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12/09/2007

BAMBINI, A MODENA VANNO IN SCENA LE LETTERE DELL'ALFABETO

Sabato 15 settembre a Palazzo Santa Margherita 26 racconti d'autore accompagnati dai disegni di Francesca Biasetton, autrice del logo dei Giochi olimpici di Torino
Perché alcune lettere dell’alfabeto hanno il cappello, altre due gobbe e altre ancora sentono “un gran vuoto dentro?” Risponderà a questa domanda “Abbecedario”, omaggio teatrale alle infinite possibilità del segno e della parola, in scena a Palazzo Santa Margherita sabato 15 settembre alle 17 e domenica 16 alle 11 e alle 17 per bambini da 5 a 10 anni (ingresso fino ad esaurimento posti).
Giorgio Scaramuzzino, attore, regista, autore, docente di Animazione teatrale all'Università di Genova, porta in scena ventisei racconti per altrettante lettere dell'alfabeto. Ogni lettera è protagonista di una storia originale, scritta appositamente da un grande autore italiano: da Altan a Donatella Ziliotto, passando per Stefano Benni, Lele Luzzati, Michele Serra, Sergio Staino, Edoardo Sanguineti. Durante lo spettacolo, l'illustratrice e calligrafa Francesca Biasetton (suo il logo per i Giochi Olimpici di Torino 2006) si serve di carta, inchiostro e colori per creare in presa diretta una serie di immagini che, proiettate su uno schermo, arricchiscono la narrazione di suggestive scenografie.”Abbecedario” è una produzione del Teatro dell'Archivolto di Genova ed anche un libro, edito da Franco Cosimo Panini con la prefazione di Daniel Pennac (i diritti d’autore sono devoluti all'Istituto Gaslini di Genova).
Sempre a Palazzo Santa Margherita, negli spazi del Museo della Figurina, è in programma sabato dalle 18 alle 19 e domenica dalle 10 alle 11 “Figurando il sapere”, laboratorio per bambini da 6 a 10 anni (prenotazione al numero 329 6198421). Negli anni Cinquanta e Sessanta, quando il mezzo televisivo non era ancora così diffuso, le figurine rappresentavano il più potente mezzo di diffusione delle immagini di cui i ragazzi potessero disporre per acquisire informazioni in maniera divertente. L'aspetto emozionale legato al desiderio di completare la raccolta si univa al piacere di osservare immagini dedicate ad ogni ramo del sapere. Attraverso le figurine era possibile scoprire la geografia di paesi lontani, imparare a classificare piante e animali, ricostruire avvenimenti storici, entrare in contatto con le più recenti invenzioni e persino imparare i punti salienti della “Divina Commedia”. Seguendo la suggestione degli album in mostra, i bambini scopriranno che è possibile imparare giocando, che i ritmi imposti dagli attuali mezzi di comunicazione possono essere sostituiti da ritmi lenti, volti a favorire l'osservazione di piccoli particolare e che acquisire nozioni può diventare un gioco divertente.

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