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26/06/2007

IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA IL BILANCIO CONSUNTIVO

Ieri il dibattito sul documento presentato dall'assessore al Bilancio Frieri.
Il Consiglio comunale di Modena ha approvato il bilancio consuntivo per l’anno 2006, con il voto a favore della maggioranza (Ds, Società, Civile, Margherita, Rifondazione, Sdi, Sinistra democratica, Udeur, Verdi), l’astensione del gruppo Indipendente, il voto contrario di Alleanza nazionale, Lega Nord, Modena a colori. I consiglieri del gruppo di Forza Italia non hanno partecipato al voto per protestare contro un’ipotesi di irregolarità formale, smentita però dal Segretario generale Pompeo Nuzzolo.
“La novità di questo bilancio è il rallentamento della spesa corrente, che inoltre si accompagna a un’espansione delle spese per servizi sociali e istruzione”, ha spiegato l’assessore al Bilancio Francesco Raphael Frieri nel presentare il documento sul bilancio consuntivo 2006: “la spesa corrente nel 2005 era arrivata a 190 milioni di euro, mentre nel 2006 abbiamo chiuso il consuntivo a poco più di 189 milioni. Oltre a ottenere per la prima volta un calo della spesa, è importante sottolineare la redistribuzione della ricchezza operata con questo bilancio, partendo dalla fasce più deboli, ma garantendo a tutti accesso e qualità dei servizi. Istruzione e servizi sociali sono cresciuti, mentre il taglio alla spesa degli altri settori supera i 2,5 milioni di euro”.
Nel dibattito, Dante Mazzi ha esordito sollevando una questione pregiudiziale di irregolarità relativa al collegio dei revisori: “il collegio si è riunito nel 2007 con solo due componenti, perché uno dei tre, deceduto purtroppo nel mese di gennaio, non è stato sostituito entro i termini”. All’eccezione di Mazzi ha risposto il Segretario generale precisando che, da regolamento, il collegio dei revisori può funzionare anche in assenza di uno dei membri, e garantendo così la possibilità di procedere con il dibattito e la votazione dell’atto. È poi intervenuta Eugenia Rossi dei Ds, evidenziando che “il bilancio consuntivo mostra una gestione contabile sana, il rispetto del patto di stabilità e un contenimento delle spese che pur dolorosamente è stato ottenuto. Non mancano preoccupazioni per il futuro, ma speriamo che il recupero dell’evasione, accompagnato dal federalismo fiscale, ci consenta nuovi investimenti evitando l’inasprimento della pressione fiscale e le cessioni patrimoniali”. “La stampa ha messo in evidenza l’aumento delle tasse”, ha affermato il consigliere indipendente Achille Caropreso, “ma io penso che i cittadini dovrebbero essere orgogliosi di pagarle, quando vanno a beneficio di chi ha più bisogno. Penso anche che le sanzioni per le violazioni al codice della strada siano un importante fattore di prevenzione e sicurezza, e non soltanto un modo per ‘fare cassa’ come spesso si dice”. “È importante l’inversione nella crescita della spesa corrente”, ha affermato Alvaro Colombo di Rifondazione comunista: “ma l’elemento davvero qualificante è proprio la redistribuzione. Si contengono le spese amministrative e contemporaneamente si incrementa il welfare”. “L’unica vera novità è la trasformazione in tariffa della tassa sui rifiuti”, ha detto Adolfo Morandi di Forza Italia, “mentre continua l’abitudine di gonfiare le spese nel preventivo per poter vantare risparmi a consuntivo. Inoltre, si è accusato ingiustamente il governo di centro destra di porre vincoli feroci alla spesa del Comune, mentre i tagli del governo Prodi alla finanza locale sono stati di gran lunga superiori”. “Lo scorso anno ci ha salvato la fusione Meta Hera, quest’anno ci salvano le plusvalenze”, ha detto Dante Mazzi, aggiungendo: “la riduzione delle spese non è che l’onda lunga del vituperato decreto taglia spese del precedente governo, che noi abbiamo ribattezzato taglia sprechi”. “In molti interventi si è sostenuto che non ci si doveva lamentare del governo di centro destra, ma i trasferimenti sono calati in modo consistente tra il 2002 e il 2006, in particolare quelli dallo Stato che sono diminuiti di 4 milioni di euro in 3 anni”, ha affermato il sindaco Giorgio Pighi: “in realtà questo bilancio è molto significativo, perché contiene le spese senza indebolire l’attenzione agli aspetti sociali che è uno degli elementi qualificanti della nostra qualità della vita. Nell’impiegare i denari dei cittadini vogliamo rispondere alle loro esigenze e mantenere il livello di servizi che meritano. C’è un abisso tra chi considera lo stato sociale come una forma di redistribuzione e chi invece vede tasse e tariffe come una rapina a danni dei cittadini”. “Mi sarei aspettato un apprezzamento per i risultati raggiunti”, ha replicato l’assessore Frieri: “il calo delle spese è un fatto inedito e, per inciso, non mi pare che nel paese il decreto citato abbia prodotto risultati significativi. La preoccupazione che tutti condividiamo è invece quella sull’assottigliamento del patrimonio netto”, ha concluso, ringraziando poi tutti i collaboratori che hanno partecipato alla stesura del Bilancio consuntivo. Nelle dichiarazioni di voto, Morandi ha ribadito le perplessità procedurali e annunciato che il gruppo di Forza Italia non avrebbe partecipato alla votazione. “Non è vero, comunque”, ha aggiunto Morandi, “che non si è compressa la spesa sociale: i contributi alle famiglie sono diminuiti, a consuntivo, di 1,4 milioni di euro, mentre la tassazione locale è aumentata del 51% in 9 anni, per un totale di circa 37 milioni di euro”. “Se l’assessore ci accusa di essere sempre soltanto critici”, ha affermato Baldo Flori di Modena a colori, “dall’altra parte c’è il Sindaco a offrire sempre valutazioni acriticamente positive. Il nostro giudizio negativo conferma quello sul bilancio preventivo, al quale si aggiungono le varianti approvate in corso d’anno, con decine di miliardi di entrate in più realizzate rispetto ai dati presentati a preventivo. Per non essere schizofrenici, cerchiamo di essere coerenti”. “Apprezziamo molto il lavoro fatto su questo secondo bilancio consuntivo della giunta Pighi”, ha spiegato Antonio Maienza dell’Udeur, che ha poi citato il ministro Mastella ricordando l’importanza delle politiche a favore delle famiglie, concludendo: “il bilancio dimostra che sappiamo rispondere a domande e attese dei cittadini e possiamo raccogliere sempre più consensi”.

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