Il sindaco Pighi ha risposto in Consiglio comunale a un'interpellanza di Rusticali.
Tra Hera e la città c’è un forte legame, ma Hera è una società per azioni quotata in borsa ed è necessario non interferire con le scelte del Consiglio di amministrazione sul piano industriale. Lo ha detto il sindaco di Modena Giorgio Pighi, rispondendo in Consiglio comunale a un’interpellanza di Sergio Rusticali (Sdi) sui trasferimenti di lavoratori a seguito della fusione Meta - Hera. “Gli enti pubblici hanno la maggioranza nell’assemblea degli azionisti – ha aggiunto il Sindaco – ma il processo di aggregazione necessita di realizzare economie di scala per garantire l’efficienza dell’azienda. La società ha risposto in linea di massima alle nostre sollecitazioni. Il principio di fondo deve essere quello del compromesso tra le esigenze dell’azienda e quelle dei lavoratori e il disagio del trasferimento deve essere limitato allo stretto necessario”. “Le parole del Sindaco confermano un’impostazione che il consiglio ha condiviso nel momento del voto positivo sulla fusione Meta – Hera – ha detto nel dibattito Michele Andreana dei Ds. – Oggi come allora chiediamo che si operi cercando il consenso delle organizzazioni sindacali, e facendo in modo che l’integrazione salvaguardi il personale senza creare esuberi. La mobilità crea incertezza, e se riguarda un alto numero di lavoratori oltre i confini provinciali non deve essere obbligata ma condivisa”. Davide Torrini dell’Udc ha aggiunto “non possiamo fare finta di imparare adesso che potevano succedere certe cose, ci sarebbe un velo di ipocrisia scorretto. Il consiglio deve essere consapevole della scelta che è stata fatta approvando la fusione”. Sergio Rusticali si è detto abbastanza soddisfatto ma ha aggiunto che “bisogna contemperare le esigenze dell’azienda, dei lavoratori e dei cittadini rispetto alla qualità dei servizi. A questi lavoratori non sono state date alternative. La risposta arriverà solo dal piano industriale che speriamo venga portato al più presto all’attenzione della commissione consiliare preposta”. “Sarebbe opportuno che si creasse una sorta di documento di indirizzi, che dia alla giunta del nostro Comune e degli altri enti che partecipano ad Hera le indicazioni su come orientare il percorso nei prossimi anni – ha concluso il Sindaco. – La verità è che non si è mai vista un’aggregazione che non comporti passaggi anche complicati per il personale. Sono passaggi che devono essere condotti con grande equilibrio da entrambe le parti, senza dirigismo ai danni delle persone, ma anche senza rallentare le esigenze di innovazione tecnologica e razionalizzazione”.
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