservato: “E’ assurdo che gli stanziamenti complessivi siano per tutt’Italia 600mila euro, anche perché le iniziative per le pari opportunità non dovrebbero riguardare solo le discriminazioni di genere, ma tutti i tipi di discriminazione”.
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