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28/06/2007

LE DIAGNOSI PRECOCI AIUTANO A COMBATTERE LE NEOPLASIE

Trasmettiamo una nota di Simona Arletti, assessore alle Politiche per la salute, sui dati forniti dalle Aziende Sanitarie locali in merito al rallentamento dei tassi di crescita delle malattie neoplastiche nella popolazione locale
“Occorre sottolineare come sia stato rilevato un rallentamento nella crescita dei tassi di incidenza delle malattie neoplastiche nella nostra popolazione.
Tale rallentamento, sommato ad una efficace azione di diagnosi precoce dovuta soprattutto alla buona adesione della popolazione modenese alle campagne di screening ed ad una effettivo miglioramento delle tecniche di cura che hanno consentito un incremento della sopravvivenza dei malati di oltre il 17% a cinque anni dalla diagnosi e di circa il 20% a dieci anni, ci rendono orgogliosi dei risultati raggiunti da una sanità che sta lottando per salvare il maggior numero possibile di vite.
Questi risultati, estremamente positivi, ci fanno sperare in un futuro più sereno e ci stimolano, come amministratori, a cercare di mettere in atto quanto possibile perché l’obbiettivo di guadagnare in salute sia prioritario, per tutti quelli che hanno competenza e capacità di intervento in materia.
Il Registro Tumori della Provincia di Modena, tra i migliori esistenti a livello nazionale, rappresenta lo strumento di lettura di quanto accade sul territorio provinciale ed è indispensabile per capire l’evoluzione del fenomeno ed orientare le scelte di prevenzione, di diagnosi e cura su cui dirigere le risorse in modo da favorire una offerta di servizi più vicina possibile ai reali bisogni della popolazione.
I tre screening promossi a livello regionale, due ormai collaudati e a pieno regime (utero e mammella) e uno un fase di prima attuazione (colon retto), si sono dimostrati essenziali per consentire una diagnosi precoce e con ciò ridurre drasticamente la mortalità dovuta alle neoplasie.
Certamente i margini di miglioramento sono ancora ampi e devono stimolarci a concentrare interventi e risorse rivolte a :
- insegnare sin dai primi anni di scuola ai nostri ragazzi che il modo migliore per garantirsi una buona salute è quello di adottare stili di vita appropriati (alimentazione sana, attività fisica, niente fumo, alcol e droghe) diminuiscono il rischio di insorgenza di malattie croniche in genere e tumorali in particolare;
- migliorare ulteriormente la adesione agli screening impegnando i medici di famiglia, i medici specialisti e i medici ospedalieri a diffondere l’invito ai cittadini a partecipare e organizzando campagne informative;
- valutare la possibilità di allargare le fasce di età dei cittadini chiamati a sottoporsi agli screening in considerazione degli ottimi risultati con essi conseguiti;
- avviare i pazienti positivi agli screening in percorsi condivisi tra operatori di diversa professionalità verso la guarigione o, quando non possibile, almeno verso il sollievo dalla sofferenza”.

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